Due gli argomenti d’attualità in casa Roma. O meglio, due su tutti: il mercato e il cambiamento tattico di Zeman. Che nell’ultima partita ha rivisto la propria coscienza, “ideologicamente proibita” per dirla alla Venditti (“La coscienza di Zeman“, dall’album Goodbye Novecento del 1999). Contro la Fiorentina l’allenatore boemo ha schierato la formazione titolare in un inedito 3-4-3, poi addirittura abbottonato in un 5-4-1 a gara in corso. Ci si è subito chiesti se questa soluzione possa essere duratura per la Roma, ma sembra che Zeman abbia già fatto capire ai giocatori che non la proporrà più, se non in caso di emergenza. Eppure uno schieramento in qualche modo più coperto potrebbe essere la chiave di volta per la stagione della Roma, che con l’attuale sistema di gioco produce molto ma si stanca in fretta, subendo in fase difensiva nella seconda parte delle partite. Quel che è certo è che la Roma cambierà solo con Zeman, perchè per ora di avvicendamenti in panchina non se ne parla. Fronte mercato: tra i tanti obiettivi sudamericani, monitorati per un futuro più o meno prossimo, spicca anche un ragazzo italiano: Nicola Bellomo, 21 anni, fantasista del Bari. Già paragonato a Cassano per origini geografiche ed attitudini tecniche, Bellomo è uno dei giovani migliori del campionato di serie B e la Roma non vuole farselo scappare, anche se la concorrenza dell’Inter è già forte. Per un’analisi di queste due tematiche ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Emiliano Mondonico, stimato allenatore del nostro calcio. Ecco le parole del mister:
Nella gestione dei giovani calciatori, la Roma rappresenta un pò un caso a parte. Nella squadra di Zeman sono i più piccoli a rendere al massimo, mentre alcuni tra i più anziani fanno fatica anche a vedere il campo: perché avviene? Avveniva, direi. Perché dopo il 5-4-1 proposto contro la Fiorentina, che ha reso la Roma una squadra non spettacolare ma vincente, una situazione come questa tra giovani e vecchi passa in secondo piano.
Quali sono i vantaggi di uno schieramento più difensivo, almeno apparentemente, per la squadra di Zeman? La difesa a cinque, proprio perché ci sono giocatori giovani, toglie delle responsabilità. Perché invece di essere in due o in quattro a difensore tutta la larghezza del campo, si è in cinque, con davanti tre o quattro centrocampisti. Questo tipo di schieramento predilige la fase difensiva senza nulla togliere a quella offensiva, perché andare all’attacco è il desiderio di tutti quanti. Infatti la cosa più bella in allenamento è fare difensori contro attaccanti, e vedere che i difensori vincono sempre facendo dei gol incredibili. Da persona intelligente, Zeman ha ritenuto di fare questa trasformazione. Il discorso poi è più ampio.
In che senso? Molti parlano di questa riscoperta della difesa a tre, da parte di tante squadre. In realtà, ci si difende a tre quando i due centrali non sono sufficienti per bloccare le due punte avversarie. E’ un modo per mettere in campo il libero, che era una prerogativa del calcio italiano. Da “italianista” mi fa piacere che si stia tornando al calcio all’italiana, che ha generato tante situazioni positive per le nostre squadre, in Italia e in Europa. Non significa fare un passo indietro.
Quindi il suo consiglio a Zeman è quello di proseguire sulla strada del nuovo modulo?
E di migliorarlo. Quando rientreranno tutti a disposizione Zeman potrà migliorare questo movimento tattico. Siccome non ha ha disposizione due grandi centrali, alla Nesta e Thiago Silva, che riescano a contenere le punte avversarie, sarebbe delittuoso se non continuasse a giocare con il libero.
La Roma sta cercando di acquistare Nicola Bellomo del Bari, ma c’è già chi dice che non è abbastanza veloce per giocare con Zeman: cosa ne pensa? Nel Bari Bellomo gioca più sul centro sinistra, quindi si sta parlando della fascia sinistra della Roma. Quel ruolo ha un padrone assoluto che è Totti, che giostra godendo di grande libertà con alle spalle due come Balzaretti o Florenzi, che spesso e volentieri si sovrappongono e raggiungono il fondo. Immettere un giocatore come Bellomo vorrebbe dire togliere qualcosa a una zona del campo dove la Roma ha sempre avuto il sopravvento sugli avversari.
Quindi Bellomo potrebbe considerarsi un erede di Totti, più che un giocatore da aggiungere nell’immediato? Sicuramente Bellomo è un ottimo giocatore, un ottimo acquisto. Per il momento però lo lascerei dov’è, tenendolo pronto per l’uso il prossimo anno, quando la Roma dovrà cambiare qualcosa.
(Carlo Necchi)