Il gran gol che Francesco Totti ha segnato contro la Juventus, dando la prima vittoria del 2013 ai giallorossi, è stato il nono in campionato. “Ormai è diventato facile parlare di lui“: chi lo dice, in esclusiva a Ilsussidiario.net, è Ezio Sella, uno che conosce molto bene il capitano della Lupa, avendolo aiutato a muovere i primi passi nel mondo del calcio (insieme hanno vinto lo scudetto Allievi). Ha ragione lui: arrivato a quasi 37 anni di età, non ci si può più stupire di un calciatore come Totti. Praticamente raggiunto Gunnar Nordahl al secondo posto dei marcatori ogni epoca della serie A, non è più un’utopia il record di Silvio Piola, soprattutto perchè il tanto agognato rinnovo di contratto sta per arrivare: si parla di accordo fino al 2015, e poi si vedrà. Totti vorrebbe giocare fino a 40 anni: se è quello che stiamo vedendo in questa stagione ce la può decisamente fare, e soprattutto può rimanere lui il leader anche sul campo di una squadra che sta faticosamente cercando di rialzarsi dopo la brutta annata scorsa e quella in corsa, che ha portato all’esonero di Zeman e all’arrivo di Andreazzoli. La vittoria di sabato sera può portare nuova linfa alla formazione giallorossa, e Totti intanto continua a essere la faccia positiva del club, tanto che quando Osvaldo gli ha strappato di mano il rigore di Genova si è sollevato un polverone, non solo perchè l’italo-argentino ha poi sbagliato il tiro dal dischetto. In questo momento Totti è la Roma, e la Roma è Totti: sarebbe certo riduttivo evitare di parlare di tutti gli altri giocatori, ma quando si affronta il discorso non si può non partire dal capitano. Vale per gli addetti ai lavori, vale per i tifosi e vale per gli allenatori che a Trigoria devono fare la formazione: passano gli anni, ma Totti è sempre intoccabile. Ne abbiamo parlato con Ezio Sella.



Mister, cosa dire del bellissimo gol di Totti contro la Juventus? Stiamo parlando di uno dei giocatori più forti al mondo; nella sua carriera ha fatto più di duecento gol. Ha quasi appaiato una leggenda come Nordahl, quindi siamo di fronte a un grandissimo calciatore. Per lui non è una novità fare gol del genere, ne ha fatti vedere di simili in altri episodi.



Il simbolo della nuova Roma è ancora lui? Francesco è sempre stato un’icona, sia quando era giovane che ora. La Roma deve ringraziarlo, e si deve sempre aggrappare a questo grande campione, ancora oggi.

Si parla di rinnovo fino al 2015: può davvero giocare a questi livelli fino a 40 anni? 

Questo lo dirà solo il tempo; è chiaro che Totti si cura di più e si allena meglio ogni anno che passa. Per quello che stiamo vedendo fino a oggi penso che potrà giocare altri due o tre anni, sicuramente. Credo che per come si sta esprimendo adesso possa davvero arrivare fino a 40 anni.

La nuova Roma di Andreazzoli la convince? I giocatori non sono cambiati, quindi la rosa è rimasta importante, fatta di ottimi elementi. Sono convinto che, dandole un po’ di tempo, questa squadra possa fare davvero bene. Naturalmente è prematuro giudicare il lavoro di un allenatore dopo appena due partite, però…



Però? Zeman ha lasciato una rosa importante, perciò a prescindere dal sistema di gioco i giocatori ci sono sempre. Alla fine contano loro: sono i calciatori che vanno in campo e centrano i risultati, noi possiamo solo aiutarli a realizzare gli obiettivi ma i protagonisti restano loro.

 

(Claudio Franceschini)