Non si placa il lavoro di Walter Sabatini sul calciomercato: il direttore sportivo della Roma ha portato a termine un’altra campagna acquisti improntata in particolar modo sui giovani: primo beneficiario di ciò Alberto De Rossi, che potrà schierare i vari Berisha e Vestenicky nel torneo di Viareggio iniziato ieri. Ma i giallorossi continuano a sondare il panorama internazionale alla ricerca di talenti da crescere: si guarda sempre al Sudamerica, e il nuovo obiettivo porta al Gremio, società storica di Porto Alegre. Qui gioca Ramiro, un centrocampista centrale nato nel maggio del 1993. Il classico volante sudamericano, che può impostare la manovra partendo davanti alla difesa in un centrocampo a tre o posizionarsi centralmente in una linea a quattro, o fare da cerniera nel . Un ruolo che nella Roma di oggi, lo abbiamo visto, è vitale: su Miralem Pjanic poi ci sono le mire del , e Sabatini non vuole farsi trovare impreparato qualora la società decidesse di accettare un’offerta irrinunciabile in arrivo da Parigi. Ramiro potrebbe essere il nome giusto: raramente il direttore sportivo della Roma ha sbagliato un acquisto dal Brasile.
Incensa Radja Nainggolan, l’allenatore della Roma Rudi Garcia. Il tecnico francese ha espresso tutta la propria soddisfazione per l’acquisto dell’ex Cagliari, intervistato dal portale belga Rtbf.be: «Radja è un top player – esordisce senza troppi preamboli l’ex allenatore del Lille – Questo è il motivo per cui lo abbiamo preso, non solo per aiutarci nella qualificazione alla Champions League, ma anche per il futuro. Lui è un giocatore che può fare tutto, forte atleticamente e tecnicamente molto abile. E’ un ragazzo che può ricoprire un sacco di ruoli e ha un’intelligenza tattica conforme al nostro stile di gioco, infatti sta facendo bene anche se è qui da poco. Lui non è una buona riserva ma un grande titolare per noi. Questo è esattamente il giocatore che stavo cercando». Parole davvero di stima quelle di Garcia nei confronti di Nainggolan. Del resto l’ex calciatore del Cagliari lo volevano tutte le big della Serie A, e nelle ore precedenti il suo sbarco nella capitale ci avevano provato prima il Milan e poi il Napoli, invano: alla fine l’hanno spuntata i giallorossi.
Durante la prossima estate ci saranno sbarchi in massa di talenti in quel di Trigoria. A Roma rientreranno, o meglio metteranno le prima volta piede, Antonio Sanabria, parcheggiato al Sassuolo, e Leandro Paredes, girato al Chievo. Attenzione anche ad un altro possibile giovane sudamericano che sembra avere la Roma nel destino. Si tratta precisamente di Santiago Carrera, difensore centrale uruguaiano ma con il passaporto italiano, che milita fra le fila del Sud America di Montevideo. A fare il nome di questo interessante ragazzo è il noto agente Vincenzo D’Ippolito, uno dei principali operatori di mercato nella nazione “celeste”: «Mi muovo in Uruguay praticamente da 20 anni – le parole di D’Ippolito al sito di Pedullà – ed è un bacino che offre sempre tante risorse a costi contenuti. Il mio consiglio è Santiago Carrera, un difensore diciannovenne del Sud America Montevideo che solo per una questione di età non è venuto alla Roma ma che sicuramente il prossimo anno arriverà». Non ci resta che iniziare il conto alla rovescia, sperando di vedere in Italia questo promettentissimo talento classe 1994 uruguagio.
Che feeling fra Rudi Garcia e Gervinho. L’attaccante della Roma non l’ha nascosto ai microfoni de L’Equipe. Il goleador giallorosso, uno dei protagonisti assoluti della stagione attuale dei capitolini, ha parlato stamane con il noto quotidiano transalpino, confessando il proprio “amore calcistico” nei confronti dell’allenatore della Roma: «Rudi mi conosce bene, ha fiducia in me. Mi farebbe piacere disputare tutta la carriera con lui. E’ più facile giocare quando senti addosso la fiducia di tutto il mondo. Quando prendo palla, non ho la pressione di qualcuno. Quando provo una giocata, un dribbling, non è per divertire il pubblico, per l’applauso, ma per avanzare, punto ad essere efficace». Un Gervinho ceduto forse troppo frettolosamente dall’Arsenal. Nella city ha vissuto due stagioni, dal 2011 alla scorsa estate, ma il nazionale ivoriano non la reputa un’esperienza fallimentare: «Ho sempre sognato di giocare in Premier – dice a riguardo Gervinho – Lì ho anche vissuto grandi momenti. Poi non ho trovato molto spazio ed è stato un peccato, ma alla fine non la reputo un’esperienza fallimentare. La Premier League è più fisica e intensa, il campionato italiano più tattico, ma io posso adattarmi a qualsiasi tipo di calcio».
