Sul sito ufficiale della Roma sono apparse le dichiarazioni del presidente della Roma, James Pallotta, che si è riferito al possibile ingresso in società del manager cinese Wang Jianlin: “Siamo fortunati ad essere i custodi di una grande organizzazione che attira gli interessi di persone che vorrebbero entrare a farne parte. Il nostro obiettivo come sempre è quello di perseguire ciò che è meglio per la Roma. Non abbiamo una lente d’ingrandimento speciale sulla volontà di Unicredit di vendere la sua quota o sulle sue trasparenti ragioni per un dialogo pubblico, perciò gradiremmo che voi aspettaste le prossime notizie per apprendere di più sulla vicenda“. Il presidente giallorosso temporeggia sulla vicenda senza escluderla: le parole di cui sopra si possono interpretare come un segno dell’effettiva possibilità per la Roma di aprirsi alla cordata cinese. Le ‘prossime notizie’ dovrebbero arrivare da Unicredit, che secondo le ultime indiscrezioni dovrebbe cedere la propria quota azionaria della Roma (il 31% del pacchetto totale) passandola al nuovo socio. Che dal canto suo potrà aiutare Pallotta nella costruzione del nuovo stadio



Il futuro di Nemanja Vidic sembra allontanarsi dall’Italia e dalla Roma in particolare. Questo in base alle parole del suo agente per l’Italia, Silvano Martina, che al sito laroma24.it ha chiarito: “Non è vero niente, non capisco chi mette in giro queste voci. Io non ho mai parlato con i giallorossi e non sento nessuno da quest’estate“. Recentemente Vidic è stato indicato come un possibile acquisto per Roma già a gennaio, in sostituzione di Nicolas Burdisso che potrebbe tornare anzitempo in Argentina. Le indiscrezioni di calciomercato poggiano anche sul fatto che il contratto del difensore serbo con il Manchester United è in scadenza. A tal proposito va segnalato uno sviluppo riportato dal quotidiano inglese Daily Express, secondo cui Vidic è vicino a prolungare il suo contratto con i Red Devils, che lo acquistarono dalla Stella Rossa nel gennaio 2006 per circa 10 milioni e mezzo di euro. Al momento il serbo classe 1981 si allontana dalla Roma, che potrebbe puntare su obiettivi più giovani.



Potrebbe essere Javier Pastore il regalo di Natale di Sabatini alla Roma. Ne è convinto l’agente Fifa Paoletti con cui abbiamo parlato in esclusiva del mercato di gennaio dei giallorossi.

E’ reale e concreto l’interesse della Roma nei confronti di Sandro. Dopo tante indiscrezioni, nelle ultime ore il noto Gianluca Di Marzio di Sky Sport ha confermato il tutto. I giallorossi vorrebbero il tuttofare brasiliano (con passaporto portoghese) in forza ai londinesi del Tottenham, calciatore in grado di giocare nel ruolo di mediano, come centrocampista centrale, nonché anche come difensore centrale. Una sorta di De Rossi verdeoro che i capitolini non vorrebbero farsi sfuggire. I rapporti fra gli Spurs e la Roma sono ottimi dopo la trattativa estiva per Erik Lamela e il direttore sportivo Walter Sabatini vorrebbe proseguire questa relazione in modo proficuo. L’idea pare già fattibile per il mese di gennaio 2014, visto che Sandro gode del doppio passaporto anche comunitario, ma non è da escludere che il tutto venga rimandato alla prossima estate. Il Tottenham sarebbe disposto a cedere il giocatore ma in cambio vorrebbe ottenere almeno 15 milioni di euro, una cifra al di sotto della quale non si scende. La Roma proseguirà i contatti e nelle prossime settimane e l’eventuale trattativa verrà sondata anche con l’entourage dello stesso classe 1989.



Nel frattempo Sabatini non perde di vista Abdisalam Abdulkadir Ibrahim, talento che nonostante il nome arabo ha origini norvegesi. Si tratta di un centrocampista classe 1991 che milita nel campionato scandinavo di casa fra le fila del Stromsgodset. Un giovane molto interessante capace di giocare nel ruolo di centrocampista centrale nonché in posizione più arretrata, in cabina di regia. Sulle sue tracce vi sono molteplici società a cominciare dal Manchester City, fra le più interessate al ragazzo. Attualmente il valore di Ibrahim è ancora molto basso, attorno al milione di euro, ma se continueranno ad aumentare le pretendenti c’è il rischio che lo stesso schizzi alle stelle. L’idea della Roma è quindi quello di anticipare la concorrenza evitando delle aste milionarie.