Francesco Totti festeggia i vent’anni da calciatore professionista, tutti con la maglia della Roma. Dal 28 marzo 1993, in cui esordì durante Brescia-Roma 0-2, ne ha vissute e viste tante, ma tutte con un comune denominatore: l’appartenenza alla squadra della sua città. Il capitano giallorosso è stato ospite di SkySport24 dopo l’allenamento mattutino, in cui i compagni e tutta la società gli hanno riservato una vera e propria festa a sorpresa. “A Trigoria mi hanno fatto una bella sorpresa, inaspettata -ha detto Totti-, compagni e tifosi, non pensavo a questa accoglienza” Il lunghissimo striscione esibito recitava ‘IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE’: “Spero sia una frase d’auspicio. Oggi è un giorno storico, che rimarrà nella mia memoria e nella mia storia, è un motivo di soddisfazione personale. Sono stato fortunato ad avere alle spalle una famiglia unita, che mi ha insegnato il rispetto e come comportarmi, e questa è la cosa più importante“. Totti guarda al suo futuro, rigorosamente sul campo: “Spero di vivere altri grandi momenti a Roma. Vorrei riviere le emozioni del primo scudetto, vogliamo tutti vincerlo il prima possibile, spero di far ancora parte del gruppo quando succederà“. Riguardo ai prossimi mondiali in Brasile, il numero 10 della Roma ha dichiarato: “Io penso al presente, a giocare bene domenica dopo domenica e mantenere la condizione attuale“. A chi gli dice che la Roma di quest’anno sia inferiore solo alla Juventus, a livello di organico, Totti risponde: “Presi singolarmente noi forse siamo anche più forti della Juventus, che però ha una cattiveria e una voglia di vincere che noi non abbiamo. Ci manca il gruppo, quello spirito che ancora non c’è e che loro hanno“. Quanto al futuro più provato, l’attaccante ha risposto ad una domanda lanciando una prospettiva di coppia: “Con mia moglie potremmo anche provare un programma in stile Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, anche se lo restano unici ed inarrivabili. Però attualmente abbiamo entrambi degli impegni molto importanti, io con il calcio e lei con la televisione, per cui è una cosa cui non pensiamo“.