La Roma sta per cedere Fabio Borini al Liverpool. L’offerta dei Reds, di quattordici milioni di euro più bonus, è stata accettata dalla società giallorossa, e ora Borini si trova in Inghilterra per le visite mediche di rito. La firma è attesa nelle prossime ore: ad attendere Borini ad Anfield Road ci sarà quel Brendan Rogers che già ebbe modo di conoscerlo ed allenarlo ai tempi dello Swansea (prestito dal Chelsea da Gennaio a Giugno 2011, 12 presenze e 6 gol). Per Borini si tratta dunque di un ritorno nel paese che lo ha calcisticamente adottato: il Chelsea lo pescò dalle giovanili del Bologna nel 2007 salvo poi mollarlo alla scadenza del contratto. L’estate scorsa Borini tornò in Italia, ingaggiato dal Parma con cui però ha giocato solo uno spezzone di gara nella vittoria per 4-1 contro il Grosseto, in Coppa Italia. Pochi giorni dopo il passaggio alla Roma, in prestito oneroso con diritto di riscatto esercitato dai giallorossi giusto due settimane fa. Con l’avvento di Zeman sembravano potessero esserci buone speranze per Borini, che però sarà sacrificato a fronte di un ottimo ritorno economico. Tuttavia la sua prossima cessione apre dei dubbi di natura tecnico-tattica: per discuterne ilsussidiario.net si è rivolto in esclusiva a Sebino Nela, storico difensore della società giallorossa con cui ha vinto lo scudetto del 1982-83 e totalizzato 281 presenze (con 19 gol). Ecco le sue impressioni:



Si aspettava gli sviluppi di calciomercato su Borini? Mi aspettavo che Zeman facesse delle valutazioni sul nuovo gruppo, anche di questo tipo.

In che senso? Nel progetto può esserci anche questo, la possibilità di cedere un giocatore per un’ottima offerta.

Il prossimo passo quale sarà? Puntare su qualcosa di più funzionale, su quegli obiettivi su cui sicuramente la società sta lavorando. Tutto questo però sempre insieme alle valutazioni dell’allenatore.



Si parla di Destro come sostituto di Borini: è d’accordo? Sicuramente questo va capito, l’obiettivo può anche non essere Destro. A me risulta strano: avendo già Osvaldo, un giocatore strutturalmente molto simile come Destro sarebbe quasi un doppione. Ci vorrebbe un’altra punta esterna, e magari stanno lavorando proprio su questo.

Ha in mente dei giocatori che potrebbero fare al caso della Roma in quest’ottica?  I dirigenti non ce lo diranno mai, sono molto bravi a nascondere i veri obiettivi di mercato. Di giocatori in giro ce ne sono tanti: Zeman avrà fatto qualche nome, ma noi possiamo solo leggere.



Detto del guadagno economico, come possiamo quantificare la perdita tecnica? Bisogna fare un discorso più generale, prendendo anzitutto visione di quella che è la rosa, esaminando il valore complessivo del reparto d’attacco.

Come lo vede? Dipende anche dal sistema di gioco, dalla possibilità che Zeman voglia impiegare Totti nella posizione dell’anno scorso, trequartista a ridosso di due punte, o meno. Una cosa si può dire in ogni caso.

Quale? Nel 4-3-3 Borini poteva essere un giocatore utile, perchè è un ragazzo generoso, che ha un’ottima corsa e sa fare bene tutt’e due le fasi, mettendosi a disposizione anche quando la squadra è senza palla.

La Roma sta assemblando una squadra molto giovane: questo può avere un rovescio della medaglia?

…Con Zeman si parte per arrivare il più in alto possibile, e con questo si può intendere le prime quattro-cinque posizioni. E’ chiaro che giocare con elementi di questo tipo comporta dei rischi.

In che senso? Magari non sono prontissimi per vincere, ma lo possono essere per fare un bel gioco, divertire, per crescere soprattutto. Non dimentichiamo l’intento di partenza.

Cioè? Questo nasce come progetto e per questo non richiede risultati straordinari da subito. Due o tre anni possono essere un intervallo di tempo da considerare, per vedere la Roma vincere.

Quindi cosa si aspetta da quest’anno? Può essere un’ulteriore stagione di crescita, con un buon piazzamento tra le prime per poi magari puntare l’anno prossimo al primo posto.

Lei è fiducioso? Prima di tutto vorrei vedere la rosa completata, e questi eventuali nuovi. Con Tachtsidis e Bradley potrebbe esserci lo spostamento di De Rossi, o qualche esclusione illustre dall’undici di partenza.

 

(Carlo Necchi)