In una sala Champions League di Trigoria ricolma di giornalisti, la Roma ha presentato alla stampa italiana Rudi Garcia. Si può partire dalla coda del dialogo con la stampa, a da quel”ambizioso” con cui il mister ha risposto alla domanda “definisciti in un aggettivo”. ‘Lavoro’ è stato invece il termine ricorrente assieme a squadra. Meno discorsi sui singoli, anche se le domande su Totti, De Rossi e Osvaldo non sono mancate. Nella fattispecie Garcia ha risposto: “Nel corso della stagione vedrete che dò molta importanza alla squadra. Certo i giocatori di talento che ci serviranno: Totti è un giocatore fondamentale, lo sarà sia in campo che fuori, il suo ruolo sarà fondamentale. De Rossi è un grande giocatore, che gioca in nazionale: ho molta volta di incontrarlo, così come voglio incontrare tutti i giocatori (…) Il suo ruolo? Datemi il tempo di farmelo incontrare, la verità viene dal campo, sempre”. Successivamente ha aggiunto: “Osvaldo? Oggi non parlo di giocatori a livello individuale, stiamo lavorando con Sabatini sulla faccia che avrà la Roma 2013-2014“. Quanto al calciomercato più stretto, il francese ha dato qualche spunto ma ha evitato di entrare nel dettaglio: “Per una grande squadra ci vuole un portiere molto forte: lavoriamo con Sabatini per cercarne uno efficace (…) Mi auguro che tutti i giocatori che sono qui adesso siamo a mia disposizione, poi ci vogliono due-tre grandi giocatori in più, ma prima devo conoscere bene chi c’è già. (…) Di tutto parleremo con Sabatini, che conosce bene il mercato italiano; in ogni caso tutte le decisioni che prenderemo saranno maturate insieme, nessuno arriverà alla Roma senza il mio assenso“. Sul cammino che la Roma potrà avere in campionato, Rudi Garcia ha fissato il traguardo obbligato: “L’importante è ritrovare l’Europa, il campionato è una maratona lunga. Prendo atto del fatto che non giocheremo ogni tre giorni: detto ciò vedremo dove arriveremo“. Tra le altre dichiarazioni spicca il “Non ho paura di niente” di metà conferenza e la reazione all’etichetta di ripiego rispetto ad altri allenatori (Mazzarri, Allegri): “Sono in contatto con la Roma da due anni. Non è importante essere la prima scelta, l’importante è essere qui“. La parola, anzi la verità, al campo.