Il calciomercato della Roma si è nelle ultime ore intrecciato a doppio filo con quello dell’Inter. Dopo aver fatto segnare il colpo Castan, già pronto per iniziare la nuova avventura nella capitale, ed in attesa di Tachtsidis per il quale Roma e Genoa sono ormai ai dettagli. Il diesse Sabatini lavora incessantemente sul terzino destro, vera e propria priorità per questa sessione di calciomercato dei giallorossi, il nome caldo delle ultime ore è quello che porta a Sebastian Jung. Laterale di proprietà dell’Eintracht Francoforte, sulle cui tracce si è mossa per tempo l’Inter di Moratti, ormai votata ad un calciomercato puntato su giovani di belle speranze e con un occhio ai costi. Insomma non bastava l’affaire Destro perché Branca e Sabatini si scontreranno anche oltre i confini nazionali, nella rincorsa a questo classe 1990 tedesco, molto quotato in patria. L’offerta del club capitolino prevederebbe un prestito con diritto di riscatto, mentre la società nerazzurra avrebbe (il condizionale è d’obbligo) una sorta di diritto di prelazione con la società tedesca sul giocatore: l’Eintracht dovrebbe avvisare i dirigenti nerazzurri vqntiquattr’ore prima della chiusura di ogni operazione. Un giorno di tempo concesso alla società meneghina per valutare la possibilità di presentare una controfferta e dare il via ad un’asta che farebbe le gioie della società teutonica. Scenario plausibile e che abbiamo provato a sottoporre a Salvatore Arena, agente Fifa ed esperto di calciomercato tedesco, protagonista di diverse operazioni tra Germania ed Italia. L’agente però ha evidenziato alcuni nodi da sciogliere riguardo questa operazione, che non pare tra le più semplici del mercato. 



Si parla molto di un interesse della Roma per Jung, che cosa ne pensa? Anche se ci fosse un interesse, da quello che ho capito, l’Eintracht non ha intenzione di privarsi del giocatore in via definitiva. Vogliono farlo crescere perché è un giocatore che può esprimersi a livelli molto molto alti e credo che al massimo lo manderanno in prestito qui in Germania. L’Eintracht Francoforte è appena tornato nella Budensliga e non ha intenzione di indebolirsi – e quindi di cedere definitivamente un giocatore di talento che potrebbe esplodere – a meno di un’offerta irrinunciabile. 



Quale sarebbe l’offerta irrinunciabile? Difficile dirlo perché si tratta di un ragazzo che ha ancora tutto da dimostrare, non siamo di fronte ad un Verratti che ha già fatto vedere le sue grandi qualità. È promettente ma deve ancora crescere tanto quindi fare valutazioni in questo caso è molto difficile. 

In Italia si è parlato di un possibile scambio con Caldirola, altro giovane interessante di proprietà dell’Inter. Anche in questo caso le risulta difficile l’operazione? Penso che se dovesse esserci una contropartita tecnica di valore l’operazione potrebbe essere più fattibile, ma – ripeto – dubito che il giocatore possa partire. In Germania non si cede un grande giocatore se non al giusto prezzo, mentre per i giovani il discorso è ancora più complesso, perché non è solo una questione di soldi, ma anche di opportunità: difficilmente, se non…



…a cifre che non giustificano rimpianti, un giovane talento potrà lasciare la Germania.

Ma Sabatini, come da abitudine ormai, non fossilizza solo su una pista. Ben consapevole che l’affare Jung è tutt’altro che semplice (lo ha ammesso lui stesso a Riscone di Brunico dopo l’amichevole della Roma), il ds giallorosso ha formulato una proposta di prestito oneroso (500mila euro) con diritto si riscatto a 4,5 milioni per il terzino destro paraguayano, Ivan Piris, che milita nella formazione brasiliana del San Paolo. Il giovane difensore, classe 1989, sembrava ormai destinato definitivamente al Siviglia ma l’ultimo rilancio della Roma (un quadriennale al calciatore da oltre 500 mila euro l’anno) ha fatto pendere la bilancia della trattativa dalla parte del club capitolino. Una prova? Ieri sera Piris si sarebbe dovuto imbarcare su un volo per la Spagna ma è rimasto in brasile. A riflettere sulla nuova proposta della Roma. 

 

(Massimiliano de Cesare)