La Roma è una squadra con un grande potenziale che però fatica a trovare una propria identità. La dirigenza della Roma nella prossima stagione dovrà fare molta attenzione agli equilibri della squadra, precari soprattutto nella prima parte del campionato, e fare i conti con alcune partenze eccellenti di cui si vocifera in questo periodo. Il reparto offensivo è spesso soggetto a speculazioni per quanto riguarda l’oriundo Osvaldo e comunque non si può fare a meno di considerare che “l’immortale” Francesco Totti è prossimo alle trentasette primavere. Ipotetiche partenze da tenere in conto anche per De Rossi, Lamela e forse Marquinhos nel caso dovessero farsi avanti squadre dello scenario internazionale con importanti cifre a disposizione. Per parlare di possibili addii e partenze in casa giallorossa abbiamo contattato l’ag. Fifa Vincenzo Morabito in un’intervista in esclusiva per ilsussidiario.net.
Osvaldo non riesce a ritagliarsi uno spazio da titolare. È possibile che lasci la Roma? Si tratta di un giocatore molto anarchico con grandi problemi disciplinari. Ha un rapporto pessimo con i tifosi e soprattutto con Totti e alla Roma tutto gira intorno al capitano. Penso che Osvaldo si sia rassegnato all’idea di partire.
Su chi punterebbe la dirigenza giallorossa in tal caso? Probabilmente su Mattia Destro, sperando che sia lui la punta titolare. Ho dei dubbi a riguardo poiché non mi sembra ancora pronto per certi livelli. Al di là dell’infortunio non ha brillato molto nella fase iniziale del campionato.
Si è fatto un’idea di della squadra in cui Osvaldo potrebbe approdare? Prima di tutto dipende da quali saranno le offerte, io penso che il suo valore si aggiri attorno ai 15 milioni. A mio parere non è un centravanti da grande squadra per via dell’aspetto disciplinare, magari andrà all’estero in Inghilterra in un club di media classifica. Non escluderei neanche il campionato turco e russo comunque.
Le continue voci che vogliono De Rossi in partenza sono verosimili o è pura fantascienza?
Per De Rossi la Roma ha perso una grande opportunità questa estate (l’offerta del Manchester City che ammontava a 55 milioni più ingaggio di 8,5 milioni annui per il giocatore, ndr), difficilmente ci saranno nuove offerte di quel livello, visto anche il rendimento deludente di quest’anno.
La dirigenza è stata condizionata dai tifosi? Sì, e questo è stato un grave errore anche se la Roma stava attraversando un periodo di “ristrutturazione interna” e voleva tenere dei punti cardine. Avrebbe dovuto approfittare dell‘offerta del City per puntare sull’acquisto di altri giocatori e risanare le casse societarie.
(Mattia Baglioni)