Molto probabilmente Samuel Eto’o non tornerà in Italia, nè adesso nè il prossimo anno. Il perchè? Naturalmente economico. Lo si era detto da subito: il camerunense percepisce uno stipendio mostruoso che poche società al mondo sono in grado di coprire. Nemmeno la possibilità di un ingaggio a parametro zero – in caso di rescissione con l’Anzhi – o comunque il cartellino a prezzo di saldo riuscirebbero ad abbattere troppo i costi di un’operazione che non è assolutamente low cost. A confermarlo è Peppino Tirri, l’agente che nell’estate del 2011 aveva curato il passaggio di Eto’o dall’Inter all’Anzhi; come noto il Chelsea è una delle squadre interessate all’acquisto dell’attaccante, perchè José Mourinho lo stima tantissimo e perchè un presidente come Roman Abramovich sarebbe capace di fare il regalo al suo manager e ai suoi tifosi. Peccato che Tirri, al tabloid londinese Metro, abbia praticamente sbarrato la strada alla possibilità: “Samuel interessa ai Blues, lo sappiamo tutti; ma non se ne andrà dall’Anzhi per meno di 300mila sterline la settimana“. Tradotto, significa più o meno 19 milioni di euro l’anno: di fatto, quasi due in meno di quanti ne guadagni attualmente in Russia.
Nemmeno il Chelsea, se le cose stessero così, sarebbe in grado di arrivare all’acquisto del giocatore; nè tantomeno le squadre italiane, con in testa la Roma che negli ultimi giorni si era dimostrata decisamente interessata e avrebbe potuto mettere a segno il colpaccio. Dunque, nemmeno aspettare un anno e la rescissione con il suo club servirebbe a granchè; il problema risiede nello stipendio, perchè una scappatoia sul cartellino la si potrebbe trovare anche oggi e se il punto fosse quello Eto’o avrebbe già trovato una sistemazione. Forse, una pazzia simile a queste condizioni potrebbe farla il Monaco, di cui abbiamo già detto: Rybolovlev ha sicuramente finanze e opportunità, ma deve farlo ora perchè anche nel Principato di Monaco cambieranno le normative fiscali almeno per quanto riguarda il campionato della Ligue 1. Una situazione dunque paradossale: tutti vogliono Eto’o e il camerunense è in vendita semi-ufficialmente, ma nessuno riesce a prenderlo.