Adesso è ufficiale quello che era nell’aria da tempo: la partita tra Cagliari e Roma non si rigiocherà, perché il ricorso dei giallorossi è stato accettato e quindi il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ha deciso ufficialmente di assegnare il 3-0 a tavolino alla squadra di Zeman, come recita l’articolo 17 della Federcalcio: “La società ritenuta responsabile di fatti o situazioni che abbiano influito sul regolare svolgimento di una gara o che ne abbiamo impedito la regolare effettuazione, è punita con la perdita della gara stessa con il punteggio di 0-3”. Ineccepiibile: di qui la decisione, che era nell’aria e che ci era stata anticipata anche dall’avvocato sportivo (clicca qui per l’intervista esclusiva). Inoltre, al Cagliari non sono state comminate altre penalità. I fatti sono noti: domenica alle 15 Cagliari e Roma avrebbero dovuto giocare alla Is Arenas di Quartu, impianto adibito ad ospitare le gare interne dei sardi dopo che il Sant’Elia già nella passata stagione era stato dichiarato inagibile. Il problema è che in questo impianto il pubblico non sarebbe potuto entrare: come già in occasione di Cagliari-Atalanta, lo stadio non era stato dichiarato agibile, e quindi i rossoblù si sarebbero trovati a giocare senza i loro tifosi. Cellino ha deciso di “ribellarsi”: sabato ha diramato un comunicato sul sito della società in cui invitava a recarsi comunque alla Is Arenas. “L’ho fatto per evitare che si presentassero solo gli ultra, nella speranza che poi anche il pubblico sarebbe potuto entrare”. Una decisione che lascia dei dubbi, e che Abete non ha tardato a definire “inaccettabile e dannosa per il calcio”. Nel frattempo il Prefetto ha deciso che non ci fossero più le condizioni per garantire la sicurezza pubblica, e ha disposto il rinvio della partita. La Roma però, già giunta in Sardegna e informata solo alle due della notte precedente la partita, si è fatta sentire immediatamente e ha chiesto la vittoria a tavolino. Richiesta accolta, nonostante da Miami Cellino avesse cominciato a sparare a zero su chiunque (clicca qui per approfondire). L’ultima replica il patron l’ha riservata al presidente della FICG: “Non sono io la vergogna del calcio. In 21 anni non sono mai stato deferito per arbitri, doping, passaporti e falsi in bilancio. Per gli altri, invece, le cose parlano da sole”. Ma tant’è: la partita viene vinta dalla Roma, che quindi sale a 7 punti in classifica, al quinto posto dietro Juventus (12), Napoli (10) e la coppia Lazio-Sampdoria (9), e a pari merito con la Fiorentina. Invece il Cagliari resta sul fondo: 



Sono due i punti dei sardi, uno in più di Pescara e Palermo. All’ultimo posto il Siena, che sul campo ha ottenuto una vittoria e due pareggi ma in classifica ha ancora un segno meno davanti all’uno, a causa della forte penalizzazione con cui ha iniziato il campionato. Adesso il Cagliari potrebbe chiedere ricorso, e in ogni caso nel weekend si gioca Cagliari-Pescara: cosa succederà allora?

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