Atalanta – Roma termina 2-3 dopo un pomeriggio i cui protagonisti principali sono la neve, Livaja, Pjanic e gli esterni giallorossi.Le reti in ordine di realizzazione portano la firma di Livaja, Marquinho, Pjanic, Livaja e Torosidis.L’Atalanta parte grintosa come piace tanto al suo allenatore, si affida per lo più all’estro di Bonaventura che dalla sinistra costruisce, spesso da solo, tutti gli attacchi più pericolosi. Bastano meno di 10′ agli orobici per passare in vantaggio grazie alla marcatura di Livaja, oggi lanciato dal primo minuto al fianco dell’infreddolito tanke Denis. Roma che non cambia mai e paga la solita superficialità difensiva permettendo a Bonaventura di penetrare e servire il libero attaccante del ’93 che, a porta vuota, non può sbagliare. I giallorossi paiono storditi ma riacciuffano con semplicità il pari solo 4 minuti dopo quando Marquinho, oggi posizionato con Lamela sulla trequarti, ruba palla a centrocampo e decide di risolverla da solo: punta l’area e la piazza sul secondo palo.La neve aumenta di intensità mentre il gioco lascia sempre più a desiderare. I padroni di casa pretendono di pungere con tre passaggi, dall’altro lato la Roma cerca di aprire sulle corsie per Balzaretti e Torosidis ma poi, sono Lamela e Marquinho non si intendono più di tanto con Osvaldo. Gli ultimi 10′ del primo tempo sono invece di nuovo fitti di emozioni. Al 34′ la Roma trova il vantaggio con la punizione fatata di Pjanic che lascia Consigli ad ammirare l’imprendibile sfera. Sembra mancare poco al meritato thé caldo e alla manutenzione di un campo tanto bianco da rendere mimetiche le divese da trasferta degli ospiti. Ci pensa però Livaja, con la sua faccia da schiaffi, a castigare ancora la retroguardia di Andreazzoli. Allo scadere il cross della speranza parte dalla trequarti verso il secondo palo di sinistra dove c’è in agguato il piarata croato che tocca efficaciemente in rete davanti alla blanda macatura di Torosidis.Con un avvio di ripresa ritardato rispetto agli altri campi, la Roma ricomincia da capo, dopo un quarto d’ora esce Pjanic – sebbene sotto la neve, ottima la sua prestazione in cabina di regia – ed entra il più lucido Perrotta. Quando si riiniza e intravedere il verde del prato, l’ampia manovra dei giallorossi, poco efficacie nel primo tempo, diventa più incisiva con gli esterni di Andreazzoli trovano i binari dell’alta velocità. Balzaretti sfugge alla marcatura e calibra sulla testa di Osvaldo che però è murato; poi è un lancio da dietro a pescare in area Torosidis che si coordina e scavlaca Consigli, colpevolmente fuori dai pali. Mancherebbe ancora tanto, quasi 30′ ma ci pensa Stekelenburg a impedire al neo entrato Cazzola di sfasciare di nuovo tutto. L’Atalanta una volta esauritesi le pile di Bonaventura, fatica a minacciare gli avversari che gradualmente inseriscono sempre più centrocampisti: prima Florenzi per Marquinho e Tachtcsidis per Osvaldo. Nel finale Lamela spreca davanti a Consigli evidenziando una giornata più che storta e forse la sua poca adattabilità ai campi duri e crudi come quello di Bergamo. La Roma ha legittimato la vittoria con il 55% di possesso palla, che ha generato 11 tiri (5 nello specchio, per gli orobici 9 di cui 4 precisi), 575 palloni giocati con una precisione del 59,2% (già un miracolo visto il campo) e una supremazia territoriale che di fatto non è stata tale, visto che 8 minuti e 54 secondi sono 29 secondi in più di quanto abbia fatto l’Atalanta. Più pericolosi però i giallorossi: grazie soprattutto a Pjanic (4 tiri) e al movimento di Osvaldo, la Roma ha avuto il 65% di pericolosità contro il 47,5% dell’Atalanta. Nonostante la neve e le condizioni impervie, abbiamo comunque visto una partita niente male.
Livaja apre le marcature al minuto 8′ su assist di Bonaventura: la difesa giallorossa non sale uniforme (il colpevole è Marquinhos) così la posizione dell’esterno sinistro è regolare, Livaja deve solo toccare in porta il suo passaggio e portare in vantaggio l’Atalanta. Dura solo 4 minuti la gioia dei padroni di casa: Marquinho prende palla sulla trequarti e gode di troppa libertà quando si accentra da destra e, arrivato al limite dell’area, scarica un sinistro che non appare troppo irresistibile ma supera comunque consigli. Il bosniaco ribalta la gara con una punizione delle sue che ancora una volta coglie impreparato Consigli, che si fa scavalcare dalla traiettoria resa però insidiosa e poco visibile dalla neve. In chiusura di tempo è ancora Livaja a insaccare: bel tocco in acrobazia che tocca il palo ed entra in porta, l’assist è di Carmona con la difesa della Roma che ancora una volta è piazzata male nel salire e si fa infilare, Livaja poi tocca Torosidis che cade e lamenta una spinta. il greco si rifà a metà secondo tempo e chiude la gara. L’assist è di Bradley: palombella dal limite dell’area in posizione centrale, Torosidis ne segue la parabola sul palo alla sinistra di Consigli e impatta di testa forse volendo fare sponda in mezzo, ma il pallone scavalca Consigli ed entra in porta.
Al fischio finale della gara il tecnico dei bergamaschi Stefano Colantuono si è presentato ai microfoni di Rai Sport e ha dichiarato: “Un episodio ha deciso una partita difficile da sbloccare, solo una disattenzione come la nostra ooteva spostare gli equilibri. Il primo gol glielo abbiamo regalato, il secondo è un gran gol, e sul terzo c’è stata una nostra dormita clamorosa. E’ difficile dare un giudizio adesso alle squadre, la Roma ha palleggiatori e su un campo del genere ha avuto difficoltà. Livaja? L’Inter ha ancora la metà, è venuto a darci una mano, non vogliamo dargli responsabilità e sta facendo bene, deve dar continuità. Noi dobbiamo sempre guardarci alle spalle con preoccupazione anche se le altre non vanno forte”. Ai microfoni di SkySport ha parlato Aurelio Andreazzoli, tecnico giallorosso: “Abbiamo fatto una partita su un terreno difficile. Siamo stati anche feroci nel perseguire il risultato, per me è un grande successo e sono soddisfatto. Siamo stati premiati dal risultato: anche l’Atalanta ha fatto di tutto per vincere ma non ci sono riusciti, noi invece sì. Pjanic? Sono soddisfatto. C’è da lavorare sul movimento dei due mediani, abbiamo bisogno di un po’ di tempo per mettere a punto le situazioni. Piano piano stiamo sistemando tutto, i ragazzi hanno già un’idea di quello che voglio. Lamela? Si impegna tanto e ha voglia di fare, deve migliorare ancora nei movimenti. Vedere il gol di Torosidis mi manda ‘in sollucchero’, è una soddisfazione vedere il movimento perfetto di tutti i miei giocatori. Il futuro? Sono prontissimo a fare l’allenatore anche per il prossimo anno: se ho accettato ora, figuratevi per il futuro. Il mio obiettivo principale comunque non è ottenere la riconferma, al momento sto pensando a fare il lavoro che mi ha proposto la società. Ovviamente sare contento in caso di riconferma ma, se non avvenisse, sarò comunque felice di aver avuto questa possibilità.Vedere la panchina che esulta mi riempie di gioia, la classifica al momento ha poca importanza”.