Potrebbe essere Mathieu Debuchy il rinforzo per la corsia destra di casa Roma. Il nome del nazionale francese è sottolineato dalla redazione di Nuovocalciomercato, che parla appunto di un interesse concreto della società giallorossa nei confronti del classe 1985 in forza al Newcastle. In quel di Trigoria sono alla ricerca di calciatori per rinforzare le fasce, ed oltre al solito terzino sinistro che possa sostituire Federico Balzaretti, si cerca anche un innesto di qualità che possa fare da vice Maicon. In vista della prossima stagione, quando con grande probabilità la Roma tornerà in Champions League, la dirigenza non vuole lasciare nulla al caso, allestendo una squadra di primissimo livello, sia per quanto riguarda i titolari così come per i rincalzi. Debuchy è da tempo nel mirino delle big della Serie A e soprattutto dei giallorossi e Rudi Garcia lo consce molto bene avendolo allenato ai tempi del Lille campione di Francia. Il contratto con i Magpies scadrà al 30 giugno del 2018 ma con un’offerta interessante di almeno 10/12 milioni di euro il 28enne di Fretin potrebbe trasferirsi in Italia.
Non è stato affatto semplice per la Roma assicurarsi Rafael Toloi. Il direttore sportivo Walter Sabatini deve aver sudato le classiche sette camicie, visto che sulle tracce del 23enne difensore italo-brasiliano vi erano diverse big italiane. Ad ammettere tutte le difficoltà del caso è stato Francesco Marseglia, l’agente Fifa che ha curato il passaggio dal San Paolo alla Roma del centrale originario di Gloria D’Oeste: «La trattativa è durata dieci giorni – spiega ai microfoni di Tuttomercatoweb – è stata molto dura perché il San Paolo lo riteneva un elemento troppo importante e all’inizio volevano venderlo a titolo definitivo oppure con obbligo di riscatto. La Roma poteva solo prestito con diritto di riscatto e così si sono convinti all’ultimo. La Roma è stata la squadra che l’ha ufficialmente cercato nel mercato di gennaio. Gli altri club erano solo ipotesi… Il Milan poteva prenderlo ma solo a giugno, la Fiorentina ha avuto un contatto e ci voleva pesare, ma alla fine hanno deciso di non prenderlo». Il Milan e la Viola lo volevano, e si mormora che anche il Napoli abbia fatto un tentativo concreto per assicurarsi Toloi prima di virare poi su Henrique.
Giacomo Bonaventura sarà probabilmente uno dei pezzi pregiati della campagna acquisti estiva 2014. Il 24enne attaccante esterno dell’Atalanta, sta vivendo una stagione da protagonista, bissando di fatto quanto già visto di ottimo durante il 2012-2013. Il futuro sembra già scritto, l’approdo in una big, ed è lo stesso ad ammetterlo a La Gazzetta dello Sport senza troppi giri di parole: «La mia carriera è ad un bivio: o faccio un bel salto di qualità o rimarrò a vita in una provinciale. I prossimi 4 mesi saranno fondamentali per me e l’Atalanta». E ancora: «Se arrivo a livelli più alti la Nazionale sarà una conseguenza…». Parole inequivocabili che non hanno bisogno di repliche: Bonaventura sogna il salto di qualità e con grande probabilità il classe 1989 di San Severino Marche potrà essere accontentato a breve. Sulle sue tracce vi sono le principali big di Serie A e fra le più agguerrite vi è senza dubbio la Roma, padrona del mercato di riparazione assieme alla Juventus. Walter Sabatini studia da tempo la situazione del nerazzurro e se dovesse essere ceduto Ljajic e magari Florenzi girato altrove per fare esperienza, a quel punto i giallorossi potrebbero tentare l’assalto concreto all’esterno marchigiano.