Il progetto della Roma di Zdenek Zeman sta crescendo molto bene. I giallorossi hanno un enorme potenziale offensivo, grazie al reparto d’attacco probabilmente più forte della serie A, certamente favorito anche dal modo di giocare del tecnico boemo. Anche la tenuta della difesa ha però già fatto grandi passi avanti rispetto alle prime uscite stagionali, e considerando l’età media piuttosto bassa sia dell’intera rosa sia di molti difensori, molti addetti ai lavori sono pronti a scommettere che sia proprio la Roma la squadra che ha ancora i più grandi margini di miglioramento, per diventare una protagonista ai massimi livelli già dalla seconda parte di questa stagione, e poi nelle prossime. Eppure, a turbare tutto ciò ci sono le continue voci di mercato su molti giocatori che potrebbero lasciare la Capitale, forse già a gennaio oppure in estate. L’elenco è lungo, e comprende anche alcuni big come Daniele De Rossi e le due punte Osvaldo e Mattia Destro. Giocatori di cui la squadra del presidente James Pallotta ha certamente bisogno se vuole continuare a crescere; eppure, nonostante ciò, la Roma continua a fare notizia soprattutto per i possibili movimenti in uscita rispetto a quelli in entrata. Abbiamo cercato di capire il perché parlando con Claudio Pasqualin, uno dei procuratori italiani più esperti e competenti. Ecco cosa ha detto in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Pasqualin, come mai ci sono così tante voci sui giocatori che potrebbero lasciare la Roma? Io leggo e so che a Roma ogni vicenda si complica sempre. Ci sono tante radio che parlano della Roma da mattina a sera, e in questo periodo non c’è nemmeno da commentare quello che succede in campo. Io non credo che tutto quello che si legge abbia un fondamento nella realtà: spesso sono ricami, pure se spesso comprensibili e con un fondo di verità, su cui però si finisce sempre ad esagerare. Ad esempio si è enfatizzata molto la vicenda del ritardo di Osvaldo…
Quindi sono tutti effetti della presenza di una piazza così appassionata? Direi di sì, anche perché bisogna notare che la società non ha mai un ruolo diretto in tutte queste prospettive che a me sembrano molto esagerate, anche se magari non prive di fondamento. Però credo che nel caso del mercato in uscita della Roma, tra il dire il fare ci sia davvero tanta differenza.
Anche perché la squadra sembra in costante crescita…
Esatto. La squadra sembra avere trovato certi assetti, e quindi non penso che la società andrà ad intervenire in modo pesante. Non credo proprio, anzi escluderei che a gennaio possano andare via giocatori del calibro di De Rossi, Osvaldo e Destro. Potrebbe partire qualche uomo di seconda fascia come Marquinho, ma non uno dei big. La Roma lavorerà per crescere ancora, certamente non per indebolirsi.
Dove può dunque arrivare questa Roma? Certamente ha ancora buoni margini di miglioramento, perché il lavoro di Zeman comincia a farsi sentire. E’ sempre difficile all’inizio per i giocatori assimilare le sue idee, ma quando la squadra se ne impossessa, i risultati vengono: le ultime giornate lo stanno dimostrando.
Su cosa si dovrebbe intervenire nel mercato per migliorare ancora? La Roma, a dire il vero, mi sembra già buona così. Non vedo reparti dove abbia particolare bisogno di rinforzarsi, e continuando a lavorare così potrà certamente lottare per la qualificazione in Champions League. Non so cosa vorranno fare Sabatini e Baldini, ma di certo non lavoreranno per indebolire la squadra con tutte le cessioni di cui si parla.
(Mauro Mantegazza)