La Roma di Rudi Garcia, che affronterà il Real Madrid negli ottavi di finale di Champions League, trova i suoi punti di forza in due reparti in particolare, ovvero centrocampo e attacco. Si tratta di una squadra studiata per proporre gioco, gestire le partire e gettarsi all’attacco.
Il centrocampo titolare è composto da Nainggolan, Pjanic e De Rossi, il che vuol dire poter contare sulla grande esperienza del centrocampista della Nazionale italiana, sulla grinta e la qualità del belga e soprattutto sui piedi raffinati del bosniaco. Per ogni palla recuperata viene impostata una rapida azione d’attacco in contropiede, innescando l’altro reparto di pregio dei giallorossi, ovvero l’attacco. Qui troviamo nella parte centrale una punta di peso assoluta come Dzeko, affiancata da giocatori rapidi e letali come Gervinho e Salah che, in caso di necessità, possono essere sostituiti da Iturbe e Falque.
La difesa della Roma rappresenta probabilmente il grande punto debole. In qualità di terzino destro Garcia ha spesso schierato Florenzi, che riesce a proporsi in maniera convincente da difensore, ma è ovvio che sarebbe meglio schierarlo in una zona più avanzata del campo. Quando infatti si ritrova dinanzi un esterno di qualità va subito in difficoltà, non avendo i tempi di un vero difensore. In fase di spinta però è in grado di garantire chilometri sulla fascia, arrivando perfino all’area di rigore avversaria, sia per un cross che per un tiro. Impossibile dimenticare la sua splendida rete contro il Barcellona, che gli è valsa la candidatura al Puskas Award per il miglior gol della stagione.
L’unico vero leader è Manolas, che tiene in piedi il reparto, con Digne non abituato a disputare tante gare in poco tempo e un Rudiger ancora acerbo, seppur con delle ottime prospettive. Il vero limite però di quest’anno è rappresentato probabilmente dallo stato mentale del gruppo, depresso ulteriormente da un ambiente polemico e stanco. La società ha investito moltissimo e ora si ritrova con uno stadio progettato su carta ma fermato dalla burocrazia italiana, e il popolo giallorosso invece ha atteso a lungo la chance di vincere qualcosa, ed è stanco di arrivare sempre al secondo posto. Le varie qualificazioni in Champions League faranno piacere e di certo hanno consentito l’acquisto di giocatori come Salah e Dzeko, ma se poi in Europa occorre fare figuracce come contro Bayern e Barcellona, allora tanto vale giocarsi il tutto per tutto per lo scudetto.
Ormai da tempo Francesco Totti non è una figura dominante in campo per la Roma, ma è in grado di dare forza allo spogliatoio. Allo stato attuale però il suo ruolo dovrebbe essere più dirigenziale ma, stando alle ultime notizie, avrebbe addirittura chiesto il rinnovo del contratto, una volta ripresosi dall’infortunio. Il calciomercato ha portato Dzeko, che sarebbe dovuto essere l’uomo perno dell’attacco, ma ad oggi non è riuscito a inserirsi al meglio nel calcio nostrano. Salah e Gervinho rappresentano invece la vera forza dei giallorossi. Anche contro squadre molto chiuse, la loro velocità è in grado di aprire varchi insperati, spaccando in due le difese avversarie.
Il cammino in questa Champions League è stato alquanto imbarazzante, soprattutto per una squadra giunta al secondo posto in uno dei campionati più importanti d’Europa. L’esordio contro il Barcellona all’Olimpico aveva fatto ben sperare. Un pari per 1-1 era un ottimo risultato, ma perdere 3-2 in casa del Bate Borisov ha smorzato gli entusiasmi. La Roma prende troppi gol, e lo ha dimostrato anche contro il Bayer Leverkusen, con 4-4 che ha portato il secondo punto in classifica, subendo in totale otto reti nelle prime tre sfide. Le cose però peggiorano, dato che il Leverkusen viene battuto a Roma, rischiando un nuovo pari dato il 3-2 finale, mentre a Barcellona arriva il tracollo, con ben sei reti da parte dei blaugrana. L’ultima sfida era decisiva, ma la Roma non è stata in grado di vincere neanche questa. Uno sterile 0-0 però, grazie al pari del Leverkusen, ha portato la qualificazione, in un Olimpico con soli seimila paganti, e tutti pronti a fischiare la squadra, nonostante l’annuncio dello speaker del passaggio agli ottavi di finale di Champions. Una scena unica e vergognosa, indice del pessimo gioco mostrato in campo.
Dalla stagione 2011-12 a oggi il cammino della Roma in Europa non è mai stato molto felice. Dapprima in Europa League si è fermata ai play-off, arrivando settima in campionato, dunque restando fuori da ogni qualificazione europea. Le cose non vanno meglio nella stagione successiva, qualificandosi come sesta in campionato. Per poter rivedere l’Europa occorre attendere la stagione 2013-14, quando i giallorossi sono arrivati al secondo posto. Questo li ha portati alla Champions League del 2014-15, nella quale la Roma non è riuscita ad andare oltre il girone, approdando in Europa League, per poi essere eliminata dalla Fiorentina agli ottavi di finale.
È di certo il miglior difensore di Garcia. Ha disputato a oggi sei incontri per un totale di 540 minuti, offrendo un assist. Radja Nainggolan: Garcia può sempre contare sulla sua grinta. Recupera palloni e dà spesso il via alle azioni della squadra. I minuti giocati sono 495, con un assist. Mohamed Salah: il suo rendimento è stato inficiato dagli infortuni, mettendo a segno un gol e giocando 363 minuti in 5 gare.