Vittoria importante per la Roma di Andreazzoli, la seconda consecutiva: il 3-2 in casa dell’Atalanta, su un campo interamente coperto dalla neve (e sotto una fitta nevicata per tutto il primo tempo) vale i 40 punti in classifica e nuovo slancio in ottica terzo posto, nella speranza di scivoloni da parte di chi sta davanti (e deve ancora giocare). L’Atalanta è in crisi: una vittoria nelle ultime dieci partite, e adesso bisogna guardarsi con attenzione alle spalle.
Partita bruttina resa un po’ più interessante dal gol allo scadere del primo tempo di Livaja che costringe la Roma a ripartire da capo nel secondo tempo. La neve fitta e fastidiosa diventa per lunga parte di gara la vera protagonista lasciando solo qualche spazio ad azioni degne di nota.
Tenuta in piedi da Bonaventura e Livaja, il primo crea e il secondo realizza, si disfa nella ripresa quando la Roma torna di nuovo in vantaggio e le forze per crederci ancora vengono meno.
Pecca come noto di permeabilità ma questa volta realizzato il terzo gol riesce a controllare meglio la fase finale anche per merito delle scelte pragmatiche di Andreazzoli. Il gioco è buono, sopratutto nel primo tempo mancano profondità e incisività ma capita la giusta interpretazione della gara costruisce tanto basta per meritarsi i 3 punti.
Sceglie quasi sempre il momento giusto per estrarre il cartellino. L’espulsione di Contini su segnalazione dell’arbitro di porta ci può stare.
Non ha colpe sui primi due gol ma sulla rete decisiva di Torosidis è un passo troppo fuori dai pali.
Soffre le incursioni di Torosidis, male in appoggio a Bonaventura.
Ingenuo quando trattiene Osvaldo al limite, da quella punizione nasce il gol dell’1-2 di Pjanic. Nel complesso non ha grosse difficoltà a controllare gli attacchi giallorossi ma non è presente quando sempre Osvaldo va vicino al gol di testa nella ripresa.
Sbaglia a temporeggiare troppo sull’involata di Marquinho dando il tempo al brasiliano di decidersi e prendere la mira. Nel finale brutto gesto non del tutto involontario su Perrotta che gli costa il secondo giallo e l’espulsione.
Sulla destra concede troppo spazio a Balzaretti che è sempre pescato dai centrocampisti di Andreazzoli: vedi azione che termina con Osvaldo prima del terzo gol della Roma.
Partita solo di contenimento ma oggi Balzaretti lo mette troppo spesso in difficoltà. (dal 74′ LUCCHINI: s.v.)
Buon impegno nel fare filtro a centrocampo. Riesce a limitare le azioni degli avversari ma quando il campo offre milgiori condizioni ai giallorossi fatica a stare dietro a tutti.
Si addormenta facendosi rubare palla da Marquinho che poi castiga. Gioca a fasi alterne senza dare quel minimo di qualità all’impostazione.
(dal 74′ CAZZOLA 5: un colpo di testa parato alla grande da Stekelenburg e poi un ammonizione per proteste nei 15 minuti abbondanti a disposizione)
Primo tempo da protagonista, entra nell’azione del primo gol con l’assist per Livaja. Nel secondo tempo la squadra si affida troppo alle sue giocate e lui, solo, non riesce a sostenere il peso di tutta la squadra. (dal 85′ BUDAN : s.v.)
Oggi viene sommerso dalla neve. Non sorregge la manovra e ha poche occasioni per mettersi in mostra.
Vero e proprio pirata all’arrembaggio. Punisce come deve quando ne ha l’occasione. Parte dal primo minuto e ripaga la scelta. Apprezzabile il secrificio per la squadra in fase di non possesso ma manca ancora di continuità nei 90′ complessivi.
Squadra che sembra a modo suo in partita fino all’ultimo ma concede sopratutto ne secondo tempo troppi spazi alla Roma che poi non infierisce. La manovra d’attacco è affidata solo alle giocate di Bonaventura che non regge i due tempi.
