Nella frenetica estate di calciomercato della Roma, una delle ipotesi per l’attacco era Bafetimbi Gomis. L’attaccante francese è stato messo fuori rosa dal Lione per il rifiuto di rinnovare il contratto, in scadenza nel 201; mettendo così con le spalle al muro il suo club, e di fatto forzando una cessione che, se ritardata di un anno, avrebbe portato all’addio a parametro zero. Ci avevano pensato in tante: anche il Newcastle, che con gli acquisti dalla Ligue 1 ci hanno costruito mezza squadra (l’offerta in arrivo dal St. James’ Park è stata poi smentita). Anche la Roma si era iscritta al ballo: la cessione di Osvaldo al Southampton obbligava a cercare un sostituto all’altezza, e la prospettiva di un Gomis in sconto allettava Walter Sabatini e soprattutto Rudi Garcia, che ha avuto modo di studiare e apprezzare il giocatore durante i suoi trascorsi sulla panchina del Lille. Tuttavia Jean-Michel Aulas, il vulcanico presidente della squadra, è un osso duro: nelle trattative non molla di un centimetro, ne sanno qualcosa Juventus e Fiorentina che avevano provato a sondare il terreno per Lisandro Lopez ed erano state rispedite al mittente. Così è successo con tutte le pretendenti a Gomis: “Non abbiamo commesso alcun errore”, ha così commentato Aulas a RMC. “La vicenda Gomis è stata gestita con le tempistiche che solo chi è interno all’ambiente conosce e capisce”. Un messaggio criptico che però non sposta il problema: l’attaccante non è stato ceduto e così c’è ancora il rischio che il problema si ripresenti più in là, anche perchè dal prossimo inverno Gomis sarebbe tecnicamente libero di accasarsi dove vuole. La Roma continua a cercare una punta: che ci sia una possibilità?