Le indiscrezioni circolanti negli ultimi giorni che volevano il difensore brasiliano della Roma, Juan, ad un passo dall’addio, trovano conferma. Il diretto interessato è infatti uscito allo scoperto e a La Gazzetta dello Sport ha spiegato tutto. «Me ne vado», esclama l’esperto difensore verdeoro, ma è un addio carico di orgoglio: «Una cosa è certa, vado via a testa alta, ho sempre fatto il mio dovere. E di questo sono orgoglioso». Dopo 5 lunghissime stagioni a Roma (nella capitale tutto dura il doppio del normale), un paio di scudetti sfiorati all’ultima giornata, e il brutto episodio dei buu razzisti nell’ultimo derby contro la Lazio, Juan saluta la capitale e l’Italia. Si è chiuso un ciclo, forse nella maniera peggiore vista l’annata disastrosa dei giallorossi sotto la guida di Luis Enrique e il poco spazio trovato dallo stesso Juan, ma il difensore non sembra essere particolarmente amareggiato: «Perché dico addio? Perché nel calcio ci sono i cicli e il mio a Roma è stato molto bello. La cosa che mi porterò dentro è il rispetto che ho avuto sempre da tutti i compagni. Sono sempre stato io, senza falsità». L’unica cosa di cui Juan è dispiaciuto sono le voci circolanti nell’ultima stagione riguardo una sua scarsa tenuta fisica, o meglio, una difficoltà a forzare preferendo preservarsi: «Questa è la cosa che mi dispiace – spiega il sudamericano – qualcuno ha provato a mettere in giro cose non vere. Io ho dei valori e tra questi dare sempre tutto. Anche quando avevo problemi fisici». Ed ora, dopo 10 stagioni passate nel calcio del Vecchio Continente, suddivise fra Bayer Leverkusen e appunto Roma, si torna in patria. Il Flamengo sembrava la meta prescelta ma Juan giocherà presso l’Internacional di Porto Alegre: «Con il Fla non siamo mai riusciti a chiudere. Poi ho trovato l’accordo con l’Inter e a Rio mi hanno richiamato. Ma avevo già dato la parola. Ripeto, sono fatto così. E ne sono orgoglioso». Juan ha già lasciato il ritiro di Riscone di Brunico e domani saluterà definitivamente i vecchi compagni e la Serie A. Con l’Internacional di Porto Alegre l’agente Michele Gerbino ha portato avanti e chiuso l’operazione, riuscendo a strappare un accordo per due anni di contratto con opzione per il terzo.
Non male per un difensore classe 1979 che il prossimo anno spegnerà 34 candeline.