La Roma non acquista per l’immediato ma costruisce per il futuro. In questo senso vanno letti gli ultimi movimenti della società giallorossa, che sta seguendo, se non bloccando, alcuni talenti emergenti. Se il puzzle sudamericano di Sabatini si compone di molti pezzi, in Italia l’oggetto di interesse prevalente è Nicola Bellomo, trequartista del Bsri di cui si sta parlando molto negli ultimi giorni. Dalle recenti indiscrezioni pare che la Roma sia molto vicina alla metà del cartellino di Bellomo (l’altra appartiene al Chievo), per la quale verserà circa 2 milioni di euro nelle casse del Bari. Un esperto come mister Emiliano Mondonico, che di talenti ne ha visti tanti, ha confermato come Bellomo possa un giorno non lontano occupare la posizione che adesso è di Francesco Totti, se non nel cuore dei tifosi almeno in campo, nel ruolo di punta sinistra. Ma non bisogna dimenticare che la Roma ha già in casa dei giovani di buona prospettiva, attualmente parcheggiati in serie B. E’ il caso ad esempio di Paolo Frascatore, terzino sinistro del Sassuolo, e Federico Viviani, regista del Padova (20 anni per entrambi). Due elementi che per caratteristiche paiono facilmente inservibile in un sistema di gioco come quello di Zdenek Zeman. Di loro, oltre che del mercato giallorosso, abbiamo parlato in esclusiva con Francesco Nicolato, agente FIFA che segue da vicino il torneo cadetto. Ecco le sue impressioni:



Il giovane Frascatore potrebbe essere una buona alternativa già l’anno prossimo, per poi magari raccogliere l’eredità di Balzaretti? Prima di pensare a lui non bisogna dimenticare che la Roma in quella posizione ha già Dodò, che ha la stessa età di Frascatore ed è un ottimo elemento. Quest’anno Frascatore sta trovando poco spazio, ma nell’arco di due-tre anni può diventare un titolare nella Roma. Prima di rientrare però dovrà fare minimo un campionato di serie B con continuità.



Un altro giovane in prestito in B è Federico Viviani, classe 1992. Nelle giovanili della Roma si affermò come regista, ruolo in cui Zeman sta alternando De Rossi, che però non lo convince, e Tachtsaidis, che ha qualche difficoltà. Viviani può essere la soluzione per l’anno prossimo? In questo momento non sta giocando molto (9 partite 2 gol col Padova, ndr), però per l’anno prossimo si può provare. Come altri giocatori che la Roma ha dato in prestito, Viviani ha bisogno di un campionato intero da titolare in serie B, prima di tornare alla base.

Potrebbe ripercorrere le tracce di Florenzi, romano e romanista esploso in serie B: è lui il resta del futuro della Roma? Per il futuro Viviani può essere una certezza, ma non adesso.



Considerando tutti i fattori in gioco -età, ambientamento, aspettative, rendimento- come valuta la prima parte di stagione di Tachtsidis, talvolta oggetto di critiche?

Sicuramente Tachtsidis ha qualità importanti, fisiche, tecniche e anche tattiche. Sta facendo una buona stagione: il suo limite è che non è molto veloce, vista anche la sua struttura fisica può essere leggermente lento nel gioco sul breve. Però proprio tale fisicità gli consente di sopperire a ciò. Questa per lui è una stagione di transizione: l’anno prossimo vedremo i frutti del lavoro che sta facendo con Zeman, avremo segnali più decisi sul valore di Tachtsidis. Però ha i margini di miglioramento: bisogna solo dargli tempo.

Nel Verona non giocava solo da perno centrale, ma anche da mezz’ala quando Jorginho faceva il regista: è d’accordo con Zeman, che invece considera il greco solo un centrale? Ha ragione Zeman: Tachtsidis può fare solo il regista centrale, soprattutto in una squadra come la sua.

 

(Carlo Necchi)