Indiscrezioni di calciomercato dall’Inghilterra parlano di Yohan Cabaye in direzione Roma. Non è la prima volta che il centrocampista del Newcastle viene accostato alla società giallorossa; il suo nome è legato a quello di Rudi Garcia, che ha allenato il centrale francese quando giocava nel Lille. Cabaye ha vissuto due stagioni strepitose sotto la guida del tecnico giallorosso: nel 2009-2010 segnò 13 gol in campionato, mentre nella stagione successiva fu grande protagonista della cavalcata verso la conquista della Ligue 1. Ora il nazionale francese è un perno del Newcastle, che lo ha acquistato per 5 milioni di euro (relativamente poco, per eventuali plusvalenze future) e messo sotto contratto fino al 2016. La valutazione di Cabaye è in crescita ma il richiamo di Rudi Garcia potrebbe essere importante per spingerlo verso la Capitale. Secondo le indiscrezioni riportate dal sito inglese Evening Chronicle, l’allenatore della Roma sta cercando di convincere la dirigenza ad investire sul giocatore, se non a gennaio nella prossima estate. Dipenderà anche dall’andamento in campionato della squadra: se dovesse ad esempio centrare i primi tre posti, e la qualificazione in Champions League, Walter Sabatini (o chi per lui) avrebbe un bell’argomento in più per attrarre Cabaye.
L’eventuale acquisto da parte della Roma di un attaccante esterno potrebbe aiutare a risolvere, almeno in parte, i problemi legati alle scarse alternative della linea mediana, in quanto il gioiellino di casa Alessandro Florenzi ritornerebbe ad essere considerato per quello che è il suo ruolo originale, ovvero un centrocampista centrale. In quest’ottica, Rudi Garcia pare essere intenzionato a chiedere alla propria dirigenza di fare un sondaggio per valutare le possibilità di portare all’ombra del Colosseo Salomon Kalou del Lille, ovvero il club allenato dal tecnico francese per cinque anni fino alla scorsa stagione. La trattativa per arrivare all’attaccante ivoriano, però, non sembra essere delle più facili, in primis per il suo valore di mercato se si considera la sua importanza nella rosa, secondariamente perché i “Mastini”, da qui a gennaio, potrebbero essere ancora in piena corsa per un posto in Champions League, ed una sua cessione, magari non sostituita a dovere, potrebbe lasciare un vuoto tecnico incolmabile all’interno nello scacchiere tattico disegnato da René Girard. Secondo quanto raccolto da TuttoMercatoWeb, una bozza di trattativa ci sarebbe già, ed il giocatore sarebbe allettato non poco dalla possibilità di trasferirsi in un campionato più competitivo di quello francese e in un club più ambizioso del Lille.
Derby di calciomercato per Bafetimbi Gomis? E’ uno scenario possibile, sempre che Roma e Lazio decidano effettivamente di scommettere sul ventottenne attaccante del Lione, in scadenza di contratto con la società transalpina. Il nome di Gomis era circolato anche in estate, sia perché il giocatore era stato messo fuori rosa (oggi conta 11 presenze e 3 gol, ma non rinnoverà), sia perché Marco Borriello sembrava destinato a a lasciare i giallorossi. Qualche mese dopo la situazione è diversa: l’attaccante napoletano ha convinto Rudi Garcia e si sta rivelando prezioso per la squadra; ciò non toglie che Walter Sabatini possa pensare ad un altro attaccante d’area per la seconda parte di stagione. In questo senso Gomis rappresenta una buona occasione di calciomercato, perché costa relativamente poco (non più di 5 milioni di euro) e ha buone capacità realizzative. Lo sanno anche i dirigenti della Lazio, che poterebbe farne l’erede di Miroslav Klose al centro dell’attacco. Attenzione però al Newcastle: secondo le indiscrezioni i Magpies sono intenzionati ad acquistare il centravanti a gennaio, dopo essere stati molto vicini all’accordo l’estate scorsa. Di recente la formazione inglese ha pescato a piene mani dalla Ligue 1, il campionato francese, acquistando in ogni reparto: Yanga-Mbiwa, Haidara e Debuchy per la difesa, Cabaye, Moussa Sissoko e Marveaux per il centrocampo fino agli attaccanti Ben Arfa e Gouffran. Gomis potrebbe essere il prossimo a ameno che le società della Capitale non decidano di fare sul serio.
