Si gioca domani, a San Siro, la gara di ritorno, decisiva per l’accesso alla finalissima dell’Olimpico contro la Lazio già qualificata. Una gara che vale molto più della posta in gioco per due squadre, Inter e Roma, ormai fuori dalle posizioni che contano, e che quindi cercano di dare un senso ultimo al finale di stagione. Mentre appare quasi definito (obbligato) l’undici dell’Inter che metterà in campo Andrea Stramaccioni, lo stesso discorso non vale per gli uomini diAurelio Andreazzoli. E’ da dire che anche la Roma tra squalificati, infortunati e acciaccati non sta messa benissimo, se pensiamo alle assenze certe di Burdisso e Osvaldo, oltre ai malanni di De Rossi, Marquinhos e Pjanic. Il toto probabili formazioni si sta sprecando e il mister giallorosso sembra divertito da questo giochino. Stamattina, nel ritiro di Novarello, ha voluto schermare l’allenamento dei suoi giocatori. Nella rifinitura prima della partenza per Milano ha voluto provare in gran segreto le ultime mosse anti-Inter. Come già successo in occasione della vigilia col Torino, Andreazzoli ha mischiato le carte nella partitella per non dare vantaggi all’avversario. Se appare ormai certo l’attacco Totti, Lamela, Destro (provato e riprovato ormai da 15 giorni in allenamento), rimane un rebus il centrocampo. De Rossi gioca o sta male? Idem per Pjanic. A sentire il mister della Roma i due giocatori sono ancora non al top. Che vuol dire: potrebbero andare in panchina e all’occorrenza entrare a partita in corso. A livello di formazione vorrebbe dire che la Roma scenderebbe in campo con Bradley davanti alla difesa, a fare da schermo, insieme a Perrotta e Florenzi che agirebbero da interni di centrocampo pronti a inserirsi in fase d’attacco. Con questo centrocampo la difesa si schiererebbe a quattro con Balzaretti e Torosidis a presidiare le rispettive fasce e la coppia centrale Castan-Marquinhos. In realtà il “rebus” della formazione non è ancora risolto. Sappiamo però che…



Andreazzoli non vuole rinunciare a De Rossi e Pjanic e sta pensando a una “staffetta” tra i due. Vorrebbe partire con De Rossi a inizio partita, per poi giocare la carta Pjanic, più pericoloso in fase offensiva e più bravo nel possesso palla, per le fasi conclusive di gara, quando potrebbe essere necessario un po’ di fosforo e piedi buoni in mezzo al campo. Vedremo se il “giochino” sulle probabili formazione porterà ancora bene alla Roma.

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