Roma batte Siena 4-0, grazie a tre gol di Osvaldo (cha sale a quota 15 in campionato) e all’uno di Lamela (15 reti totali anche per lui). I giallorossi salgono a quota 55 e rientrano in zona Europa League, il Siena invece resta a 30 e si vede scavalcato da Palermo e Genoa. 

Un primo tempo da 10 e lode, in cui la Roma ha dominato il campo regalando giocate spettacolari e un calcio spumeggiante; secondo tempo a ritmi bassissimi, in cui i giallorossi hanno gestito il risultato con un possesso palla a tutto campo.



Gioca un calcio stellare per i primi 45′; gestisce il risultato, affonda e non subisce nei restanti 45′. Una partita perfetta per i ragazzi di Andreazzoli. 

Subisce la tsunami giallorosso nel primo tempo, cerca di reagire nella ripresa, ma con scarsi risultati. 

Partita decisamente facile da gestire, soltanto due cartellini estratti e non un episodio sospetto da analizzare nel post partita. 



Lobont 6.5: chiamato in causa in un paio di occasioni, risponde presente entrambe le volte, prima con un volo d’angelo a levare la palla dall’angolino sulla conclusione dal limite di Emeghara, poi con un tuffo plastico, più per i fotografi che per altro, su una conclusione a giro del solito Emeghara, unica spina nel fianco della difesa giallorossa. 

Torosidis 6: non spinge molto sulla fascia, supera il centrocampo solamente in un paio di occasioni, ma copre bene dietro chiudendo ogni spazio. 

Burdisso 6: perde un paio di duelli con Emeghara, il più grave di testa; per il resto, solita garanzia.



Castan 7: un muro. In anticipo su ogni pallone, puntuale in ogni chiusura, essenziale nel far ripartir l’azione. Prestazione da grande difensore, che sempre di più si sta formando. 

Balzaretti 6.5: spinge come un treno sulla sinistra, dialogando molto spesso con Totti e Lamela. Unico apputno, qualche imprecisione di troppo al momento del cross. 

Bradley 7: una diga davanti alla difesa, ma anche un riferimento in fase d’impostazione. Sempre di più una miscela devastante di corsa, testa e piedi buoni. 

De Rossi 6.5: invalicabile insieme con Bradley, fino a che, dopo circa mezz’ora di gioco, non è costretto a fermarsi a causa del solito problema alla caviglia destra. 

Pjanic, dal 33′, 6.5: entra a partita praticamente chiusa, ma non si risparmia dal correre dietro a ogni pallone e smistare quelli che riconquista da una parte e dall’altra del campo, con la precisione che lo ha sempre contraddistinto. 

Lamela 8.5: il migliore in campo in assoluto, con un gol e un assist geniale per Osvaldo. Col passare delle giornate, sta acquisendo quella costanza necessaria a far diventare un grande giocatore dai piedi buoni un fuoriclasse. Quest’oggi, ha dato prova di essere molto maturato e aver raggiunto un livello, seppur ancora migliorabile, che lo pone un gradino al di sopra di tutti gli altri giocatori in campo, eccezion fatta per il suo capitano. 

Perrotta, dal 68′, 6.5: passerella per il senatore giallorosso, che dimostra di potersi rendere ancora utile se chiamato in causa con una grande girata al volo a incrociare sul secondo palo, uscita di poco 

Florenzi 8: corre per tutta la partita, è uno dei pochi a dare tutto anche nella ripresa, fino all’ultimo, anche quando gli altri non corrono più. Inoltre, riesce a mantenere la lucidità per l’ultimo passaggio, come si è visto in occasione del terzo gol, in cui ha confezionato un assist al bacio per Osvaldo. 

Totti 8: un giocatore meraviglioso, che domenica dopo domenica lascia chi lo guarda sempre più a bocca aperta. Regala giocate di altissima scuola in ogni momento del match, soprattutto per via della scelta (suicida) da parte di Iachini di non mettere un uomo fisso su di lui in marcatura. Il lancio col contagiri per Lamela in occasione del secondo gol è solo una delle tante perle che il capitano giallorosso ha distribuito quest’oggi.

Lopez, dal 75′, s.v.

