Per la Roma americana. Ovvero, la terza campagna acquisti all’insegna del restyiling massiccio. Nell’estate 2011 il primo intervento chirurgico, con i vari Maarten Stelenburg, Simon Kjaer, Jose Angel, Fernando Gago, Erik Lamela, Miralem Pjanic, Bojan Krkic, Pablo Osvaldo e Fabio Borini a fare bella la creatura di Luis Enrique. Un anno dopo, via il catalano e dentro il boemo di ritorno: con lui Mauro Goicoechea, Federico Balzaretti, Leandro Castan, Dodò, Marquinhos, Ivan Piris, Michael Bradley, Panagiotis Tachtsidis e Mattia Destro, più le solite varie ed eventuali. Sono passati sette mesi e la Roma si trova punto e capo, in corsa per l’Europa League. Con un allenatore per ceti versi novello, ma non per questo negativo, anzi. Aurelio Andreazzoli ha riportato un minimo di tranquillità nell’ambiente giallorosso, che però ora ha bisogno dell’Europa come del pane, per dare al progetto americano una prospettiva migliore. L’estate prossima servirà la terza rivoluzione tecnica? Lo abbiamo chiesto all’agente FIFA Guglielmo Arciello, nell’intervista in esclusiva sul mercato della Roma.



Si parla di una terza rivoluzione tecnica in casa Roma. Sarà quella decisiva? Onestamente non capisco il presunto via libera alla terza rivoluzione. Sarebbe deleterio per la Roma, nonostante due anni di insuccessi.

Come mai? La Roma non ha bisogno di sconvolgere la squadra: l’ossatura per gli anni a venire c’è già ed è buona. Quindi non credo che una terza rivoluzione possa essere la soluzione giusta, anzi.



La rivoluzione dovrebbe partire dall’allenatore: addio ad Andreazzoli? Non è così scontato. Molto è legato al raggiungimento dell’Europa League da parte dei giallorossi. Poi la società valuterà se tenere o meno il tecnico.

Anche parecchi giocatori potrebbero essere colpiti dalla rivoluzione: uno di questi è De Rossi… E’ da due anni che circola la storia di un addio di De Rossi, senza però mai trovare conferme. Io credo che De Rossi sia molto legato alla Roma come squadra e città, per questo non andrà via nemmeno l’anno prossimo.

Stekelenurg potrebbe non essere confermato: sarebe giusto? 



Da quando è arrivato in Italia non ha mai dato quel senso di sicurezza costante. E’ molto altalenante a livello di prestazioni. Eppure prima non era così, nell’Ajax è stato spesso protagonista in positivo.

Su Pjanic molti club inglesi importanti: potrebbe andare via? Ancora non si può dire: dipenderà molto dalle strategie della società e soprattutto del prossimo allenatore.

 

(Claudio Ruggieri)