Il campionato della Roma di Zdenek Zeman inizia con più sofferenza del previsto, con un pareggio casalingo in rimonta nel recupero contro un Catania che è andato davvero vicinissimo al colpaccio. Ci ha pensato il giovanissimo Nico Lopez a risolvere la situazione, dopo i precedenti gol di Marchese, Osvaldo – un capolavoro in rovesciata – e Gomez. Di certo le emozioni non sono mancate, e questa con l’allenatore boemo è una certezza: l’intera serie A ne trarrà giovamento, anche se le coronarie dei tifosi giallorossi potrebbero essere a rischio. Le statistiche ci raccontano di una partita durante la quale la Roma ha prodotto di più, come è in verità giusto durante un incontro nel quale una grande si ritrova ad inseguire due volte – e in casa propria – una piccola. Nel dettaglio, la Roma ha avuto il 57% del possesso palla complessivo, ha giocato 597 palloni contro i 421 del Catania, ha battuto dieci calci d’angolo contro i tre dei siciliani e soprattutto ha tirato 18 volte contro le 11 degli ospiti (8-5 è stato il totale dei tiri in porta). Però in vantaggio al 90’ era il Catania, quindi alla fine possiamo dire che il pareggio è stato un risultato giusto.
I GOL – 0-1 al 29′: Punizione per il Catania, la palla arriva ad Almiron che dai 20 metri carica il destro e calcia di potenza; una deviazione porta la sfera tra i piedi di Marchese, posizionato sul centro sinistra dell’area romanista; la difesa giallorossa sta salendo per mettere in fuorigioco i catanesi, ma il guardalinee non interviene e Marchese, a tu per tu con Stekelenburg, trafigge il portiere con un tocco d’interno sinistro a mezz’altezza. 1-1 al 59′: Roma in pressione, De Rossi conduce la palla centralmente sino al limite dell’area, dove alza un morbido pallonetto per Osvaldo, posizionato poco fuori dall’area piccola; il numero 9 giallorosso, spalle alla porta, si getta all’indietro eseguendo una semirovesciata spettacolare ed insaccando la sfera sul secondo palo. 1-2 al 69′: Lodi rientra dal fuorigioco (la sua posizione al momento del passaggio a lui indirizzato resta sospetta), controlla sulla trequarti e taglia un bel passaggio filtrante per Gomez, che scappa sul lato sinistro, entra in area e batte Stekelemburg con un preciso diagonale mancino. 2-2 al 91′: Bradley avanza e scodella verso Nico Lopez, posizionato nella parte sinistra dell’area catanese; il baby uruguaiano controlla, salta Alvarez con un pallonetto e calcia di prima di collo esterno sinistro, insaccando sul primo palo e siglando il suo primo gol in serie A, una prodezza che sarà ricordata per sempre anche dai tifosi.
LE DICHIARAZIONI – Zeman ha commentato a Serie A Live, in onda su Premium Calcio, il 2-2 ottenuto dalla Roma contro il Catania: “È stato bello tornare in questo stadio, tra questa gente: di questo sono contento, a Roma sto bene, sono dispiaciuto per il risultato e per la prestazione, che potevano essere migliori. Forse ci siamo emozionati e avevamo paura di perdere palla: sta di fatto che non ho visto la Roma che voglio, quella che a tratti si è vista nel precampionato. Petrucci ha dichiarato che io dico le cose che tutti vorrebbero dire ma che non dicono? Ha ragione, tutti dovremmo dire quello che pensiamo”. Su Sky ha aggiunto: “Nell’insieme non è stata una grande partita da parte nostra. Nella prima mezz’ora siamo stati troppo lenti e poco aggressivi, senza mai ripartire e concedendo spazi agli avversari. Dispiace aver preso il primo gol in contropiede ma questo non influisce sulla nostra prestazione, che non mi è piaciuta. I due gol del Catania sono stati viziati da un fuorigioco. Criticare gli arbitri? È frutto dell’abitudine, critico la mia squadra e anche gli arbitri quando sbagliano, per me è normale, e non c’è niente di strano a dire se c’è un fuorigioco o un fallo di mano, che poi sono episodi che decidono spesso le partite. Hanno esordito cinque giocatori nuovi e non è facile, non credo siano nemmeno abituati all’Olimpico pieno, che dà qualche emozione. Però, ripeto in 50 giorni abbiamo lavorato su cose diverse da quelle proposte oggi”. Inevitabile un riferimento a Conte: “Senza niente non si squalifica uno così. Qualcuno dice che dieci mesi sono pochi, altri tanti. Per me l’unica stranezza è che quando uno denuncia qualcosa non è credibile e quando non lo fa è squalificato per omessa denuncia. Penso che un allenatore che sta tanto fuori e non può andare la domenica in panchina, dovrebbe tirarsi fuori. Se venissi squalificato per tre mesi, mi sospenderei e poi, se la società mi volesse, potrei tornare. Ma sono pensieri miei, il regolamento dice altro”. Rolando Maran invece ha detto a Sky: “Ce ne andiamo col rammarico del pareggio. Abbiamo fatto un’ottima prestazione su un terreno difficile. Peccato per quel gol all’ultimo, ma alla fine di una partita così intensa ci un errore ci può stare”.