La Roma del futuro potrebbe ripartire da Fernando Gago. L’intenzione del club giallorosso di proseguire il rapporto c’è, ora tocca procedere con il riscatto, nella speranza che il Real Madrid – proprietario del cartellino – conceda un piccolo sconto. Baldini e Sabatini, nel corso della loro recente missione spagnola, hanno offerto 2 milioni e mezzo di euro, una cifra giudicata troppo bassa dalle merengues, che di milioni ne chiedono 5. Probabile che alla fine si chiuda a metà strada, intorno ai 3 milioni, 3 milioni e mezzo. Che poi è la cifra che la Roma dovrebbe versare all’argentino come ingaggio, con un ritocchino che sarà sicuramente gradito dal diretto interessato. Quest’anno Gago, come molti suoi compagni di squadra, ha offerto un rendimento sostanzialmente double-face. Ha fatto meglio, comunque, nel girone d’andata, fermo restando che i giallorossi, nel complesso, sono apparsi piuttosto soddisfatti per il contributo dato alla causa. Ovviamente il ragazzo, come tutta la squadra, dovrà fare molto meglio per riportare la Roma sui livelli che le competono. Una grossa mano in tal senso potrebbe darla il talento purissimo di Marco Verratti, che in questa stagione ha fatto meraviglie con la maglia del Pescara. Oltretutto, è uno dei giocatori maggiormente apprezzati da Zdenek Zeman, tecnico ‘in pectore’ della Lupa, in attesa dell’annuncio ufficiale. Il club abruzzese valuta il ragazzo, classe 1992, intorno ai 15 milioni di euro, ma l’affare, secondo i bene informati, potrebbe chiudersi anche a 10. La Roma, ad ogni modo, dovrà temere la folta concorrenza. Verratti, infatti, piace a tutte le big di serie A, ed in particolare a Juventus – squadra della quale è tifoso – e Napoli. A spingerlo verso la Capitale potrebbe pensarci proprio Zeman: “Non lo escludo, ma direi una bugia dicendo che sono a conoscenza di una simile volontà da parte di mister Zeman”, ha dichiarato l’agente del centrocampista ai microfoni di RomaNews.eu. Di certo il pescarese sarebbe ideale per il suo gioco, come si è visto nel campionato di B di quest’anno. Si sa che il boemo vuole gente giovane, che corra e che faccia correre il pallone. Non è assurdo, dunque, ipotizzare una promozione stabile in prima squadra di talenti come Viviani – già intravisto con Luis Enrique in panchina – e Verre. La Roma del futuro sarà giovane e atletica.
E naturalmente zemaniana. Nella speranza che il tocco magico del boemo non si sia perso dopo tanti anni di assenza dalla Capitale.