Rapid Vienna-Roma, terza amichevole stagionale dei giallorossi di Zdenek Zeman, finisce sul punteggio di 2-1 per la Roma. Decidono le reti di Pjanic nel primo tempo e Pizarro nella ripresa, bilanciate dal momentaneo pareggio del centravanti Boyd. Nel primo tempo, la partita è stata godibile soprattutto per merito del Rapid Vienna, entrato in campo col sangue agli occhi e spinto da uno stadio esaurito in ogni ordine di posti. Da queste parti l’amichevole è stata presa molto sul serio, e il tifo sugli spalti, incessante per tutta la partita, lo ha dimostrato. Dopo dieci minuti di studio partita interrotta per il saluto a Konighofer, portiere leggenda del Rapid che saluta la squadra dopo ventuno anni di onorata militanza. Una sorta di eroe cittadino, omaggiato da due striscioni ad personam, un giro di campo col figlioletto in braccio e applausi da ogni settore dello stadio. Dopo il saluto e l’abbraccio al presidente si è ripreso a giocare. La Roma è scesa in campo nel classico 4-3-3 zemaniano. Davanti a Lobont difesa a quattro con Rosi e Taddei terzini e la coppia centrale Burdisso-Romagnoli in attesa di Castan. Il trio di centrocampo ospitava per la prima volta le geometrie di Michael Bradley, il centrocampista appena acquistato dal Chievo. Attorno a lui Florenzi e Pjanic, mentre in attacco Osvaldo era la punta centrale, con Totti largo a sinistra e Lamela simmetrico a destra. Il vantaggio romanista arriva in seno a un calcio d’angolo: dopo lo scambio corto il filtrante di Totti in area trova la copertura in anticipo di un difensore, che però rinvia addosso a Pjanic; il bosniaco controlla, ringrazia e batte il secondo portiere con un bel destro a giro (12′). Il vantaggio inferocisce ulteriormente gli austriaci, che guadagnano un paio di punizioni pericolose prima del pareggio, che perviene al minuto ventisei. Sul cross dalla destra il centravanti Boyd effettua una splendida girata acrobatica che però sbatte sulla parte inferiore della traversa e rimbalza in campo; neanche il tempo di rammaricarsi che la Roma perde palla in fase di rilancio: il destro dal limite di Vydra trova i pugni attenti di Lobont, la palla s’impenna e lo stesso Boyd centra la porta ribattendo al volo con un’altra splendida rovesciata. L’esultanza del Rapid è forse spropositata (Boyd si leva la maglia, abbracci, orge sugli spalti), ma il pareggio è meritato. Il Rapid Vienna legittima con un altro legno, colto dallo stesso Boyd a porta semivuota ma in condizioni di precario equilibrio, dopo una bella discesa sulla sinistra di Vydra che aveva infilato Rosi in velocità. Nella ripresa…



…i cambi hanno sgonfiato la rabbia agonistica dei padroni di casa, consentendo alla Roma di assumere il controllo delle operazioni coi nuovi palleggiatori (Pizarro, Simplicio, Bojan). Il fiore del raddoppio sboccia proprio dal letame (ci scusino) degli scarti zemaniani: al 52′ la palla danza al limite dell’area del Rapid, Simplicio di prima indirizza verso Pizarro che non è in fuorigioco e infila il portiere con un preciso diagonale da destra, che bacia il palo prima d’insaccarsi. Il resto scorre via senza sussulti, subentra la stanchezza in tutti tranne che nei tifosi, quasi paranoici nell’incitamento corale (e uguale!) sino all’ultimo. A livello individuale, da lente d’ingrandimento la prova di Totti, venuto spesso e volentieri a farsi consegnare il pallone più indietro rispetto alle zolle di consegna. Ordinato Bradley, un pò fiacco Florenzi, ben marcato ancorchè spuntato Osvaldo, autore di un colpo di testa ravvicinato respinto dal portiere e di un diagonale deviato sull’esterno della rete. Ma diamo i giusti meriti anche al Rapid, che specie nel primo tempo ha messo in difficoltà la Roma in virtù di una migliore condizione fisica (il loro campionato inizia sabato). Ora la Roma, conclusa la prima fase di preparazione, rientrerà nel Lazio per poi partire per la tourneè americana, dove sono in programma i prossimi impegni. Nello specifico la prima amichevole sarà il 22 luglio contro lo Zaglebie Lubin a Chicago. Nella pagina successiva trovate il tabellino di Rapid Vienna-Roma 1-2.



Marcatori: 12’Pjanic, 26’Boyd, 52’Pizarro.

Rapid Vienna (4-3-3): Payer (9′ Königshofer); Schimpelsberger, Pichler (45′ Sonnleitner), Gerson, Schrammel; Heikkinen (45′ Kulovits), Idliz (Schaub), Trimmel (45′ Burgstaller), Hoffman (62′ Prager), Drazan (62′ Alar), Boyd (62′ Grouzek). (Novota, Katzer, Wydra). All.Schottel

Roma (4-3-3): Lobont (80′ Svedkaukas); Rosi (55′ Marquinho), Burdisso, Romagnoli (45′ Heinze), Taddei (45′ Jose Angel); Florenzi (45′ Perrotta), Bradley (45′ Simplicio), Pjanic (45′ Pizarro); Lamela (45′ Bojan), Osvaldo (45′ Nico Lopez), Totti (45′ Okaka) All.Zeman



Ammoniti: Burdisso

Espulsi: nessuno.