Vertice di mercato in casa Roma. Nella giornata di lunedì i massimi dirigenti giallorossi si sono trovati per discutere delle eventuali trattative da intavolare nel prossimo futuro. Riuniti al tavolo vi erano il direttore generale, Fraco Baldini, il direttore sportivo Walter Sabatini, l’amministratore delegato Claudio Fenucci e il nuovo Cheif Executive Officer (CEO) Italo Zanzi. Obiettivo prioritario provare a trovare una soluzione per arginare il problema difensivo. Era prevedibile che la Roma privilegiasse la fase offensiva, viste le attitudini storiche di Zeman, tuttavia 33 gol incassati in un girone sono troppi (se raddoppiati arriverebbero a 66, che porterebbero una squadra normale alla retrocessione). Si tratta della terza difesa peggiore nella storia della Roma visto che solo nel 1947-48 e nel 1950-51 (l’anno della retrocessione), i capitolini fecero peggio subendo 37 gol. La Roma di Capello, ad esempio, vinse lo scudetto incassando proprio 33 gol, ma in tutto l’arco del campionato 2000-2001. Andando avanti di questo passo si rischia quindi di rovinare quanto fatto di buono da centrocampo in su ed è per questo che i dirigenti stanno cercando di trovare una soluzione, per migliorare il pacchetto difensivo. Un primo passo è stato fatto con il ritorno in Italia di Zago, ex difensore brasiliano di fine anni ’90-inizio 2000, che lavorerà a Trigoria proprio sulla fase difensiva. Servirà poi qualche innesto di qualità, magari qualche giocatore di esperienza che possa andare a sostituire il partente Nicolas Burdisso, destinato al ritorno in patria (anche se il Napoli resta vigile). Difficile per ora individuare un centrale adatto ai giallorossi: si sa che Zeman predilige giocatori giovanissimi ed atleticamente reattivi. In questo senso il più compassato Leandro Castan può considerarsi un’eccezione (il brasiliano csta compensando con un senso della posizione notevole, e le ottime capacità in marcatura), ma basta pensare al baby Marquinhos (squalificato nell’ultima contro il Napoli) per avere un identikit del difensore-modello per il tecnico boemo. In quest’ottica il veroa cquisto potrebbe essere già pronto in casa: si tratta di Alessio Romagnoli, centrale di diciassette anni (nato nel 1995) già vinsto all’opera in Coppa Italia e in unio spezzone di serie A. Anche l’avvocato ed agente FIFA Marco Scognamillo, esperto di calcio giovanile, la pensa così (clicca qui per saperne di più). Sul mercato le alternative ipotizzate sono principalmente due. La prima è Matias Silvestre, più idoneo a ricoprire il ruolo di vice Castan. Per l’argentino, che stando alle recenti indiscrezioni ha rifiutato il Chievo, resta in pole position il Napoli che però in queste ore è impegnato a chiudere l’acquisto di Armero. E a proposito di Chievo, l’altro elemento che potrebbe fare al caso di Zeman è Marco Andreolli, dotato fisicamente ed eperto a sufficienza (26 anni), nonchè ex romanista avendo militato in giallorosso nel 2009-2010 (10 presenze). Andreolli è in scadenza di contratto e il suo futuro è ancora avvolto nella nebbia (Inter? Milan? Napoli?). Non dovrebbe rinnovare col Chievo che a questo punto potrebbe…



…preferire la cessione a gennaio, per incassare un pò. Sul fronte uscite invece da valutare la situazione di Marteen Stekelenburg, estremo difensore che ha perso il posto in favore dell’uruguaiano Goicoechea. L’agente del nazionale olandese, Jansen, terrà un colloquio con il ds Sabatini per parlare del futuro del suo assistito. Non ci sono però offerte concrete per Stekelenburg (l’interesse del Fulham non soddisfa le richieste della Roma) e di conseguenza la situazione è al momento sospesa.



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