Il mese di gennaio non ha riservato molte soddisfazioni alla Roma: due pareggi e due sconfitte nelle quattro partite di campionato, le polemiche su Zdenek Zeman che non sembra più molto saldo alla guida della squadra e un mercato di sostanziale immobilismo, con l’unico innesto di Vassilis Torosidis mentre altre società sono state molto più attive. In questo momento il terzo posto – e dunque la qualificazione per la prossima Champions League – sono lontani, ed anzi i giallorossi sarebbero fuori per il secondo anno consecutivo anche dalla Europa League, a meno che questa qualificazione non arrivi dalla Coppa Italia, che ha riservato le uniche soddisfazioni del primo mese del 2013. L’ultima botta al morale dell’ambiente romanista è arrivata dalle parole rilasciate oggi dal notissimo procuratore italo-olandese Mino Raiola, che ha svelato durante un’intervista concessa a Radio Radio un retroscena su due suoi assistiti: “Paul Pogba prima di andare alla Juventus lo avevo offerto alla Roma, ma Walter (Sabatini, ndR) ha detto di no. A quel punto è arrivata la Juve che lo ha preso. Anche Sergio Romero era vicino all’accordo coi giallorossi. Per me incarna bene la nuova versione di questa Roma. E’ un ottimo giocatore ma la Roma poi ha puntato su Stekelenburg e quest’anno su Goicoechea”. Se per quanto riguarda il portiere ci può essere qualche rimpianto visto quanto è successo negli ultimi mesi a Roma da questo punto di vista – fino al clamoroso viaggio a vuoto dell’estremo difensore olandese a Londra –, appare evidente che un eventuale sbarco del giovane centrocampista francese nella Capitale avrebbe potuto aprire nuovi scenari nel calcio italiano. Infatti Pogba ha già dimostrato ampiamente tutte le sue qualità nonostante non abbia ancora nemmeno compiuto 20 anni, e probabilmente per la Juventus si è trattato del miglior affare di mercato di questa stagione. Tutti in effetti si sono chiesti come sia stato possibile che il Manchester United e Sir Alex Ferguson abbiano lasciato partire un simile campioncino, ma ora i tifosi giallorossi potranno anche chiedersi perché la loro società non abbia creduto su un talento che ha già collezionato finora 20 presenze e 4 gol in questa prima parte della stagione 2012-2013, tra campionato, Coppa Italia e Champions League.
Certamente anche Antonio Conte ha molti meriti per come lo sta gestendo, non mancando anche di punirlo quando si è reso protagonista di atteggiamenti sbagliati, ma possiamo immaginare che pure Zdenek Zeman avrebbe saputo fare altrettanto, visto che sono note le capacità del tecnico boemo nel coltivare i talenti. Invece non è andata così: il centrocampo della Roma avrebbe ringraziato…