Tiene a galla la squadra con la mano di riporto quando a 10 dal temine Cazzola ci prova di testa. Dà sicurezza al reparto sebbene subisce due reti le cui colpe sono della difesa.
Posizionato come terzo di destra lascia spesso a desiderare perchè è dalla sua parte che l’Atalanta fa più male. Bonaventura è sempre una minaccia finché ha le pile cariche.
Non sempre sceglie la giocata milgiore; non fa fatica a annullare Denis, peggio se dalle sue parti capita Livaja.
In ogni situazione freddo quanto l’aria che respira nel pomeriggio nevoso l’Atleti Azzuri. Se la squadra subisce 2 reti quanche colpa anche lui ce l’ha ma è tra i 3 quello che ne esce meglio.
Molto bene quando la squadra attacca, tanto che è lui che fissa il risultato definitivo. Maluccio in fase difensiva, le colpe del secondo gol di Livaja ricadno maggiormente su di lui.
Con Pjanic mandato a fare il metronomo, lui sinterpreta il ruolo del giocatore tutto fare. Protegge il compagno e da alito alla manovra. Prezioso.
Gioca più basso in fase di impostazione; in condizioni sfavorevoli detta comunque bene il ritmo dando ampiezza al gioco e fornendo l’appoggio ai compagni. Il gol su punizione è di fattura pregevole.
(dal 71′ FLORENZI 6: fa rifiatare Pjanic per creare densità a centrocampo subito dopo il nuovo vantaggio della Roma).
Interpreta bene il suo vero ruolo largo dietro una difesa a tre. Trova il passo per farsi trovare libero. Nel finale serve un cross che Osvaldo non concretizza di testa.
Non è fatto per campi duri e crudi. Oggi non è giornata: non è a supporto di Osvaldo, sbaglia anche i palloni più elementari e fallisce un uno contro uno davanti a Consigli.
Gol e tanta intensità a centrocampo. Oggi sulla trequarti fa vedere che quella non è la sua posizione ideale lasciando non trovandosi con Osvaldo e Lamela ma l’apporto alla squadra è lodevole. (dal 64′)
Dà il suo contributo grazie alla sua lucidità che permette alla Roma di concretizzare una fase di gioco in cui aveva iniziato a mostrato la sua superiorità.
Abbandonato tra la neve e la coppia di mastini Stendardo – Contini, cerca di non sprcare i pochi palloni che tocca. Quando deve tirare non c’è la mira ma si guadagna la punizione che Pjanic trasforma. (dal 82′ TACHTSIDIS: s.v.)
In un campo non adatto alle caratteristiche dei suoi, la squadra gioca un calcio a bassi ritmi ma pulito. Senza la classe di Lamela, presente solo sul referto dell’arbitro, esce vincitore per la seconda volta consecutiva affidandosi alla grinta di Marquinho, alla finezza di gioco di Pjanic, che culmina con la sua punizione – rete, e alla spinta propulsiva delle due ali Balzaretti e Torosidis.
(Giorgio Davico)
Marcatori: Livaja all’8′ e 44′, Marquinho al 12′, Pjanic al 34′ p.t., Torosidis al 26′ s.t.
Consigli; Raimondi, Stendardo, Contini, Brivio; Giorgi (dal 29′ s.t. Lucchini), Carmona, Biondini (dal 29′ s.t. Cazzola), Bonaventura (dal 40′ s.t. Budan); Livaja, Denis. (Polito, Frezzolini, Canini, Scaloni, Radovanovic, Troise, Brienza, Moralez, De Luca). All. Colantuono.
Stekelenburg; Piris, Burdisso, Marquinhos; Torosidis, Bradley, Pjanic (dal 26′ s.t. Florenzi), Balzaretti; Lamela, Marquinho (dal 19′ s.t. Perrotta); Osvaldo (dal 3′ s.t. Tachtsidis). (Goicoechea, Lobont, Dodò, Taddei, Romagnoli, Lucca, Lopez). All. Andreazzoli.
Arbitro: De Marco
Ammoniti: Contini (A), Raimondi (A), Carmona (A), Cazzola (A), Torosidis (R)
Espulso: Contini (A) al 44′ s.t. per doppia ammonitzione.