Grande partita in programma per la sesta giornata di serie A: c’è Juventus-Roma a Torino, sfida sentitissima da entrambe le parti. Vuoi per la tradizione delle società, vuoi per episodi controversi (il gol annullato a Turone nella gara che valeva lo scudetto del 1981 le riassume tutte), vuoi per la sfida nella sfida tra le due città, si tratta quasi di un derby per il calore e la rabbia agonistica che si respira quando Juventus e Roma scendono in campo. Le squadre arrivano all’appuntamento reduci da due pareggi: i bianconeri hanno visto interrotta la loro striscia di quattro vittorie consecutive a Firenze, dove i viola di Montella hanno fatto soffrire Madama come forse mai nessuno era riuscito in un anno e mezzo. I campioni d’Italia sono però riusciti a conservare la loro striscia di 44 risultati utili consecutivi, pur se hanno provato per la prima volta la fatica del doppio impegno campionato-Champions League. La Roma non ha di questi problemi, ma deve cominciare a chiedersi cosa ci sia che non funziona nel gioco espresso. A tratti arrembante ed esplosivi, i giallorossi accusano strani e ripetuti cali nel secondo tempo: quella contro la Sampdoria è la terza rimonta subita in stagione, ed è ancora più grave se pensiamo che è arrivata con i blucerchiati in dieci uomini per tutta la ripresa. La sensazione è che questa Roma non sia ancora quella che il tecnico boemo aveva in mente; c’è tutto il tempo per recuperare, ma intanto la squadra si trova a 5 punti dalla vetta e senza vittorie all’Olimpico. Forse è un bene che la partita si giochi a Torino allora: nell’unico altro impegno esterno (il secondo è stato vinto a tavolino, contro il Cagliari) la Roma ha battuto l’Inter 3-1, giocando una partita che per ora resta la più bella in stagione. Le formazioni si stanno per definire: la Juventus ha sempre il dubbio Pirlo, ma il regista che sta giocando sottotono dovrebbe esserci, perché Pogba in ambienti simili potrebbe affondare. La Roma invece recupera Osvaldo, due gol nelle prime tre partite: è mancato tanto, soprattutto vista la crisi da gol di Destro che adesso rischia anche la panchina, visto l’ottimo Lamela di mercoledì sera. Nei due anni sulla panchina giallorossa, Zeman non è riuscito a vincere a Torino: l’8 febbraio del 1998 la Juventus si impose 3-1, il 21 marzo del 1999 finì 1-1. Chi in Piemonte è stato grande protagonista è Fabrizio Lorieri, che il 16 gennaio del 1994 parò tutto e consentì alla Roma di uscire con uno 0-0 dal Delle Alpi. Proprio Lorieri abbiamo contattato per un commento su questa partita. “Sicuramente sarà una bella gara”, dice in esclusiva per Ilsussidiario.net, “la Roma è una squadra che può fare risultato ovunque. Sotto l’aspetto dello spettacolo, le squadre di Zeman danno un risultato assicurato”. Sul gioco del boemo dice: “Mi piace molto come mette in campo le sue squadre e le fa giocare. Da portiere devo dire di no, perché con Zeman i portieri devono soffrire molto, ma in generale è bello da vedere”. E sulla Juventus: 



“E’ in una forma strepitosa: entrambe le squadre hanno un organico molto importante, può venire fuori un bello spettacolo e attenzione, perché il risultato non è scontato, è una partita da ‘tripla’, come si diceva un tempo”. Lorieri è convinto che la Roma vada a Torino per giocarsela fino in fondo: “Mi sembra che i giallorossi giochino allo stesso modo sia in casa che fuori, credo sia una filosofia di Zeman, un suo modo di vedere e intendere il calcio”. Infine un commento inevitabile sui due portieri: “Stekelenburg al di là degli errori (clicca qui per il commento esclusivo di Fabrizio Lorieri)rimane un grande portiere, uno dei migliori d’Europa, e dall’altra parte c’è un portiere fortissimo come Buffon”



 

(Claudio Franceschini)

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