Verso mezzogiorno Radja Nainggolan è arrivato a Trigoria in occasione della presentazione in giallorosso. Il prestito con diritto di riscatto è la formula adottata da Cagliari e Roma per il momentaneo trasferimento del belga. Giornalisti e fotografi hanno riempito la sala dove si è tenuta la conferenza stampa, prima spazio agli scatti per il centrocampista con la maglia numero 44 al fianco di Italo Zanzi e poi l’introduzione dell’amministratore delegato della società As Roma. La prima domanda rivolta a Nainggolan prende le mosse dalla partita di ieri sera contro la Sampdoria valida per la Coppa Italia: “Le mie sensazioni all’esordio? Mi sono trovato subito bene anche se non è facile entrare in un gruppo che sta disputando un ottimo campionato. Penso di aver fatto una buona prestazione. Quanto ha pesatola mia volontà di venire a Roma? La Roma mi cercava dall’anno scorso. Penso che questo progetto sia il migliore per me e quindi ho scelto questa squadra”. E ancora: “C’è un centrocampista a cui ti ispiri? Quale è l’obiettivo stagionale?”, ha domandato un  giornalista in sala. “Il mio idolo era Ronaldinho all’epoca, però parliamo di trequartisti perché io nasco come mezza punta. Anche De Rossi e Gattuso comunque sono dei buoni esempi per quanto riguarda il ruolo di centrocampista puro. Voglio arrivare più in alto possibile con la Roma”, ha dichiarato un laconico Nainggolan, per quanto riguarda la seconda domanda. ovviamente non poteva mancare un cenno al mondiale che si giocherà in Brasile quest’anno: “Io al mondiale? Adesso sono arrivato in una grande squadra e spero di aver più considerazione, penso che posso rientrare nella rosa che il mister deciderà di portare in Brasile. Devo giocarmi le mie carte fino a fine campionato”. In questi giorni, in molti si sono chiesti quale sarebbe stato l’effettivo impiego di Radja in un centrocampo già ben guarnito. “Temi di avere meno spazio rispetto a Cagliari, dato che il centrocampo giallorosso sembra già ben collaudato?”, domanda qualcuno dal fondo. “Sono convinto delle mie qualità, c’è molta concorrenza ma penso di potermela giocare alla pari con gli altri del mio reparto”, ha risposto deciso il belga. “Hai parlato con Totti, ti ha dato qualche consiglio?” E Naiggolan: “Spero di giocarci insieme al più presto: ieri non abbiamo avuto la possibilità di giocare fianco a fianco. Penso che sia un giocatore che parla con i fatti, la sua carriera la dice lunga. Non vedo l’ora di conoscerlo meglio”. E ancora: “Cosa può darmi Garcia? Sembra un ottimo allenatore, sta facendo grandi cose quest’anno, ma ha già dimostrato in passato. Sono ottimista sul fatto che io possa migliorare ulteriormente con lui”. Il centrocampista sembra soddisfatto dell’impatto con la squadra: “Cosa mi ha colpito dei nuovi compagni? E’ un bel gruppo, c’è molto affiatamento. I razzi scherzano molto tra di loro. A primo impatto ho avuto un’ottima impressione”. In chiusura un giornalista ha provato a stuzzicarlo: “Qualcuno ha detto che sei la riserva più pagata al mondo. Cosa ne pensi?” “Mi sta già considerando una riserva quindi?”, ha risposto Radja. “Cercherò di trovarmi uno spazio e dare un contributo”. Poi è intervenuto Zanzi: “Radja rientra in un progetto a lungo termine, pensiamo che possa contribuire attivamente agli obiettivi della Roma. Sabatini, per me il migliore nel suo campo, ha portato Nainggolan a Roma per rafforzare la rosa e sono convinto che ci darà delle soddisfazioni concrete”.



Manca poco alla presentazione di Radja Nainggolan da parte della Roma. Avendo scelto la nazionalità belga (quella della madre), l’ex centrocampista del Cagliari non potrà fregiarsi del titolo di primo calciatore indonesiano in Serie A, anche se potrà comunque, idealmente, fare compagnia a Erick Thohir che sogna l’esordio di un calciatore del suo Paese con la maglia dell’Inter e in questo senso ha già portato un giovanissimo in prova. In quanto belga invece, Nainggolan fa parte di una cerchia ben più ampia di giocatori che sono venuti nel nostro campionato, con alterne fortune. Oggi sono presenti Jean-François Gillet che ha avuto anni importanti a Bari prima di passare al Torino (oggi è squalificato per il calcioscommesse, con carriera sostanzialmente finita) e Luis Pedro Cavanda, terzino destro della Lazio. In passato aveva destato grande sensazione l’arrivo di Luis Scifo in maglia granata: si era trasferito dall’Auxerre ed era di gran lunga il calciatore belga più in vista del momento. Con la maglia del Torino, che lo aveva pagato quasi 9 miliardi di vecchie lire, Scifo raggiunse una finale di Coppa UEFA e si aggiudicò la Coppa Italia, lasciando la Serie A dopo 62 partite e 16 gol, giocando sì bene ma forse non quanto ci si aspettava. Un ottimo impatto lo ebbe anche Georges Grun, che giocava come difensore centrale o mediano davanti alla difesa; fu fondamentale nel Parma che guidato da Nevio Scala si aggiudicò la Coppa Italia, ma tuttavia tornò all’Anderlecht (dopo più di 100 presenze e quasi 10 gol) appena prima della vittoria in Coppa UEFA. Dopo altri due anni in patria a puntare su di lui fu la Reggiana, quando ormai aveva già 34 anni: una stagione con 22 partite e nessun gol. Tornando più indietro nel tempo, una stagione in Italia la fece anche lo storico difensore Eric Gerets: il Milan neopromosso puntò su di lui, che nel 1980 era arrivato secondo agli Europei giocati proprio in Italia. Con i rossoneri non brillò particolarmente: 13 partite e un gol prima di andare in Olanda con la maglia del Maastricht. 



