Erik Lamela è esploso quest’anno dopo una stagione, quella agli ordini di Luis Enrique, in chiaroscuro anche a causa di un infortunio che lo aveva colpito proprio all’inizio dell’anno. Arrivati alla 27esima giornata di campionato l’argentino è il capocannoniere della squadra: 11 reti, le stesse messe a segno da Osvaldo. In più, lo status di titolare inamovibile e una leadership in campo che comincia a essere importante. Anche nel periodo buio coinciso con l’esonero di Zeman Lamela si è sempre distinto in un modo o nell’altro. Non va dimenticato che El Coco è un ragazzo del che affronta la sua seconda stagione fuori dall’Argentina: se teniamo conto di questo, possiamo senz’altro dire che il ragazzo ha mostrato personalità. In un’intervista rilasciata oggi a Roma Channel Lamela ha parlato della Roma e del rapporto con i compagni di squadra: “Mi trovo benissimo con tutti, sono umili. Io fuori dal campo cerco di comportarmi bene, soprattutto a Trigoria; sto con la mia famiglia e la mia ragazza, i tifosi fanno sentire la passione e l’affetto, è una cosa che piace a tutti i calciatori”. Una delle curiosità che lo accompagnano è legata al soprannome che si porta appresso, El Coco: in merito, Erik ha rivelato che “è stato mio fratello a darmelo: mi chiamava così perchè non riusciva a pronunciare il mio nome”. Lamela ha poi parlato del momento positivo della squadra, che ha inanellato tre vittorie consecutive ed è tornata in corsa per il terzo posto: “Sto facendo abbastanza bene e posso anche fare meglio con l’aiuto dei compagni”. Infine una parola su due connazionali: di Messi dice che “in questo mondo non è normale, è unico” e su Javier Pastore, altro giocatore albiceleste che era arrivato giovanissimo in Italia: “Non sapevo di aver segnato più di lui al PSG, è fortissimo e non voglio fare paragoni; lui è un grande calciatore, io mi limito a dire che se miglioro sarà meglio per la Roma”. Che se lo tiene stretto: Lamela può rappresentare il futuro dei giallorossi, ancora per tanti anni.