La notizia di ieri in casa Roma non riguarda il calciomercato in senso stretto, ma è importante e può davvero portare cambiamenti: James Pallotta ha acquistato un ulterlore 9% delle quote societarie da Unicredit, e ora possiede il della AS Roma SpA. Un investimento importante: “Con Unicredit stiamo lavorando al successo di Roma”, ha commentato il presidente americano: e questo successo potrebbe arrivare anche attraverso il calciomercato, perchè l’impegno del presidente nella società si dovrà tradurre necessariamente in termini concreti. Lo abbiamo visto anche con le parole di due giorni fa, quando Pallotta ha voluto affrontare di persona il discorso del rinnovo di Francesco Totti, affermando che non ci saranno problemi e che per il capitano è già pronto un futuro in società. Intanto, stando alle questioni di campagna acquisti in senso stretto, stamattina Walter Sabatini va a Londra per cercare di chiudere per Gervinho. Ballano ancora due milioni di euro: i giallorosso mettono sul piatto 7 milioni, l’Arsenal ne chiede 9. Considerando che la Roma partiva da 3 milioni, ci stiamo avvicinando: possibile che si chiuda, magari non oggi ma a breve. Paolo Assogna ha aggiunto un particolare interessante e importante: l’acquisto dell’ivoriano non è legato alla cessione di Osvaldo. Significa non solo quello che si legge, ma anche che l’italo-argentino è sempre più radicato nel progetto di Rudi Garcia. Come spiegavamo già nei giorni scorsi, il tecnico francese in questo momento non ha una prima punta di ruolo, vuoi per la condizione precaria di Destro, vuoi perchè Totti non è considerato un attaccante centrale, vuoi perchè Borriello è ancora a Trigoria ma partirà. Anzi: le ultime indiscrezioni dicono che sarà solo uno dei due a fare le valigie, e in questo momento è l’attaccante napoletano a rischiare di più, anche perchè il suo contratto è più pesante e permetterebbe alla Roma di liberarsi di una spesa importante.
Non significa che Osvaldo resterà al 100%: su di lui c’è sempre l’Inter, e il Napoli che cerca un vice Higuain di qualità ci sta ancora pensando, come abbiamo riportato in esclusiva. A proposito di ingaggio: lo Zenit San Pietroburgo, che negli ultimi tempi sembra essere sulle tracce di ogni calciatore della Serie A che è dato in uscita delle rispettive squadre, ha pronta una grande offerta per Miralem Pjanic: 7 milioni a stagione. Sono più del doppio di quanto guadagni adesso; tuttavia la destinazione non è quella preferita dal bosniaco, e inoltre certi mal di pancia di inizio giugno sembrano essere rientrati. Qui però si riapre un discorso di tipo tattico che sembrava chiuso: sono stati spesi tanti soldi per Strootman che peraltro sembra già avere la squadra in mano, De Rossi ormai è certo di restare, a centrocampo gli spazi si riducono. Vero che in questi giorni Rudi Garcia sta provando il bosniaco sulla linea degli attaccanti, ma in quella posizione vuole Gervinho. Che allora Pjanic possa essere il grande sacrificato del calciomercato in uscita? Chissà: se parliamo di esterni offensivi è in bilico anche la posizione di Lamela, che la Roma ha…
Sempre giudicato incedibile ma che è cercato dal Tottenham, che sembra avere aperto il ballottaggio tra lui e Mirko Vucinic. A proposito di attacco va segnalato che i giallorossi non hanno perso le speranze di mettere le mani su Abel Hernandez; ma anche ieri Maurizio Zamparini ha ribadito la sua ferma idea di trattenerlo. Ultima idea: Da Silva, regista del Chievo. Lo ha confermato Giovanni Sartori, che immediatamente dopo ha detto che il calciatore non si sposta da Verona.