Osvaldo 8.5: tripletta e pallone portato a casa. Quando uno segna tre gol, di cui due davvero stupendi, non c’è molto da aggiungere a quanto testimonia il tabelloni dei marcatori. L’unica osservazione riguarda il suo rapporto con la tifoseria romanista, di cui almeno la metà dei cuori sono stati riconquistati dalla prestazione di oggi dell’italo argentino. Decisamente più applausi che fischi. La Sud apprezza. E la Roma vola. 

Andreazzoli 7: non smette per un attimo di motivare i suoi, e la grinta del tecnico sembra essere permeata anche nei giocatori.

Pegolo 5.5: incolpevole sui primi tre gol, poteva forse evitare di respingere la palla verso Osvaldo permettendogli di segnare il quarto. Dalla sua, c’è anche una buona uscita sul solito Osvaldo che gli impedisce di firmare il poker personale e limita il passivo dei toscani. 

Terzi 5: bucato dalle percussioni di Lamela e compagni come il burro da una scimitarra. Fa quel che può, s’intende, ma evidentemente è troppo poco.

Paci 6: è l’unico del reparto difensivo senese che sembra essere in grado di reggere, in alcuni momenti, l’urto degli attacchi giallorossi. Uno contro dieci, però, finisce presto.

Felipe 5: demolito da Osvaldo, di cui era il diretto marcatore. 

Angelo 6: polverizzato in fase difensiva, riesce però ad esprimere qualche buono spunto in fase di spinta, liberando al tiro in un paio di occasioni Emeghara e Rosina. 

Vergassola 5.5: dà tutto quello che ha, prima di uscire stremato nel finale, ma lì in mezzo al campo gli avversari corrono tutti al doppio della sua velocità, costringendolo il più delle volte a correre a vuoto dietro al pallone. 

Verre, dall’82’, s.v.

Della Rocca 5: praticamente non pervenuto.

Rubin 5: si dà da fare per un tempo, con più di una galoppata sulla fascia fino a conquistare il fondo, ma smette completamente di giocare nella ripresa. 

Rosina 6: una sufficienza più per la buona volontà che per l’efficacia delle giocate. Prova in più occasioni il tiro dalla distanza, spedendo la palla come minimo in primo anello. 

Calello, dal 74′, s.v.

Valiani 6: corre fino allo stremo, vince un paio di duelli sulla fascia con Torosidis e mette in mezzo dei cross sbilenchi ma, quantomeno, potenzialmente pericolosi. 

Agra, dal 54′, 5: come se non fosse entrato. Non combina assolutamente nulla, anche se non si può certo fargli una colpa per non essere stato in grado di cambiare la partita.  

Emeghara 7: il migliore dei suoi, dimostra di essere un giocatore di tutto rispetto, da tenere d’occhio con attenzione nel futuro prossimo, grandi club avvisati. E’ l’unico a costituire una spina nel fianco per la difesa giallorossa: per due volte impegna a fondo Lobont, che risponde presente in entrambe le occasioni, con due destri a giro, il primo dal limite, il secondo da dentro l’area, che sfiorano il gol. 

Iachini 5: grave, troppo grave l’errore di non avere messo un uomo in marcatura su Totti, libero di agire indisturbato per tutta la partita, con conseguenza letali per i toscani. 

 

(Pietro Macchiarellatwitter @whyalwaysme4545)

Il tabellino 

Marcatori: 14’pt Osvaldo, 14’pt Lamela, 41’pt Osvaldo, 22’st Osvaldo

Roma (4-3-3): Lobont; Torosidis, Burdisso, L.Castan, Blazaretti; Bradley, De Rossi (34’pt Pjanic), Florenzi; Lamela (23’st Perrotta), Osvaldo, Totti (30’st N.Lopez) (Goicoechea, Svedkauskas, A.Romagnoli, Piris, Tachtsidis, Taddei, Lucca). All. Andreazzoli.

Siena (3-4-2-1): Pegolo; Terzi, Pazi, Felipe; Angelo, Vergassola (37’st Verre), Della Rocca, Rubin; Valiani (9’st Agra), Rosina (29’st Calello); Emeghara (Farelli, Terlizzi, Teixeira, Grillo, Bolzoni, Mannini, Reginaldo, Bogdani, Paolucci). All.Iachini.

Arbitro: Russo

Ammoniti: Vergassola (S) per gioco scorretto, Pjanic (R) per comportamento non regolamentare