Allegri-Milan. Benitez-Napoli. Tre delle panchine che ballavano alla fine del campionato hanno un padrone. In tempi relativamente brevi, verrebbe da dire: siamo solo a inizio giugno e già è tutto sistemato. C’è da capirlo: avere ben chiara la guida tecnica a estate non ancora cominciata permette di programmare al meglio il mercato, come ha ben detto Silvio Berlusconi al termine del meeting di ieri con Allegri e Galliani. C’è una sconfitta in tutto questo: la Roma, che forse era quella che aveva più bisogno di sistemare subito certe questioni e ripartire da zero dopo un’altra stagione sciagurata, la seconda di fila (e non è che quella del passaggio da Ranieri a Montella fosse andata troppo meglio). Walter Sabatini è stato beffato due volte, ma la Roma deve pensare che certi inconvenienti sul mercato possano succedere: l’importante è metterseli immediatamente alle spalle e ripartire. Da dove, però? L’atmosfera della piazza non è delle migliori, c’è la sensazione netta che non si possa più sbagliare la scelta della panchina, perchè avere un allenatore “scommessa” implica tutta una serie di dubbi e domande che inficerebbero ancor di più l’ambiente. C’è bisogno di serenità, e di certezze. Ed ecco perchè in casa Roma, secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da IlSussidiario.net, è tornato di moda il nome di Carlo Ancelotti. Ma come, chiederanno i più, non era destinato al Real Madrid? Vero, ma in casa Merengues qualcosa è cambiato. Florentino Perez, come prevedibile, è stato rieletto presidente: ora ha bisogno di un segno forte della sua presenza, per risollevare il pubblico che viene da una stagione in cui avrebbe dovuto vincere tutto e invece non ha stretto nulla tra le mani. Sabato, per l’ultima di Mourinho, la curva ha soverchiato i fischi del resto del Bernabeu: lo Special One è così uscito più o meno tra gli applausi, ma il ricordo del fallimento soprattutto in Champions League è troppo forte per essere dimenticato nel giro di un giorno. La situazione è simile a quella di Trigoria, paradossalmente: i tre anni di Mourinho non hanno spostato gli equlibri nazionali ed europei, casomai hanno solo avvicinato il Real Madrid al Barcellona. Così, Florentino Perez sta pensando al nome suggestivo, perchè la storia delle Merengues è fatta di scelte di questo tipo:
Esattamente come fu nel 2010, il presidente dei Blancos vuole mettere le mani sul vincitore dell’ultima Champions League, e cioè Jupp Heynckes. Che a inizio anno aveva detto che sarebbe stato il suo ultimo anno, ma il Triplete lo avrebbe fatto ripensare al futuro. In Germania si dicono sicuri che Heynckes tornerà dove nel 1998 ha vinto la coppa, per provare a centrare l’obiettivo nuovamente e regalare finalmente la Decima al Real Madrid. Ed è così che Ancelotti, che ha ormai chiesto al di liberarlo, potrebbe realmente tornare in Italia dopo quattro stagioni passate tra Inghilterra e Francia. legandosi al club con cui ha vinto uno storico scudetto e ha giocato otto anni. La suggestione c’è: sarà la volta buona per Walter Sabatini?
(Claudio Franceschini)