E’ un momento delicato per la Roma. Nell’ultima conferenza stampa, il direttore sportivo Walter Sabatini ha ammesso che la posizione di Zdenek Zeman è in discussione. L’esonero del tecnico boemo è quindi una possibilità, tanto che nelle ultime ore si è parlato addirittura di Alberto Malesani come possibile traghettatore fino al termine di questa stagione. Un’altra ipotesi è quella della soluzione interna: in questo senso si è parlato di Alberto De Rossi, storico mister della Primavera e padre di Daniele, Sandro Tovalieri e anche di Antonio Carlos Zago, l’ex difensore che recentemente è tornato e Trigoria, nello staff tecnico di Zeman. Sabatini ha parlato anche del proprio futuro: il suo contratto è in scadenza a giugno, e stando a ciò che ha detto la sua permanenza è legata ai risultati da qui alla fine dell’anno. In questo momento i dirigenti della Roma stanno riflettendo sullo stato della squadra, e valuteranno tra le altre cose se tenere Zeman in sella o meno. Per commentare la conferenza stampa di Walter Sabatini ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Tiziano Carmellini, giornalista de Il Tempo che segue le vicissitudini della Roma.
Pensa che l’esonero di Zeman sia una possibilità concreta? Anche Sabatini l’ha fatto capire. La possibilità c’è, se no non l’avrebbero detto. Ci stanno pensando e una decisione potrebbe arrivare a breve.
Crede che i dirigenti daranno a Zeman un arco di tempo di verifica, oppure provvederanno subito in caso di esonero? In queste ore stanno parlando con Zeman, perché prima della conferenza stampa non avevano avuto modo di farlo. Secondo me se esonerano Zeman lo fanno subito, perché tenerlo fino a venerdì e poi nel caso mandarlo via sarebbe ridicolo. O andrà via subito opporre sarà trattenuto pro tempore, però per quanto e come non si può dire. Le parole di Sabatini sono state abbastanza chiare: ha detto di non aver mai parlato di esonero, ma che ci sono dei problemi e si studierà con Zeman come risolverli. Se questo significa esonerarlo se ne discuterà, ma bisogna anche vedere come si porrà Zeman rispetto ai dirigenti: anche lui si dovrà prendere qualche responsabilità.
Si è già ipotizzato l’ingaggio di Alberto Malesani in caso di esonero immediato di Zeman: che peso si può dare a queste voci? E’ un pò presto per pensare a dei nomi. Comunque se ne sono fatti tanti: Malesani, Giannini, Rijkaard. Non credo però che ci siano candidature attendibili in questo momento.
Potrebbe essere più probabile una soluzione interna, come la coppia Alberto De Rossi e Sandro Tovalieri? Questa la escluderei. Già in passato era stato chiesto a De Rossi di allenare la prima squadra, ma lui ha sempre detto di no principalmente perché c’è il figlio che ci gioca. Era successo anche l’anno scorso, nel periodo più nero di Luis Enrique. Escluderei questa soluzione anche sa mai dire mai.
Invece Zago? Gli si potrebbe affidare la prima squadra da qui alla fine della stagione? Non credo, mi sembra molto improbabile.
Per il futuro della Roma si continua a parlare di Massimiliano Allegri: è una possibilità concreta per l’anno prossimo, sempre che Zeman venga esonerato? Allegri è uno dei nomi più gettonati per l’anno prossimo. Il suo problema però è che non è ancora chiaro quale sarà il suo futuro al Milan. Allegri non è stato ancora esonerato, nè possiamo dire con certezza che lo sarà a fine stagione. L’ipotesi del traghettatore da assumere adesso era nata proprio in relazione al possibile ingaggio futuro di Allegri, però il rischio è che Berlusconi decida di tenerlo: in quel caso andrebbe tutto a monte.
Da come Sabatini si è posto crede che stia pensando di andarsene a fine stagione, quando scadrà il suo contratto?
Non penso che lui pensi di andarsene a fine anno, però è chiaro che al termine della stagione bisognerà tracciare una linea e scriverci sotto i risultati, questo è inevitabile. Sabatini e Baldini, che fanno da primo riferimento alla proprietà americana, per ora hanno sbagliato due allenatori in due anni. E’ vero che finora gli americani gli hanno dimostrato fiducia incondizionata: credo che saranno riconfermati, ma è un discorso che si farà a fine anno.
Sabatini ha detto che non saranno consultati i giocatori per il futuro di Zeman: nemmeno Totti avrà una voce in capitolo? No, nemmeno lui. Le strategie della Roma non sono legate all’umore o alla volontà di Totti. Ovvio che se arriva un allenatore che ha un buon feeling con lui è sicuramente un bene, però non è vincolante, Tanto è vero che è stato tenuto Zeman che pure non si è mai preso con De Rossi, l’altro pezzo forte della squadra.
Una speranza per i tifosi: può essere il caso di avere ancora pazienza, almeno fino all’anno prossimo? Dopotutto anche la Juventus è tornata al top dopo due settimi posti… E’ quello che sperano un pò tutti a Roma. Gli americani hanno investito tanti soldi, costruendo una squadra molto competitiva. Una delle cose che sta pagando Zeman è che con una squadra così forte si trova all’ottavo posto, che è una cosa inconcepibile. Credo che la squadra sia costruita molto bene, le manca veramente poco per fare il salto di qualità, però poi deve esserci un allenatore in grado di metterla in campo bene e farla rendere al massimo. Questa Roma sta rendendo al 30% delle sue potenzialità.
(Carlo Necchi)