Giornata di conferenza stampa per Rudi Garcia in vista del match contro il Genoa di domani all’Olimpico che rischia di essere l’ultimo da allenatore della formazione capitolina. Rudi Garcia però non ha paura del futuro e lo spiega chiaramente durante la conferenza stampa: “Domani la mia ultima panchina con la Roma? Non ci penso, guardo avanti, so di avere ancora altre battaglie con i miei ragazzi. Conosco le regole del gioco, ma non è un problema. Sono combattivo e sereno, credo molto nei miei ragazzi“. Insomma un Garcia davvero tenace e pronto a difendere al meglio la propria panchina in vista della sfida contro i liguri che la Roma dovrà assolutamente vincere per evitare altri scossoni.
Non c’è pace per il tecnico della Roma Rudi Garcia che domenica contro il Genoa potrebbe vivere l’ultima partita da allenatore della Roma. Anche in Francia Garcia viene attaccato dalla stampa del suo Paese che lo definisce arrogante. Secondo sofoot.com, Garcia dovrebbe dimettersi perché il suo progetto nella Capitale è arrivato al termine: “Garcia è sempre stato consapevole della forza della Juventus ma invece di lavorare in silenzio per raggiungere il livello dei bianconeri, cosa che ha fatto in Francia con il Lille, ha attaccato la società torinese dal punto di vista della comunicazione volando troppo alto e bruciando le proprie ali”. Insomma un Garcia che non viene particolarmente amato in Francia, i francesi speravano che il proprio connazionale potesse fare bene in Italia ma così non è stato.
È vicino all’esonero e oggi potrebbe vivere l’ultima conferenza stampa da allenatore della Roma. La sua posizione è davvero molto delicata dopo che in settimana la sua squadra è stata eliminata ai calci di rigore in Coppa Italia dal modesto Spezia di Domenico Di Carlo. Cosa deve fare il tecnico francese per passare un sereno Natale nella capitale? Vincere e convincere. Contro il Genoa infatti potrebbero non essere sufficienti i tre punti che comunque sarebbero già qualcosa visto che nelle ultime quattro gare ne sono stati raccolti altrettanti con conseguente sorpasso della Juventus.
La dirigenza capitolina potrebbe infatti decidere di continuare con lui solo nel caso arrivasse una vera e propria risposta anche dal punto di vista del gioco. Questo perchè la sosta sarebbe il periodo migliore per cambiare guida tecnica, sfruttando il tempo a disposizione per dare un nuovo disegno alla Roma. Tuttavia c’è una corrente di pensiero, attribuita a James Pallotta, che a questo punto accetterebbe il compromesso di vivere da separati in casa con garcia fino a fine anno per poi cominciare un nuovo corso con Antonio Conte con cui ci sarebbe un accordo che va oltre la stretta di mano.
Il rischio più grosso di questa soluzione è quello di mandare a monte una intera stagione già a gennaio, perdendo la qualificazione e i soldi della Champions. I dubbi sono tanti, le teste che devono decidere anche troppe. Rehgna la confusione a Roma. Un’incertezza che potrebbe regalare nuovo ossigeno a Rudi Garcia.
L’esonero di Garcia è dato quasi per scontato: domenica sarà l’ultima gara. E se alla fine come sostituto arriva Mourinho? La panchina della Roma scotta per Rudi Garcia su cui sembra pendere il countdown finale; secondo le ultime notizie il tecnico francese sarà esonerato a meno di ripensamenti imprevisti da parte della dirigenza, a prescindere dal risultato di domenica contro il Genoa. Il presidente Pallotta e soci sono al lavoro per il possibile sostituto: traghettatore fino a giugno o nuovo progetto da subito?
Uno dei nomi forti è quello di Antonio Conte che sarebbe libero da luglio, al termine degli europei. Altrimenti Marcelo Bielsa, reduce dalla controversa esperienza con l’Olympique Marsiglia conclusa con le sorprendenti dimissioni di settembre. Tra un Di Francesco che avanza e uno Spalletti che ‘arretrerebbe’ tornando a Trigoria, attenzione anche al suddetto José Mourinho.
Che ha appena rescisso consensualmente il suo contratto con il Chelsea ed è quindi tornato sul calciomercato. Pallotta potrebbe puntare sul portoghese, dal prossimo giugno se non addirittura da gennaio, per dare ai giocatori gli stimoli perduti e ai tifosi il comandante che cercano. Da verificare la disponibilità dello Special One a rimettersi subito in gioco, per di più in una piazza al momento ribollente di rabbia e delusione; d’altra parte Mourinho conosce l’Italia e la Serie A come le sue tasche, accettando subito i giallorossi manterrebbe anche l’opportunità di giocarsi la Champions League e per di più contro il suo ex Real Madrid.
Anche sul piano tattico l’adattamento non dovrebbe presentare nodi particolari, l’attuale rosa della Roma offre buoni interpreti per il 4-2-3-1 o 4-3-3 solitamente impiegato dal portoghese. Rimarrebbe lo scoglio economico: per convincere Mou a tornare subito in pista ci vorrebbe un’offerta notevole, la Roma dal canto suo recupererebbe qualche soldo dal ‘taglio’ di Rudi Garcia e del suo stipendio a venire (fino al 2018). Sempre che non ci pensi prima qualcun altro…