La Roma ha deciso di pescare in casa Cagliari per rafforzare il proprio centrocampo. Il club giallorosso, stando a quanto riferito da Calciomercatoweb.it, ha messo gli occhi su Radja Nainggolan, poderoso mediano belga, da anni ai massimi livelli. Pare che sia stato Zdenek Zeman in persona a chiedere l’acquisto del giocatore, a lungo accostato alla Juventus, che poi ha deciso di cambiare obiettivi, acquistando il duo dell’Udinese Isla-Asamoah. Il centrocampista, a questo punto, non rientra più nei piani bianconeri, ma resta sempre molto difficile una sua permanenza in Sardegna, perchè le pretendenti ci sono, anche all’estero, e Cellino può realizzare una plusvalenza importate. La dirigenza capitolina avrebbe già avuto un primo incontro con il patron rossoblù: ufficialmente si sarebbe parlato soltanto di Davide Astori – e lì Cellino ha ribadito le sue (alte) pretese economiche, anche perchè potrebbe nascere un’asta con anche Milan e Juventus coinvolte – ma in realtà, nel corso del summit, agli emissari della Roma sarebbe venuto in mente di chiedere informazioni anche su Nainggolan. Nemmeno qui, però, sarà facile spuntarla: come detto la concorrenza è agguerrita, squadre come lo Zenit San Pietroburgo dispongono di molti soldi e Sabatini deve ponderare le sue scelte. Zeman, lo sappiamo, vuole un centrocampista di qualità e quantità per la sua linea mediana, un tuttofare sulla scia di Cascione, capitano del Pescara che il boemo ha portato in serie A, ma anche di Nielsen, arrivato in gennaio e rivelatosi fondamentale per l’ultimo scatto verso la promozione. Il belga di origini indonesiane può essere l’uomo giusto, anche se per il momento lì in mezzo c’è un po’ di affollamento, in attesa di definire la situazione di Marquinho. Nel mentre si pensa anche alla difesa: se per il centro della retroguardia la Roma ha quasi chiuso per Leandro Castan (clicca qui per approfondire), le fasce laterali continuano a essere un grosso punto di domanda. Zeman è rimasto favorevolmente colpito da Rosi: a destra dovrebbe esserci lui. A sinistra, José Angel è sempre appeso a un filo: non ha pienamente convinto sotto la gestione di Luis Enrique, il suo futuro rimane incerto, potrebbe tornare in Spagna. Il titolare dovrebbe essere Dodò del Corinthians, per il quale, al pari del compagno di squadra nel Timao Castan, sembra essere vicina la chiusura. Come alternativa dalla panchina, si pensa a un elemento che faceva parte delle giovanili giallorosse: si tratta di Fabrizio Grillo, 25enne che il Varese la scorsa estate è andato addirittura a pescare dalla Bulgaria, facendogli firmare un contratto triennale. Per lui una grande annata in Lombardia, culminata nella finale playoff poi persa contro la Sampdoria; il Varese vorrebbe ovviamente confermarlo perchè con Castori si punterà nuovamente ai playoff, ma una chiamata come quella della Roma non si può certo snobbare. Rai Sport Grillo sia stato particolarmente caldeggiato da Zeman, che avrebbe individuato in lui un ottimo rincalzo da lanciare anche in qualche partita speficica. Non si smentisce, dunque, la tendenza del boemo ad avere l’occhio lungo per giocatori magari poco conosciuti, ma di talento. A Pescara il mister ha ribadito le sue migliori caratteristiche: gusto per il calcio spettacolo, bravura nel lanciare i giovani, purchè di qualità, e persino una rinnovata attenzione per la fase difensiva. I biancazzurri, va detto, non sono stati la solita formazione colabrodo del peggior Zeman. Del resto, non si vincono i campionati – pure in serie B – per caso, ma solo se dedichi la stessa attenzione alla fase offensiva e a quella di contenimento. Questo ormai Zeman…
… lo sa bene ed è anche per questo che è stato scelto dalla società per intraprendere un nuovo progetto. Quello targato Luis Enrique è andato male, per colpe reciproche, diciamo. Lo spagnolo non ha dimostrato molta elasticità mentale, ma la dirigenza, forse, non sempre lo ha supportato a dovere dal punto di vista della campagna acquisti. Zeman ha idee chiare in mente, il suo tipo di gioco è noto, la piazza lo adora e così anche i calciatori, già pronti a mettersi a sua completa disposizione. La nuova Roma sta prendendo corpo: la speranza è che sia migliore nei risultati, e nel calcio espresso, di quella che ha chiuso la stagione fuori dall’Europa.