Nei piani della Roma ci sono calciatori di valore e livello internazionale, sempre con un occhio attento ai bilanci. Tra questi potrebbe figurare anche Axel Witsel, centrocampista dello Zenit San Pietroburgo. Classe ’89, il belga era già stato sondato con molta attenzione in passato, quando ancora vestiva la maglia del Benfica ed era un astro nascente del calcio europeo. Cosa che naturalmente è ancora: sarà uno dei protagonisti del prossimo Mondiale, al quale i Diavoli Rossi si sono qualificati con autorità e si candidano a una grande manifestazione. Tuttavia, giocare nel campionato russo, in un club che raramente raggiunge i turni decisivi in Europa (anche se ha vinto la Coppa UEFA e la Supercoppa Europea nel 2008) gli ha fatto perdere un po’ di visibilità. Gli scout dei grandi club però lo conoscono bene, e sanno che un centrocampista dalle sue qualità potrebbe far comodo. Witsel, dal canto suo, ha recentemente fatto sapere che il suo obiettivo è quello di giocare in un top club, dunque non considerando tale lo Zenit: “Non è detto che debba essere adesso; nemmeno io so dire quando, so solo che deve essere una grande squadra”. E ha già tracciato una destinazione che non lo lascerebbe indifferente: “Tutti vorrebbero giocare in Premier League, là di top club ce ne sono almeno otto”. Porte chiuse dunque per la Roma? Dipende: se in questi mesi, e magari la prossima stagione, i giallorossi raggiungeranno un livello, forse Axel Witsel potrebbe includerli nei suoi desideri.
La Roma sonda il calciomercato estero alla ricerca di giocatori che possano ampliare la qualità della rosa, che compete per lo scudetto. James Pallotta ha rilasciato una lunga intervista a La Repubblica e ha parlato di Miralem Pjanic come di un punto fermo del progetto giallorosso: infatti, il centrocampista bosniaco è ormai vicino al rinnovo del contratto, sul quale la società sta lavorando. Si parla di un accordo di massima intorno ai 3 milioni di euro l’anno (lo riporta RomaNews.eu): il punto è che il padre del giocatore starebbe chiedendo di ottenere commissioni decisamente elevate, perchè sa che Pjanic ha una serie di squadre interessate a lui e quindi vorrebbe monetizzare per quanto possibile. La Roma tiene d’occhio l’argentino Paredes (Boca Juniors) ma nel frattempo considera anche l’ipotesi Sandro, il brasiliano che gioca nel Tottenham e che, vista la presenza di Franco Baldini a White Hart Lane e l’operazione Erik Lamela chiusa in estate, potrebbe essere una “preda” non impossibile. Il giocatore non è più indispensabile per André Villas-Boas: operato al ginocchio la scorsa stagione, si è ritrovato chiuso dai nuovi acquisti degli Spurs e così starebbe pensando di cambiare aria per rimettersi in gioco. Le due società ne parlano da tempo: a breve potrebbero esserci novità interessanti per la Roma, anche entro fine gennaio 2014.
