Inizia bene la Roma di Alberto De Rossi, finalista della scorsa edizione: a Viareggio i giallorossi esordiscono nel girone 11 (che comprende anche Spezia e gli americani del Long Island) e battono 3-0 lo Spartak Mosca, formazione che negli ultimi anni è sempre stata presente al Torneo di Viareggio ma non ha mai fatto grandissimi risultati. E’ stata una vittoria meritata: la Roma ha fatto la partita e avrebbe anche meritato di segnare più gol, ma sono risultati un po’ imprecisi sotto porta. L’importante però era prendersi i tre punti e iniziare al meglio: la prossima gara sarà contro lo Spezia (a Sarzana), bisognerà vincere anche lì per mettere al sicuro il primo posto.



Buoni ritmi, capovolgimenti di fronte, occasioni da gol; è stata una partita piacevole anche se, una volta trovato il vantaggio, la Roma si è un po’ seduta e ha permesso allo Spartak Mosca di prendere l’iniziativa, ma i russi non avevano le armi per riaprire il discorso e quindi il gioco ha un po’ latitato. Ad ogni modo sufficienza piena: non sempre i giocatori in campo sono stati tecnicamente impeccabili, ma si è visto decisamente di peggio e non solo a livello giovanile.



Lavori in corso per Alberto De Rossi. Della formazione dello scorso anno che ha giocato la finale erano in campo in quattro: i gemelli Ricci, Frediani e Ferrante. Partiti i “big” (a fare esperienza nei campionati minori, dalla B alla Lega Pro), il papà di Daniele ha dovuto plasmare una nuova formazione, ma chi allena la Primavera è abituato alle smobilitazioni anno dopo anno. Il suo 4-2-3-1 ha funzionato bene soprattutto in mezzo, dove Cittadino e Matteo Ricci non hanno concesso niente, e in difesa con Carboni e Somma impenetrabili. Da migliorare velocità e intesa offensive: le qualità dei singoli ci sono, gli schemi un po’ meno.



Va premiato lo spirito di questa squadra che anche sotto di tre gol si è gettata in avanti alla ricerca del gol della bandiera e lo avrebbe anche meritato (c’era un rigore su Fedchuk). Qualche buona individualità (su tutte Savichev) ma schemi banali o inesistenti: lancio lungo sulle fasce laterali dove si provava l’uno contro uno. La difesa ha ballato più di una volta: servirà ben altro per provare a passare il turno.

Non vede proprio all’ultimo un fallo di Carboni su Fedchuk: era rigore, ma sul 3-0 al 92′ non avrebbe comunque cambiato le cose. Amministra bene una partita che scorre via senza particolari patemi, quando vede che i russi alzano un po’ troppo la gamba ammonisce e placa gli animi.

Il primo tiro in porta glielo fanno al 67′: attento, blocca a terra e si ripete nel finale. Bravo e sicuro quando deve uscire.

Metà secondo gol è suo: dimostra di avere ottima corsa e buone doti di verticalizzatore. Attento per tutta la partita, nella ripresa spinge molto meno.

Da capitano guida il reparto con sicurezza navigata, Krotov e compagni sono poca cosa ma mostra personalità. Soffre di più con Davydenko.

Dalla sua parte incrocia invece Savichenko nel secondo tempo: il folletto russo è ispirato ma lui non va mai in crisi e più volte sbroglia. Di lui sentiremo parlare.

Non si nota, forse perchè da quella parte gioca Frediani che monopolizza tutti i palloni. Però è solido e non sbaglia mai.

Leader silenzionso, tendi a non vederlo e invece eccolo lì che imposta, finta, serve i compagni, fa anche il lavoro sporco. Ha in mano il centrocampo della Roma. ()

Peccato per quelle conclusioni sbilenche che ci fanno capire come la zona gol non sia il suo mestiere. In mezzo randella (in senso buono) che è un piacere, recupera centinaia di palloni.

Inizia ispirato ma non riesce mai a trovare lo spunto giusto, pur se si muove tanto. E’ il primo a uscire: avrà modo di brillare di più.

( Un altro colpo alla Sabatini? Tra lui e Bumba, il ds della Roma sembra averci visto giusto. Fa vedere di avere i numeri, il gol è una piccola perla)

Appunto, ecco l’altro grande aqcuisto, almeno potenzialmente. Un gol di testa, uno con scatto e scavetto; e poi tanto movimento a svariare sulla linea, tocchi di classe, giocate. Però dura solo un tempo. ()

Il primo gol lo inventa lui: punta il difensore e mette un cross al bacio per Bumba. Ha dribbling e fantasia ma non sempre è nel vivo del gioco.

( Dura entrare sul 2-0 con i compagni stanchi, ci mette voglia ma fatica ad emergere)

Forse l’unica nota stonata della giornata, ha qualche buona occasione ma ci arriva sempre un attimo dopo. Si sbatte tanto per la squadra, ma arriverà il momento in cui serviranno i suoi gol. ()

Ne prende tre, ma almeno altri tre li salva lui. Dimostra di essere un buon portiere, sempre ben piazzato e audace nelle uscite.

Frediani lo costringe sempre all’indietro, quando si trova davanti Ferri la musica cambia leggermente ma nemmeno troppo. Gara anonima.

Sorpreso dal cross sul primo gol, infilato sul secondo, bevuto da Marciel sul terzo: non la partita della vita.

Meglio del compagno, qualche azione pericolosa riesce a frenarla, ma non si guadagna comunque la sufficienza.

Brevilineo, si dimostra un bel peperino; tiene bene Federico Ricci, Marciel lo costringe maggiormente al centro, se la cava più o meno sempre.

Nel primo tempo schermo davanti alla difesa, nella ripresa mezzala che dovrebbe inserirsi: non fa nè l’uno nè l’altro.

( Venti minuti e rotti di nulla)

Gioca un tempo solo nel quale non tocca mai il pallone, o quasi.

( Con lui la musica cambia: punta sempre l’uomo, ci prova, mette in difficoltà Rosato e Carboni, pur senza creare pericoli incredibili)

L’unico che a centrocampo provi a combinare qualcosa, non è mai un fenomeno di precisione ma quello che lo Spartak Mosca crea viene da lui.

( Un po’ fumoso ma anche lui è un moto perpetuo che all’ultimo secondo si guadagnerebbe anche un rigore se l’arbitro lo vedesse)

E’ lui a fare il playmaker arretrato nel secondo tempo: il gioco migliora leggermente, ma nei primi 45 minuti non si era mai visto. ()

Intendiamoci: non tira mai in porta. Ma scatta con grande voglia e nel secondo tempo punta più volta Yamnaine che se lo perde, si muove lunga la linea d’attacco e mostra una buona tecnica. ()

Si sveglia solo negli ultimi cinque minuti quando impegna un paio di volte Svedkauskas: abbiamo detto tutto della sua partita.

(Claudio Franceschini)


Marcatori: 12′ Bumba, 32′ Bumba, 79′ Marciel

Svedkauskas; Rosato, Carboni, Somma, Yamnaine; M. Ricci (88′ Adamo), Cittadino; F. Ricci, (55′ Marciel) Bumba (83′ De Santis), Frediani (55′ Ferri); Ferrante (76′ Verde). All. A. De Rossi

Mytrushkin; Stepanov, Kutepov, Lisinkov, Vinnichenko; Ermakov (70′ Zghibarta); Svyatov (46′ Davydov), Leontyev, (58′ Fedchuk), Timofev (73′ Masterno), Savichev (72′ Globa); Krotov

Arbitro: Zanonato

Ammoniti: Savichev (S), Kutepov (S), Feduchuk (S)