Zdenek Zeman, il ritorno. Non è un film dell’orrore, ma un film d’avventura, di emozioni forti, quelle che il tecnico boemo vorrebbe regalare ancora, a distanza di tredici anni dalla sua prima avventura sulla panchina della Roma. Il mister, intervenuto oggi ai microfoni di Roma Channel, ne ha approfittato per raccontare le proprie sensazioni sul suo ritorno a Trigoria. L’auspicio, come da perfetto Zeman-pensiero, è che la sua Roma “faccia divertire i tifosi”. L’obiettivo è quello di riuscire a fare tutto ciò che non era riuscito nei primi due anni in giallorosso. Dal punto di vista tecnico, il boemo ha sparso qua e là una serie di chicche, tutte molto interessanti, su diversi argomenti. A partire dalla posizione in campo di Daniele De Rossi: “Non è un regista alla Pirlo, ma un centromediano che può dare equilibrio alla squadra”. ‘Capitan Futuro’ rimane dunque un calciatore fondamentale per la Roma. Non è detto che giochi da centrale puro, in qualche partita potrebbe giocare da intermedio, sul centrodestra o sul centrosinistra della linea mediana a tre. Quanto a Pjanic, il tecnico ha fatto capire che non lo vede come mediano basso, “ma come interno sì”. Molte cose, poi, andranno verificate alla prova del campo, ovviamente. Zeman ha voluto inoltre omaggiare la figura di capitan Totti, da lui definito come “il giocatore più forte mai visto in carriera”. Il suo calcio, ha spiegato, sarà profondamente diverso da quello proposto da Luis Enrique. L’asturiano faceva tanto possesso palla, forse troppo, dando così la possibilità alla squadra avversaria di piazzarsi bene in fase difensiva. “Io sono per un gioco più veloce”, ha sottolineato il boemo, che evidentemente il calcio proposto dal suo sfortunato predecessore se l’è studiato per benino. Non può mancare, infine, la sua disamina sulla preparazione atletica ideale per la squadra. Zeman, si sa, è uno che fa lavorare moltissimo le sue squadre, “perchè più lavori e più migliori”. I giocatori dovranno lavorare molto sul fondo, che si può effettuare prima dell’inizio del campionato, non dopo, viste le sue peculiarità. “Mi hanno detto che sono antico, ora vedo che tutti stanno tornando a farlo”, è il parere, come sempre linguacciuto, espresso dall’allenatore boemo. L’importante, comunque, è presentarsi ai nastri di partenza del prossimo campionato in buone condizioni di forma.
Questa la conclusione di mister Zeman, che sogna di riportare la Roma dove le compete, più in alto possibile. “Vogliamo emozioni e, se possibile, i risultati”, ha sintetizzato il dg Baldini. Al boemo il compito di raccogliere la sfida.