Si racconta. In una lunga intervista rilasciata a La Repubblica, il presidente della Roma ha toccato vari temi di interesse, dallo stadio nuovo allo sponsor sulla maglia dei giallorossi, fino a suggerire qualche rimedio per “curare” il calcio italiano (clicca qui per approfondire). Ma poi c’è stato anche tempo per una chiacchierata improntata sul calciomercato; che non può iniziare senza considerare bilanci e guadagni societari. “Sport e business possono andare insieme” è lo slogan di riferimento, con il quale inizia il suo discorso Pallotta. “Abbiamo comprato Strootman che a 23 anni è il capitano della sua nazionale, Gervinho a Lille con Garcia ha segnato 28 gol in due stagioni, Ljajic è un talento. E’ la dimostrazione che una società di calcio può essere gestita seriamente e con disciplina, unendovi la conoscenza del mercato”. E’ chiaro però che tutti questi acquisti siano dovuti arrivare attraverso cessioni anche dolorose: “Il punto è che c’è stato un lavoro dietro. Volevamo solidità a centrocampo, una spina dorsale forte. Avevamo un’idea di base; mi spiace per Osvaldo che paga un carattere che lo fa passare per strambo, lui è invece nu ragazzo sensibile e spesso incompreso. Soffrivo anche per De Rossi: come poteva un nazionale trovare a fatica il posto in squadra? E poi, Pjanic andava tenuto”. Adesso, con queste mosse di calciomercato, la Roma è prima in classifica, “e quando è venuta i America ho visto un gruppo affiatato e pronto ad aiutarsi. Non come l’anno scorso, quando non c’era leadership e io spaccavo i televisori dalla rabbia”. Rivelandoci, così, uno spaccato di vita che è quella del tifoso, con tanto di maglietta giallorossa indosso e amici attorno per guardare le partite. Comunque, a proposito dei conti, il Pallotta-pensiero non guarda solo al bilancio. Anzi: “Puoi anche avere i conti a posto, ma se non vinci non entri nella leggenda”. E la squadra potrebbe davvero entrarci, anche grazie a un Rudi Garcia che al primo impatto con il calcio italiano ha stupito tutti. Pallotta non se ne sorprende: “Lo avevamo in testa da subito, ma non era la prima scelta. Ho sempre voluto un allenatore straniero”. Perchè? “Perchè un allenatore deve sapersi confrontare più con il mondo che con l’Italia. Volevo un allenatore fresco, non troppo coinvolto in un sistema vecchio. Rudi mi ha convinto in venti minuti: mi ha detto cosa voleva, in che zona del campo voleva operare. E anche i miei collaboratori sono stati fantastici”. Traduzione: James Pallotta e la Roma hanno evitato il “clichè” del tecnico in giro da una vita e ormai “assuefatto” a un certo stile di gioco e a una realtà in continua evoluzione, e hanno azzardato. E’ andata bene ma, come lo stesso presidente ha ricordato, c’è stato dietro un lavoro. E a proposito: quando Pallotta parla di collaboratori ha in mente soprattutto Walter Sabatini, che non ha alcuna intenzione di mollare.
Il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, non lascerà la capitale per trasferirsi all’Inter: ecco in esclusiva tutti i risvolti legati al futuro del ds giallorosso, che ha un patto con il patron Pallotta.
C’è anche la Roma sulle tracce di Javier Pastore. Dopo il Milan e il Napoli, anche i capitolini si sono messe ad inseguire il Flaco, trequartista del Paris Saint Germain nel giro della nazionale argentina di ct Sabella. La situazione dell’ex Palermo è nota e risaputa. Dopo una prima stagione ad alto livello con la casacca dei parigini, l’albiceleste si è perso per strada durante il 2012-2013 e ad inizio stagione in corso ha di fatto confermato i numeri negativi dell’ultimo campionato. Basti pensare che quest’anno è sceso in campo da titolare solo in 4 occasioni su 13 in campionato, mentre in Champions League ha totalizzato solamente 16 minuti, nella gara contro l’Anderlecht. Un bottino davvero misero per un calciatore pagato pochi anni fa ben 43 milioni di euro, divenendo il simbolo dell’era del nuovo PSG degli sceicchi. Tutto è possibile in un futuro prossimo anche una cessione in occasione del mercato di gennaio. La Roma è alla finestra e vorrebbe sfruttare l’ottimo rapporto esistente fra il direttore sportivo Walter Sabatini e lo stesso talento sudamericano.
Fu infatti proprio il ds giallorosso a portare in Italia dall’Huracan il Flaco e la situazione potrebbe naturalmente rappresentare un canale preferenziale per un’eventuale trattativa. Costa ancora parecchio Pastore, attorno ai 25 milioni di euro, ma la Roma starebbe pensando ad un prestito semestrale con diritto di riscatto, per poi ridiscutere il tutto al prossimo giugno 2014. Non è utopica la cessione ma la strada è tutta in salita tenendo conto, come dicevamo prima, anche della concorrenza più che agguerrita. In attesa di novità dal fronte parigino è uscito nuovamente allo scoperto il centrocampista Miralem Pjanic, che intervistato da una tv bosniaca ha ribadito la propria volontà di non svestire la casacca della Roma a breve nonostante offerte monstre del Manchester United: «Ho ancora un anno e mezzo di contratto e sicuramente fino al 2015 resterò a Roma. Poi non so cosa succederà, stiamo discutendo, ma la mia intenzione è quella di rimanere a lungo perché qui sono felice».