Zdenek Zeman ha tenuto oggi pomeriggio la prima conferenza stampa da allenatore della Roma. Per lui si tratta di un ritorno: era stato in giallorosso tra il 1997 e il 1999, senza collezionare grandi risultati (un quarto e un quinto posto) ma rimanendo nel cuore della gente, che non ha mai dimenticato il suo calcio frizzante, offensivo e fatto di verticalizzazioni continue. Tutto il contrario di Luis Enrique, il cui possesso palla spesso e volentieri si risolveva in un nulla di fatto e in movimenti orizzontali senza attaccare la porta. Zeman ha toccato tanti temi nei circa trenta minuti di incontro con i giornalisti (leggi qui per il riassunto della sua conferenza stampa), anche se non ha voluto parlare di singoli o di campagna acquisti. Si è trattato del solito Zeman: poche parole ma ben precise, la manifesta soddisfazione per essere tornato in quella che considera casa sua e le aspettative per la creazione di un gruppo che possa far divertire la gente. Per commentare le sue parole, e avere un’opinione su quello che il boemo potrà fare sulla panchina della Roma, abbiamo contattato Paolo Liguori, direttore di Tgcom e storico tifoso giallorosso: “Uno Zeman abbastanza forte”, così ce lo ha descritto. Ecco le sue parole, nell’intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net:
Innanzitutto, lei cosa pensa del ritorno di Zeman dopo 13 anni? E’ la scelta giusta?
Considerando che la Roma viene da una stagione disastrosa, ma che deve per forza fare un progetto impostato sui giovani, per quello che ha fatto vedere a Pescara Zeman è il migliore in questo senso.
Il boemo ha più volte rimarcato di voler innanzitutto divertire i tifosi: lei è d’accordo?
Sono d’accordissimo: deve far tornare la gente allo stadio. A Roma è questo il punto principale.
Perché?
Perché con Luis Enrique non ci si divertiva, non si aveva voglia di andare allo stadio: era un calcio che allontanava i tifosi. Gli unici a divertirsi erano i giornalisti e la gente non di Roma; i romanisti si mangiavano il fegato.
Addirittura?
Sì, con questo possesso palla sterile senza mai verticalizzare la gente si infuriava, di veder prendere sempre gli stessi gol non se ne poteva più.
Con Zeman questo cambierà? Anche lui non è esattamente un difensivista…
Ma almeno con lui ti diverti anche se perdi la partita, e i gol li prendi in un’altra maniera. Con Zeman, casomai, le arrabbiature arriveranno per un altro motivo.
Quale, nello specifico?
Sappiamo che Zeman non è uno con i peli sulla lingua: dice sempre quello che pensa. Ci potremmo aspettare ancora qualche arbitraggio di quelli violenti; Zeman fu costretto ad andare via perché la proprietà della Roma aveva capito che l’avrebbero danneggiato su tutti i campi.
E adesso crede che sarà ancora così?
Beh, a Pescara gli hanno rubato una decina di punti…
Oggi Zeman ha parlato degli arbitri, rimarcando che se avrà critiche da fare le farà…
Speriamo, perché sicuramente qualche piccolo danno glielo faranno. Però a Pescara, nonostante tutto, ha vinto lo stesso…
Parliamo della stagione che verrà: da tifoso, cosa si aspetta?
Mi aspetto la crescita di alcuni giocatori che Zeman sicuramente scoprirà e valorizzerà, perchè questo sicuramente lo sa fare: l’ha fatto ogni anno, dovunque sia andato. Mi aspetto poi un calcio divertente e spettacolare, di divertirmi e di avere sempre il punto interrogativo su come finiranno le partite.
Quest’anno non era così?
Con Luis Enrique? Direi di no. Le gare in casa andavano bene, quelle in trasferta finivano tutte male e sempre allo stesso modo: io mi ero annoiato di questo allenatore. Non mi spiego una cosa…
Ci dica.
Come mai hanno preso Luis Enrique dalla serie B spagnola e lo pagavano il doppio di quanto danno ora a Zeman? Baldini non l’ha mai spiegato. Ora ha preso Zeman, ha voltato pagina, ma su Luis Enrique non ha mai dato spiegazioni.
Ultima domanda: Zeman ha detto che per lui il derby è una partita da vincere come le altre. Da tifoso come la vede?
Io penso che la partita con la Lazio è molto sentita: anche Zeman la sentirà, pur se la dichiarazione che ha fatto, da allenatore, è giusta. Anche lui, però, sa che in realtà non è come ha detto, e farà il possibile per vincere le partite con la Lazio, anche più di altre.
(Claudio Franceschini)