Sfida importante al vertice del campionato. Si affronteranno stasera alle 20,45 allo stadio Franchi Fiorentina e Roma. Per la Fiorentina partita importante in ottica Champions League, per la Roma continua la corsa per aggiudicarsi un posto in Europa League. Nella Fiorentina tanti gli ex, come Montella, Aquilani, Pizarro, Toni, ma anche Daniele Pradè che fa parte della dirigenza viola; nella Roma invece Pablo Daniel Osvaldo. Un incontro che potrebbe essere spettacolare e ricco di gol, conoscendo la dedizione al bel gioco delle due squadre e vista la partita d’andata, una delle più spettacolari della stagione (4-2 per la Roma). Del resto entrambe le squadre sono reduci da un risultato positivo nell’ultima giornata di campionato. La Roma ha liquidato con un perentorio 4-0 il Siena all’Olimpico, la Fiorentina è andata a vincere a Marassi surclassando la Sampdoria con il punteggio di 3-0. Sfida che potrebbe decidersi a centrocampo dove sia la squadra di Montella che quella di Andreazzoli fanno del possesso palla una qualità importante del loro gioco. Per parlare di quest’incontro abbiamo sentito Angelo Di Livio, per tanti anni giocatore della Fiorentina di cui è stato anche capitano, ma nato a Roma e cresciuto nelle giovanili della squadra giallorossa. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.



Fiorentina-Roma, che partita ci aspetta? Sarà sicuramente una grande partita tra due big del campionato. Una bella partita in cui si annuncia spettacolo. La Fiorentina in questo momento sta giocando meglio e potrebbe essere un vantaggio per lei.

Per i viola continua il sogno Champions League. Guardando il calendario ce la farà? Non lo so, è veramente difficile dire chi tra lei e il Milan la spunterà, è un bel rebus. Basterà poco, veramente poco per decidere questa lotta per la Champions League, c’è solo un punto di differenza.



Eccezionale la condizione fisica della Fiorentina: sarà decisiva? Questo è un elemento che potrebbe giocare a favore della Fiorentina. La condizione fisica quando arrivano i primi caldi è veramente importante, se non decisiva per determinare l’esito di una partita.

Tanti gli ex tra squadra e società: quanto conterà? Sono sicuramente cose che contano. Si prova qualcosa di particolare quando si incontra un club a cui sei stato legato come per Montella, Aquilani, Pizarro, Toni, lo stesso Pradè in società. E’ successo anche a me nativo di Roma, quando nella Juventus affrontavo la squadra giallorossa.



La Roma cerca sempre un posto in Europa League. Obiettivo possibile? Direi proprio di si e dovrà cercare di farlo senza pensare alla Coppa Italia, entrando in Europa attraverso il campionato.

Destro o Osvaldo. Chi farebbe giocare? Sono due giocatori molto forti. Osvaldo ha molte qualità tecniche, anche se certe volte ha degli atteggiamenti un po’ discutibili. Destro è un giocatore di talento, un attaccante veramente importante per la Roma. Non saprei chi scegliere.

Giallorossi con un pensiero già alla finale di Coppa Italia? 

Non bisogna che la Roma viva con questo pensiero fino alla finale di Coppa Italia. Innanzitutto deve pensare al campionato e cercare di qualificarsi per l’Europa League.

A quale squadra è più legato, lei nato a Roma, con stagioni importanti nella sua carriera a Firenze? A Firenze ho passato un periodo bellissimo della mia carriera calcistica che non scorderò mai, ma il cuore è giallorosso, la mia famiglia è giallorossa. Sono legato più alla Roma.

Il suo pronostico? Sono due squadre molto forti. E’ possibile che venga fuori qualsiasi risultato. Vedo la classica tripla sulla schedina.

 

(Franco Vittadini)