Francesco Totti è l’ottavo re di Roma. Ha giocato sempre e solo nella Roma, è il giocatore con più presenze e gol nella storia della squadra, sia in Italia che nelle coppe europee. Totti è il filo (giallo)rosso che unisce Franco Sensi a James Pallota, Vujadin Boskov ad Aurelio Andreazzoli, Aldair a Marquinhos, e tutti i tifosi giallorossi dal 1992 al 2013. Totti ha 36 anni e tanti record sulla carta d’identità, riverniciata di fresco con l’ultimo aggiornamento: 252 gol in serie A, secondo miglior marcatore nella storia. Totti è così: te fa er cucchiaio, te scrive ‘e barzellette, se trova ‘a velina, ma in “ufficio”, sul campo di calcio, per la Roma non si tira mai indietro. Anche quest’anno: 23 partite, 9 gol, 10 assist, chilometraggio pesante. Il contratto del capitano con la Roma scade nel giugno 2014. Ci si chiede se dopo quella data smetterà di giocare; nel dopopartita di Roma-Genoa, bagnato di lacrime commosse, lui ha risposto: “Non dipende da me“. Messaggio chiaro, ma il caso Del Piero insegna che non sempre la volontà del giocatore (pardon, del campione) fa l’accordo. Eppure sembra così facile: ecco cinque motivi per cui Francesco Totti deve rinnovare il contratto con la Roma (tralasciando l’utilità tecnica per la squadra, decisamente sottintesa).



1.Next Stop: Silvio Piola. Così recitava uno striscione dell’Olimpico. Totti ha rilanciato di persona: “Smetto quando lo supero“. ‘Lo’ è riferito a Silvio Piola, pichichi di tutti tempi nella storia della serie A. E bandiera della Lazio: stimolo non da poco. A Totti mancano 48 gol: con questa verve, 3-4 stagioni potrebbero essere sufficienti.



2.Un diamante è per sempre. Uno come Totti, che esplode a Roma e sceglie di restarci, non nasce tutti gli anni. Le tentazioni di mercato non gli appartengono da tempo: il suo è un giuramento a vita. Sinchè lo vorrà, dovrà restare un giocatore della Roma. Pensate a Del Piero che spennella tra i canguri: difficile zittire una fitta di nostalgia, juventina o sportiva.

3.Il nuovo stadio. Volete che il capitano e simbolo della squadra non tagli il nastro…

…del nuovo nido giallorosso, culla dei successi futuri? Lo stadio tutto romanista sorgerà nel quartiere Tor di Valle, appoggiato sul Tevere, l’inaugurazione è prevista nel 2016. Mancano quattro anni: se proprio non si vuol fare un quinquennale…



4.Il progetto Made in USA. Pallotta dixit: “Tra gli obiettivi per la prossima stagione c’è sicuramente quello di creare una buona squadra da qui ai prossimi 10 anni e far diventare il brand Roma tra i principali al mondo. (…) Mi piacerebbe sapere esattamente quando vinceremo il primo scudetto americano, purtroppo non conosco esattamente la risposta. Magari capiterà entro i prossimi cinque anni, come è successo con i Boston. Abbiamo comunque imboccato la strada giusta con i giovani e stiamo migliorando“. L’americano fa sul serio, ma salvo imprevisti ci vorrà del tempo per vincere. Anche i Celtics tornarono all’anello al quinto anno p.P. (post Pallottam): i tifosi sperano non siano cinque anche per la Roma, ma nel dubbio, un quinquennale al capitano…

5.I tifosi. Ultimo ma non ultimo, il motivo principe: spiegatelo ai cuori giallorossi che Totti se ne va. Poi li tenete buoni voi.

Analisi certamente unta di romanticismo: il dirigente deve saper condire con più realismo. Ma Totti è l’eccezione, e pure da vent’anni. E allora si può chiudere, quasi banalmente (Trovajoli ci perdoni): Roma, non far la stupida, date na mano a faie di de sì.

 

(Carlo Necchi)