Domani Aurelio Andreazzoli debutta a Genova contro la Sampdoria, ma è corsa a due ormai per aggiudicarsi la panchina della Roma del prossimo anno, la terza della gestione a stelle e strisce. Dopo un biennio di “sperimentazioni” più o meno esotiche si cambia linea. E la rotta è tracciata dal numero uno, dal capo che sta a Boston. Quel James Pallotta che la stampa descrive distante e assente, ma che in realtà è più presente di molti altri presidenti della nostra serie A. Ogni giorno è in strettissimo contatto col suo staff e i suoi dirigenti di cui ha massima fiducia. Ma vuole sapere tutto quello che succede a Trigoria. Italo Zanzi, Mauro Baldissoni, Franco Baldini, lo stesso Walter Sabatini lo relazionano e ascoltano i suoi consigli. Pallotta lo ha spiegato forte e chiaro anche in questi giorni di crisi. E’ un vincente e non ha deciso di prendere la Roma per fare figuracce. Vuole vincere e in fretta, come ha fatto già negli Usa coi Boston Celtics. Alla guida della sua Roma vuole un Top allenatore. Basta con gli esperimenti. Bisogna trovare il meglio che c’è in giro. I candidati principali sono tre, tutti “romanisti”: Carlo Ancelotti, che da anni sogna di sedere sulla panchina giallorossa, diventata quasi un’ossessione. Carletto è al Psg del suo amico Leonardo, ha un’ottima rosa di calciatori ed è ancora in corsa sui vari fronti, campionato e Europa. Ma il feeling con Parigi non è mai scattato. E un divorzio a fine anno non stupirebbe. In questo caso la Roma avrebbe da battere la concorrenza agguerritissima del Real Madrid pronto a scaricare José Mourinho. Il suo arrivo avrebbe il 25% di possibilità. Luciano Spalletti, diventato ormai (insieme ai figli) un quasi ultras. È blindato da un contratto principesco con lo Zenit di San Pietroburgo per i prossimi tre anni, ha intrapreso delle attività economiche e imprenditoriali extra calcistiche in terra russa. Però gli manca l’Italia, soprattutto la Capitale, e lo alletta l’idea di aiutare a crescere questa Roma americana. Il suo fido scudiero, Aurelio Andreazzoli, è già in contatto con lui e gli preparerebbe la strada in questi mesi. Inoltre per lui non si sarebbe mai rotto il filo che lo unisce alle due icone della Roma, Daniele De Rossi e Francesco Totti. Il suo arrivo avrebbe il 30% di possibilità. Infine c’è la pista, ormai pubblica, che porta a Cristian Panucci. L’ex terzino è legatissimo ai colori giallorossi, a Roma ci  abita, ed è sponsorizzato da un grande amico di Baldini, Fabio Capello, che lo ha portato con sé nella nazionale russa. Panucci è stimatissimo dai dirigenti e nello spogliatoio è molto autorevole. Ha dato la sua disponibilità massima a fare il primo allenatore per la prossima stagione. Le possibilità di un suo ingaggio sono al 25%. Infine un 20% di possibilità di conferma è il tesoretto che si porta dietro…



Andreazzoli. Partito come traghettatore, in questa prima settimana a Trigoria sta stupendo tutti, soprattutto dirigenti e osservatori esterni che hanno scoperto un vero leader, competente e dalle idee chiare. I giocatori che lo vedono bazzicare al centro sportivo della Roma da 5 anni già lo sanno e con lui hanno un ottimo rapporto umano e professionale. Potrebbe essere la vera sorpresa. In molti se lo augurano, da Sabatini ai calciatori. C’è bisogno di tanta normalità.

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