Ha già esordito con la maglia della Roma, ma il giorno della presentazione ufficiale alla stampa è oggi: Radja Nainggolan, nuovo acquisto giallorosso, sfilerà davanti ai microfoni presso il centro sportivo di Trigoria, appuntamento fissato per le ore 12 (diretta sul canale tematico Roma Channel, 234 del pacchetto Sky). E’ il grande colpo di Walter Sabatini: la Roma, seconda in classifica con 41 punti alle spalle della Juventus, coltiva ambizioni da scudetto e non potrebbe essere altrimenti visto il grande avvio di campionato timbrato da 10 vittorie consecutive (record assoluto in Serie A). La cronistoria dell’operazione potrebbe riempire le pagine dei giornali: da almeno due anni infatti il belga di origini indonesiane era dato in uscita dal Cagliari. La Juventus, la prima a metterci gli occhi sopra, lo aveva praticamente strappato al club isolano nell’inverno del 2012; senonchè Massimo Cellino, vulcanico presidente dei sardi, aveva infine deciso di alzare il prezzo per blindare il suo gioiello. Nel corso di tutte le sessioni di calciomercato che si sono susseguite, Radja Nainggolan è stato oggetto del desiderio di tante squadre: lo ha cercato l’Inter per rinforzare il centrocampo di Andrea Stramaccioni, l’ha puntato il Napoli che ancora con Walter Mazzarri provava a costruire una squadra davvero da scudetto, la Juventus non ha mai smesso di inseguirlo per presentare un super centrocampo con seconde linee quasi pari ai titolari per forza e talento. L’ultima in ordine di tempo a provarci è stata il Milan: i rossoneri a un certo punto sembravano avere in mano l’accordo giusto, ma si sono scontrati con la Roma che ha bruciato tutti e ha messo a segno un’operazione lampo e in gran segreto. Nainggolan arriva nella capitale con la formula ormai classica del prestito con diritto di riscatto: 3 milioni di euro versati subito al Cagliari, riscatto a giugno fissato a 6 milioni comunque trattabili, perchè come sempre succede le due società si sederanno intorno a un tavolo per discutere dell’operazione. Con la Roma avrà la maglia numero 44. 



Radja Nainggolan è nato ad Anversa il 4 maggio del 1988, figlio di una belga fiamminga (e cattolica) e di un indonesiano (e protestante). Cresciuto con la madre (il padre abbandonò la famiglia quando lui era in tenera età) poi scomparsa nel 2010, Nainggolan parla correntemente cinque lingue ed è sposato con Claudia, da cui ha avuto la figlia Aysha quasi due anni fa. A portarlo in Italia è il Piacenza, che lo acquista dal Germinal Beerschot: lo nota il procuratore Alessandro Beltrami che lo accasa al Piacenza, in Serie B. Un paio di stagioni nelle giovanili con qualche timida escursione nelle formazioni giovanili, poi nel 2008-2009 arriva il grande salto in prima squadra. Diventa titolare e uomo fondamentale nel centrocampo degli emiliani; nella sua prima stagione segna tre gol fondamentali per la salvezza della squadra. Il grande salto arriva nel gennaio del 2010: prestito con diritto di riscatto, puntualmente avvenuto nonostante qualche tentennamento e una parte di campionato non proprio esaltante. Tuttavia Pierpaolo Bisoli crede in lui e, inseritolo come titolare per l’assenza di Daniele Conti contro il Palermo e la Roma, nota dei miglioramenti nel belga. Anche con Donadoni Nainggolan resta stabilmente tra gli undici, trovando il primo gol in Serie A nell’ottobre del 2010 (contro il Bologna). E’ il momento dell’esplosione definitiva del giocatore, che nel frattempo fa alcune apparizioni con la sua nazionale pur senza diventare stabilmente un membro del gruppo. Lascia il Cagliari dopo 131 partite e 7 gol; a Roma arriva anche e soprattutto in virtù dell’amicizia che lo lega a Bruno Conti, padre dell’ex compagno di squadra Daniele e oggi responsabile del settore giovanile giallorosso. A conferma di ciò, il fatto di aver rifiutato la proposta economicamente migliore da parte del Napoli (che offriva circa 200 mila euro l’anno in più). Il suo esordio con i giallorossi arriva subito: non convocato per la partita di Coppa Italia contro la Sampdoria, viene invece schierato titolare da Rudi Garcia in virtù della cessione, nel pomeriggio, di Michael Bradley al Toronto FC. Gioca nel centrocampo a tre del tecnico francese insieme a Taddei e De Rossi; prestazione positiva, 69 minuti prima di essere sostituito da Strootman nel quale mostra di essere già inserito negli schemi della squadra. Riesce anche ad avere un’ottima occasione per segnare all’esordio, ma il suo destro in piena area di rigore è troppo morbido e Fiorillo riesce a respingere. Rudi Garcia, parlando del suo acquisto, ha detto: “Con lui diventiamo più forti; non si tratta solo di un acquisto per questa parte di stagione, ma anche e soprattutto per il futuro”. Per sapere se sarà davvero così dovremo aspettare: intanto non resta che mettersi comodi, la presentazione di Radja Nainggolan sta per cominciare…