L’agente Fifa, Ferrante, intervistato in esclusiva dai nostri microfoni, consiglia alla Roma l’innesto di un nuovo centrale, soprattutto se dovesse andare via Burdisso a gennaio: qui le sue dichiarazioni.
Prosegue l’abile lavoro di Walter Sabatini in casa Roma. Il direttore sportivo giallorosso sta scandagliando ogni possibile anfratto d’Europa e non solo per individuare quei giocatori che a gennaio potrebbero vestire la casacca giallorossa. Oltre ai nomi noti, leggasi i vari Mitroglou, Astori, Evra e via dicendo, nella capitale si punta ad individuare anche i possibili campioni del domani, quel talenti non ancora sbocciati che spesso e volentieri il ds romano ha scovato prima di tutti. L’ultima idea, riportata dai colleghi di Tuttomercatoweb.com, si chiama Chidera Ezeh. Si tratta di un giovanissimo calciatore di soli 16 anni, classe 1997, non ancora dotato di un contratto da professionista. Stando alle ultime indiscrezioni la Roma lo avrebbe notato al recente Mondiale Under-17 negli Emirati Arabi, dove lo stesso si è appunto messo in luce con la casacca della propria nazionale, quella nigeriana. La Roma non è però l’unica società interessata al baby attaccante, visto che anche la Lazio starebbe chiedendo delle informazioni tramite gli osservatori sguinzagliati dal direttore sportivo Igli Tare.
Roma e Lazio potrebbero così a breve dare vita ad un particolare derby di mercato, ed oltre ad Ezeh alle due società capitoline piace moltissimo anche Mitroglou, attaccante della nazionale greca in forza all’Olympiakos, nota società calcistica di Atene. Nel frattempo è uscito allo scoperto Gervinho, uno dei migliori acquisti della campagna estiva della Roma. Sbarcato dall’Arsenal a Trigoria, accompagnato da un carico di scetticismo, il nazionale ivoriano ha dimostrato di valore la casacca della Lupa a suon di gol e grandi prestazioni: «Scegliere la Roma è stato facile – ha spiegato l’ex Gunners intervistato in esclusiva dai microfoni di Footmercato.net non si può rifiutare una grande squadra come i giallorossi. C’erano anche Marsiglia e Lione ma ho preferito tornare a essere allenato da Rudi Garcia, per me è come un padre».