La finale di Coppa Italia potrebbe giocarsi all’estero. Non è la prima volta che la “minaccia” incombe sull’ultimo atto del torneo: lo scorso anno il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis aveva fatto fuoco e fiamme circa la divisione dei posti dello stadio Olimpico di Roma, salvo poi rientrare nei ranghi. Stavolta si tratta del derby capitolino, e i problemi sembrano essere di diversa natura pur se sempre riguardanti le tribune. Ieri, presso l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive, si è tenuto il sorteggio per stabilire quali delle due squadre giocherà “in casa” il prossimo 26 maggio, ed è stata estratta la Roma. Poi però le cose si sono complicate: alla riunione erano presenti i rappresentanti delle autorità di pubblica sicurezza, quelli della Lega Calcio e quelli di Roma e Lazio. Il problema riguarda il fatto che la Lega non vuole settori vuoti all’interno dell’Olimpico, ma la cosa sembra essere necessaria per dividere le due tifoserie ed evitare che siano a contatto diretto. In questo senso si è pensato di colmare lo spazio, di circa 3.600 posti, con famiglie e bambini; ma la soluzione sembra troppo pericolosa. Così, la Lega Calcio ha minacciato di giocare la finale fuori dall’Italia: al momento le proposte riguardano Rio De Janeiro e Sao Paulo, oppure gli Stati Uniti, mentre è stata bocciata Pechino. Arriveremo davvero alla finale di Coppa Italia “in esilio”?