Cosa manca alla Roma per lo scudetto e la Champions League? Forse solo la matematica: la formazione giallorossa sta disputando un campionato record ma vede davanti a sè una Juventus implacabile, che la costringe alla seconda piazza. Già si pensa alla prossima stagione, quando con ogni probabilità la Roma dovrà destreggiarsi anche nell’etile europea. In molti pensano che serva un attaccante di grossi calibro: sfogliando la brochure europea si scorrono nomi alla Dzeko o alla Benzema, capaci di stuzzicare sogni calcisticamente proibiti. Eppure Mattia Destro sta tornando in forma: accetterà di fare spazio? Di questo ed altro abbiamo discusso con Roberto Gotta, giornalista del Guerin Sportivo, nell’intervista in esclusiva sul calciomercato della Roma.
Destro: centravanti del futuro o cedibile per un nome più altisonante? Nel calciomercato non escluderei niente, anche se ad oggi immaginare la cessione di Destro mi sembra paradossale. Non avrebbe senso trattarne la vendita dopo averlo pagato tanto ed aspettato ancora di più. Certo se dovessimo immaginare uno scenario del genere si può affermare che la Roma guadagnerebbe tanti soldi dalla cessione di Destro.
Ljajic potrebbe rischiare di più nel prossimo calciomercato? Il discorso relativo al serbo è diverso, per certi versi la sua cessione e più ipotizzabile. Come ha detto Mihajlovic, Ljajic ama troppo giocare a calcio ma è un attaccante che segna poco. In ogni caso non credo che si possa parlare di una sua cessione nei prossimi mesi, sarebbe prematura.
Passando ai possibili obiettivi di calciomercato in entrata: per Dzeko e Benzema ci saranno possibilità? Mi sembrerebbe strano che Dzeko lasciasse la Premier League per venire a giocare in Italia: lascerebbe una nazione dove il calcio è veramente ad alti livelli per arrivare in un altra dove attualmente il livello è più basso. Benzema invece potrebbe essere stufo di giocare in Spagna, dove il campionato si riduce sempre a una lotta tra le due solite formazioni. In fondo è un pò quello che è successo ad Higuain.
Il ritorno di Alessio Cerci è possibile?
Cerci non è un giocatore di primissima fascia, perlomeno non ancora. Se tornasse a Roma, la città in cui è cresciuto, sarebbe sicuramente felicissimo; non vorrei però che sentisse troppo il fatto di indossare questa maglia come fu a suo tempo per Viviano, nato a Firenze e poi ceduto dalla stessa Fiorentina.
Meglio puntare su un pariuruolo più giovane come Iturbe? Direi di si, anche perché è un’operazione di calciomercato già più impostata. Per l’argentino il passaggio alla Roma sarebbe un a tappa naturale della carriera, così come è stato per Jorginho che è passato al Napoli.
(Franco Vittadini)