– E’ sbarcato ufficialmente ieri a Roma il nuovo allenatore dei giallorossi, Rudi Garcia. Il tecnico francese, dopo aver rilasciato pochissime parole ai cronisti, si è incontrato con il direttore sportivo Walter Sabatini per pianificare l’estate ormai alle porte, a cominciare dalle date del ritiro a Riscone di Brunico, passando per la tournée negli Stati Uniti e arrivando naturalmente fino al mercato. La priorità per la prossima stagione è l’acquisto di un nuovo portiere. Rafael sembra sempre più lontano, diretto verso il Napoli, ed è per questo che ieri la società capitolina si è informata con il Palermo su Emiliano Viviano. Il giocatore non verrà riscattato dalla Fiorentina e il club capitolino ne avrebbe richiesto il prestito fino al giugno del 2014. L’operazione sembra incanalata sui giusti binari anche se sullo sfondo rimangono sempre i soliti Stefano Sorrentino e Julio Cesar. Quest’ultimo è uscito allo scoperto, facendo capire di avere come priorità l’Arsenal, ma nulla è da lasciare al caso.
Durante il vertice di ieri Garcia-Sabatini si è parlato anche delle cessioni. Fra le più impellenti quelle riguardanti Pablo Daniele Osvaldo, Daniele De Rossi e Miralem Pjanic. L’attaccante argentino dovrebbe trasferirsi all’estero, piace soprattutto all’Atletico Madrid e al Tottenham, anche se l’Inter rimane alla finestra. Pjanic è tentato da Barcellona e Manchester City, mentre De Rossi dovrebbe trasferirsi al Chelsea di Josè Mourinho o al Real Madrid di Carlo Ancelotti. I due prestigiosi tecnici sono storici ammiratori dell’ormai ex Capitan Futuro e non è da escludere che durante le prossime settimane possano finalmente abbracciare il giocatore. Ieri tra l’altro De Rossi è uscito allo scoperto, facendo chiaramente capire la sua scarsa serenità in quel della capitale: «Quando vengo in Nazionale sono considerato un giocatore importante, mentre a Roma devo stare attento a come mi muovo o a quello che dico. Su di me girano calunnie vergognose. A Roma si vive anche di calunnie, uno lo sa, sa da dove vengono». Un messaggio che è sembrato quasi un addio.