Non è ancora arrivato alla Roma e già deve affrontare i primi problemi: la critica. Si sa: quando sei un personaggio pubblico sei soggetto al giudizio di fan, ammiratore o oppositori. Fa parte del gioco, ma questo non toglie tutta la pressione che il nuovo allenatore dei giallorossi si troverà ad affrontare. Il punto è che i dubbi arrivano dalla Francia: La Voix du Nord si apre ad una riflessione sulla nuova avventura che attende l’ex tecnico del Lille, che ha vinto la Ligue 1 nel 2011. Alcuni spunti? Eccoli: “La Roma è un club nel quale si passa dal paradiso all’inferno: i tecnici nella Città Eterna non sono eterni”. E ancora: “Due vittorie e si parla di scudetto, due sconfitte e ti arriva una ghigliottina sulla testa. I tifosi possono presentarsi in 10.000 all’aeroporto per festeggiare la vittoria in Champions League, ma anche andare a Trigoria a mettere pressione alla squadra. Ecco quello che aspetta Garcia”. E ancora: “I tifosi sono furibondi, invece di grandi nomi arriva Garcia, uno sconosciuto. La pressione mediatica è fenomenale: a Roma ci sono sei radio che parlano più di 6 ore al giorno della squadra, ci sono le televisioni, c’è uno quotidiano dedicato che fa 5 pagine ogni giorno, una decina di siti internet”. La ciliegina sulla torta, dopo aver rivelato che, secondo fonti spagnole, Rudi Garcia avrebbe fatto sapere al Malaga che la Roma era la sua priorità, è il finale: “E’ probabile che i dirigenti stiano prendendo tempo affinchè i media si informino su di lui, perchè non sia un totale sconosciuto il giorno della presentazione” (clicca qui per il riepilogo delle principali notizie di calciomercato della Roma di oggi, 10 giugno 2013).



Ora, che i francesi non ci vadano troppo leggeri quando si tratta di parlare male degli italiani non è una novità. La rivalità c’è, inutile nasconderlo: l’articolo è volutamente ironico. Eppure, tocca dei punti interessanti e che aprono alla discussione. Innanzitutto, la pressione mediatica è esattamente come viene descritta: in città si parla tantissimo dei giallorossi, Roma respira calcio 24 ore al giorno, più che in ogni altra piazza d’Italia, forse più che a Napoli. Messa così, è evidente che la stampa francese centra il punto: ci saremmo aspettati che parlassero di un loro prodotto in maniera più lusinghiera, e invece ne riferiscono come di un gravissimo errore di valutazione da parte di Walter Sabatini. Così si torna all’antica questione, che qui è stata dibattuta a oltranza: non sarebbe stato meglio, per la Roma, puntare su qualche certezza in più? Al netto dei rifiuti di Mazzarri e Allegri (soprattutto il secondo, aspettato a lungo), forse si poteva trovare di meglio. Non che ci fossero tantissimi nomi, ma per esempio quello di Marcelo Bielsa è un profilo che già nell’immediato avrebbe dato maggiori sicurezze. Forse coprire più di 8 milioni l’anno per Guus Hiddink (il nome perfetto per i giallorossi) sarebbe stato onestamente troppo, ma puntare sul Loco non sarebbe stato un errore. A meno che non si faccia subito capire che Rudi Garcia avrà il tempo di lavorare se anche dovesse mancare le coppe per i primi due anni. In fondo, le squadre vincenti si costruiscono anche così: sapendo aspettare. Già, se non fosse per quel problema della pressione mediatica.

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