Roma e Inter non si fanno troppo male, finisce 1 a 1 il posticipo della seconda giornata di ritorno del campionato di Serie A. Dopo 7 anni, (era la stagione 2005-06 e finì 1 a 1 anche in quel caso) ritorna un pareggio in questa partita, che mantiene l’Inter al quarto posto, con 39 anni, e riporta invece la Roma al settimo a quota 33 (i giallorossi sono stati scavalcati dal Milan, che ha battuto il Bologna per 2-1). Partita molto bella giocata a viso aperto dalle due squadre. Roma che parte fortissimo e gioca meglio nella prima mezzora, dove si rende pericolosa più volte, con le ripartenze e le verticalizzazioni tipiche del gioco di Zeman, trovando anche il vantaggio. Inter che si scuote solo dopo aver subito il gol, cerca di reagire, e uscendo con più costanza dalla sua metà campo trova al termine del primo tempo il pareggio. Nel secondo tempo squadre spaccate con facilità di arrivare al tiro sopratutto per la Roma, che ha tirato verso la porta avversaria ben 16 volte, centrando lo specchio di Handanovic solo in 3 casi. L’ Inter invece è arrivata alla conclusione 14 volte, mirando nella porta di Goicoechea in 3 occasioni. Poca precisione di entrambe le squadre, forse anche per la stanchezza portata dai 120 minuti in Coppa Italia in settimana. La Roma è risultata comunque più pericolosa complessivamente, con una pericolosità di azione del 54 % contro il 41% interista e una supremazia territoriale di 11 minuti e 52 secondi, appena superiore agli 11 minuti e 43 secondi interisti. Altro dato a favore dei giallorossi è il possesso palla, 54% contro il 46% dell’Inter, non un divario grandissimo che rispecchia l’ equilibrio in campo. Inter che vince la sfida dei calci d’ angoli, battendone 6 contro i 2 dei padroni di casa. Giocatore piu pericoloso della partita è risultato Freddy Guarin , con i suoi 5 tiri in porta, seguito da Marko Livaja con 4. Il giovane attaccante croato, schierato a sorpresa dal primo minuto, ha giocato una buona partita cogliendo anche un palo clamoroso, dopo un controllo-e-tiro di sinistro di pregevolissima fattura. Il giocatore più preciso è stato invece il romanista Federico Balzaretti, con ben 62 passaggi riusciti, e il migliore in fase difensiva il giovane Marquinhos, con 31 palle recuperate. Analizzando dati e partita, si può affermare che il pareggio rimane il risultato più giusto, la Roma ha avuto sicuramente piu occasioni, ma ha rischiato anche di prendere gol più di una volta. Giallorossi con il risultato di stasera, e la contemporanea vittoria del Milan perdono il sesto posto, scavalcati dai rossoneri. Inter saldamente al quarto posto con tre punti di distacco dalla Fiorentina.



I GOL – 1-0 al 22′: l’azione della Roma si sviluppa per vie centrali: Totti riceve palla ai 25 metri, si gira e rapidamente incrocia un bel fintrante verso sinistra; in area c’è un buco, vi si fiondano Osvaldo, Bradley e Ranocchia, l’interista affonda la scivolata ma non colpisce nè la palla nè Bradley che la sta inseguendo; l’americano salta l’intervento di Ranocchia e poi cade sullo slancio, l’arbitro giudica falloso l’intervento del difensore e decreta il calcio di rigore a favore della Roma, ammonendo contestulamente Ranocchia. Dal dischetto va Totti: siluro ad incrociare col destro, palla sotto la traversa alla destra di Handanovic, che si butta dall’altra parte. 1-1 al 46′: Pareggio che arriva nel recupero del primo tempo, con Guarin che dopo un rimpallo su un suo tiro entra di prepotenza in area della Roma, dal lato destro, e serve un pallone rasoterra a Palacio che da due passi insacca.



Soddisfatto commenta cosi le sue scelte, e la prestazione dei suoi: “La Roma è una squadra di altissimo profilo, ma noi siamo stati sempre vivi. Due punte più Guarin vuol dire esserci, in fase offensiva. La Roma è partita forte, davvero 20 minuti in cui ci ha creato tanti problemi, poi ho visto un’ottima Inter cresciuta col passare del tempo. Le nostre assenze davanti però un po’ di sono fatte sentire“. Si parla quindi di difesa cambiata a gara in corso: “Le partite vanno anche lette. Eravamo partiti a tre, poi ho pensato di alzare Pereira e mettere Juan su Lamela. Per fortuna, è andata bene“. E le emozioni dell’Olimpico? “Dicendo di non aver provato emozioni, direi una bugia. Certe cose da ragazzo semplice quale sono, mi toccano. Ho scelto centrocampisti di corsa perché contro la Roma questo serviva. E con Zanetti e Gargano abbiamo fatto bene. Per questa partita ho fatto questa scelta, ma per me Cambiasso è un giocatore importante. Guarin? Non si diventa leader dell’Inter in poco tempo. Siamo un gruppo unito e lui è un trascinatore“.



Zeman invece a Sky Sport commenta cosi la partita e la sua amicizia con Zanetti: “La squadra ha giocato una buona partita, potevamo comunque fare di più. Vogliamo dimostrare sul campo di valere un posto importante in classifica. De Rossi? Ha avuto qualche problema, è uscito perché non ce la faceva più. Zanetti? Ci siamo salutati a fine partita, ci conosciamo da 15 anni. Quando volevamo Zanetti alla Lazio era già all’Inter“. Ai microfoni di Rai Sport il boemo aggiunge: “E’ stata una buona partita, abbiamo creato le nostre occasioni, e fatto quello che si poteva. Ambiente ostile? Non è un problema, l’importante è guadagnarsi la fiducia dei tifosi con le prestazioni e devo dire che noi solo poche volte siamo stati inferiori all’avversario”. Però la classifica piange, anche se Zeman la prende con filosofia: “Alla fine vince solo una; la Juventus parte favorita, poi tutte le altre se la possono giocare. Noi pur con un attacco tra i migliori non siamo riusciti a concretizzare le occasioni”. Zeman loda Marquinhos e Castan: “Hanno giocato un’ottima partita… Ma secondo me abbiamo fatto comunque meglio dell’Inter sul piano del gioco”.

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