Filip Jankovic ed Ante Rebic sono due giocatori giovani, del calcio dell’est, che interessano alla Roma. Di Jankovic, centrocampista offensivo della Stella Rossa di Belgrado, s’era parlato qualche mese fa, quando il ragazzo aveva manifestato entusiasmo riguardo al possibile trasferimento nella capitale. Oggi le voci sono scemate: si era detto di un’operazione già conclusa tra Stella Rossa e Chelsea ma l’ufficialità non è mai arrivata. Più recenti le indiscrezioni su Ante Rebic, punta classe 1993 dell’RNK di Spalato già emerso nella prima divisione croata. Il direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, ha recentemente avuto un colloquio con dirigenti croati, per valutare qualche possibile operazioni di mercato nel prossimo futuro. Per parlare
Da tempo non si parla più di Filip Jankovic in orbita Roma. E’ svanito l’interesse? Assolutamente no, la Roma segue con molto interesse il giocatore serbo che comunque, non dimentichiamo, è un classe ’95 e gioca ancora con la Primavera della Stella Rossa. Ha all’attivo solo poche apparizioni in prima squadra.
Strategia di mercato della Roma? Secondo me sì, soprattutto perché il valore del cartellino di Jankovic è già molto alto, e comunque si tratta di un giocatore extracomunitario: giustamente la Roma sta valutando la strategia da adottare.
Dunque nessun ripensamento per quanto riguarda Jankovic… Assolutamente no, assieme a Lazar Markovic rappresenta uno dei migliori talenti del calcio balcanico, solo che è ancora giovanissimo e deve giocare in pianta stabile in prima squadra.
Nel mirino della Roma c’è anche un giovane attaccante croato, Ante Rebic… E’ sicuramente un buon giocatore, un attaccante veloce che però al momento non è pronto per una grande calcio italiano.
In che senso?
E’ ancora giovane e a differenza di Jankovic e Markovic non ha mostrato un talento che possa giustificare l’investimento di una grande squadra. Rebic dovrà essere monitorato almeno un altro anno.
Qualcuno lo paragona già a Boksic… Come caratteristiche tecniche il paragone ci sta, però evitiamo di accostare un grande campione come Boksic a un giocatore che ancora deve dimostrare tanto.
(Claudio Ruggieri)