225. Già a vedere scritto il numero si ha una certa sensazione di grandezza. Pensate allora che per Francesco Totti questo numero rappresenta i gol che è riuscito a segnare in serie A. Un traguardo impressionante, che ne fa il secondo miglior marcatore nella storia del nostro campionato, avendo appaiato grazie al rigore segnato contro il Genoa un grandissimo come Gunnar Nordahl. Questi gol poi valgono ancora di più, perchè Totti li ha realizzati con la stessa maglia, quella della Roma: da romano e tifoso romanista qualcosa di speciale. Ora davanti a lui c’è solo Silvio Piola, che con le maglie di Pro Vercelli, Lazio (soprattutto), Juventus e Novara si è fermato a quota 273. Un record irraggiungibile? Chissà: il capitano giallorosso ha già detto di volerci puntare, e in questo lo aiuterà il fatto che il suo limite siano i 40 anni (almeno stando a quanto dichiarato finora). Considerato che calcia anche rigori e punizioni, entro la fine della carriera di Totti potremmo celebrare l’ennesimo grande traguardo. Del resto basta guardare le cifre stagionali: con la sola eccezione dello scorso campionato, dal 2002/2003 Totti segna almeno 12 gol a campionato, con il picco dei 26 del 2006/2007 e un’altra stagione da 20 nel 2003/2004. Mancano ancora 11 partite al termine di questo campionato: nel giro di tre anni il Pupone può realmente farcela. Per un commento sull’aggancio a Nordahl abbiamo contattato chi nella Roma è stato una sorta di predecessore di Totti: Giuseppe Giannini, anche lui romano e cresciuto nelle giovanili dei giallorossi, e poi diventato capitano della squadra con il numero 10 sulle spalle. 436 presenze e 75 reti con la maglia della Lupa; il Principe e Totti si sono anche incrociati in prima squadra, prima che Giannini emigrasse in Austria lasciando il testimone al giovane Francesco. Ecco le parole dell’ex numero 10 della Roma in questa intervista esclusiva rilasciata a Ilsussidiario.net.
Cosa dire di questo traguardo centrato da Totti? E’ un risultato straordinario, oltretutto perchè c’è la voglia da parte di Francesco di continuare a stupire sempre più. Tutta Italia sta seguendo con entusiasmo questo percorso di Totti, è un cammino che appassiona tutti e questo dà già l’idea dell’enormità dell’impresa.
Può aspirare al record di Piola? Secondo me sì; già dicendolo si è esposto nel desiderio. Ha questo obiettivo e cercherà in tutti i modi di poterlo realizzare, come ha realizzato altri obiettivi che si era posto, ho in mente in particolare quando aveva promesso che sarebbe tornato dall’infortunio più forte di prima.
Cosa significa essere il capitano e numero 10 della Roma?
Non è facile esprimere quello che uno rappresenta quando uno indossa la maglia numero 10 della Roma e in più ha anche la fascia di capitano. E’ una responsabilità, ma porta anche tante gioie, soprattutto per un motivo.
Quale? Che lo fai da tifoso: sono sensazioni che vive solo chi ha la possibilità di farlo in questo modo. Non tutti sono tifosi delle squadre in cui giocano, quindi per Totti come lo è stato per me è uno stimolo in più, che porta anche responsabilità maggiori.
Questa squadra può ambire al terzo posto? Penso di no: ci sono troppe squadre davanti e credo sia difficile. Sicuramente però la squadra e i giocatori faranno di tutto per centrare l’obiettivo, ma non sarà affatto facile.
(Claudio Franceschini)