Un primo tempo discreto, fatto di episodi e accelerazioni improvvise e poi… troppo poco. Davvero troppo poco ed anche un pizzico di sfortuna, con il gol incassato in fuorigioco ed un tiro incredibilmente a lato di Doumbia, per la Roma di Garcia, fischiato con i suoi al 90° da un pubblico che non vede vittorie e punti raccolti in casa da 3 mesi. Finisce 1-1 contro il Feyenoord, nell’andata dei sedicedimi di Uefa EL, con verdetto rinviato interamente a Rotterdam, tra una settimana. Non è tutto demerito proprio, se incassi un gol in fuorigioco e ti mangi almeno 2 o 3 gol fatti si può parlare anche di fato avverso e sintonizzato sul momento nero dei romanisti. Ma i vuoti difensivi, soprattutto dei centrali, ed un centrocampo molto sottotono (Pjanic irriconoscibile) lasciando un pò interdetti Partorisce un match da sufficienza, da 6 in pagella. Aggiungiamo mezzo punto perchè grazie al buon secondo tempo porta dalla sua parte il pronostico, stando a trend positivo di punteggio e “numeri”, reagendo allo svantaggio – e fuori casa – con tenacia Non è affatto facile da vedere e come di consueto il voto è da dividere con l’assistente, ma l’1-1 è viziato da fuorigioco di Kazim. Ci sarebbe poi anche un rosso per Yanga-Mbiwa, nel finale
Al termine di un primo tempo discreto e costruito sulle fiammate giallorosse (voto 6), la Roma è meritatamente in vantaggio per 1-0 sul Feyenoord grazie alla zampata di Gervinho (voto 6). Molto bene la coordinazione e la finalizzazione per l’ivoriano in occasione del gol, con altri due sigilli altrettanto fattibili falliti a centro area, su iniziative degli indavolati Verde e Torosidis (voto 7 per entrambi), i migliori in campo. Garcia (voto 6,5) è parso invece insoddisfatto dell’apporto di Pjanic (voto 5): il fuoriclasse bosniaco non sembrava lui in questi primi 45′, confermando di vivere un periodo a dir poco appannato. Dall’altra parte abbastanza anonimo il match dei ragazzi di Rutten (voto 5,5), pressochè incapaci di “avvelenare” l’atmosfera in area giallorossa, pur con la coppia Manolas & Yanga-Mbiwa parsa molto lontana dall’essere sicura (voto 5,5 in comune nonostante la pochezza avversaria). Qualche spunto per Immers e El Ahmadi (voto 6) ma certo molto lontani dal divenire un pericolo per Skorupski (voto 6).
Garcia l’ha studiata bene: possesso palla agli avversari e ripartenze rapide soprattutto con i due elementi più in forma, Verde e Torosidis. L’esperimento di cambiare fascia al gioiello della “cantera” a fine tempo non è parso incoraggiante, se n’è accorto mister? Ex aequo con Torosidis, il fattore cambia-match. Mette in porta Gervinho, in collaborazione con il greco, in 3 occasioni. Gervinho ne segna solo uno ma il suo lavoro, anche in ripiegamento, è ottimo. Timido, quasi svogliato, richiamato più volte dal proprio tecnico. Fuori dal gioco: detto di Miralem Pjanic, quasi un insulto alla tecnica…
Tanti passaggi, tanta corsa a vuoto, molto poco il risultato prodotto. Quando la Roma accelera la squadra di Rutten va in difficoltà e trema alla grande. Non ruba l’occhio ma è il fulcro centrale della squadra e fa girare palla, andando nel finale anche al tiro. Sicuramente meglio di Pjanic, che lo fronteggia con fastidio. Gli capita la sfortuna di essere il terzino sinistro, preso in mezzo tra ala e terzino avversari, che sono Verde e Torosidis. Ci capisce poco e anche quando prova a spingersi in avanti si trova il trottolino romanista a chiuderlo fino sulla linea di fondo. (Luca Brivio)
Chiamato pochissimo in causa, non trasuda sicurezza ma nemmeno combina pasticci. Trova anche una parata fantastica su Immers: peccato che (in fuorigioco) ci sia Kazim a punirlo
Riesce anche nel primo tempo, quando di fatto il Feyenoord non si vede, a dimostrarsi insicuro e confusionario. Anche se la marcatura di Kazim Richards è principalmente di Manolas, è il peggiore della linea
Qualche cross da trequarti e poco dinamismo, controlla il giovane De Vilhena senza patemi ma non propone granchè
Peccato che, con il passare dei minuti, veda scemare intensità e voglia di far male. Il migliore con Verde per i primi 45′ di gioco, poi rientra nei binari di un match di alti e bassi, come la squadra
L’errore principale, la marcatura mancata su Kazim in occasione del gol del pari, in realtà non è un movimento sbagliato, perchè mette in fuorigioco (forse involontariamente) l’avversario. Per sua sfortuna gli arbitri non se ne accorgono
Rabbioso e per questo con la sensazione finale di essere il più frustrato, trotta inutilmente tra il trasparente Pjanic di queste settimane ed un De Rossi in versione altrettanto deludente
Che delusione, vederlo giocare in questo modo mette tristezza…tecnica. E’ uno dei top player della Serie A, se ci si mette anche lui…
Schiacciato sui centrali difensivi non riesce nemmeno con la sua presenza a tranquillizzarli, anzi aumenta il senso di confusione, mancando nell’apporto – in aiuto a Nainggolan – decisivo in mediana
Qualche genialata gli riesce e Gervinho non le capisce sempre in anticipo come gli succedeva fino a qualche mese fa. A conti fatti però incide molto poco e la sostituzione è giusta
Il gol, ok, importante. Ma per il resto? Tanti errori, anche gravi, vicino alla porta di Vermeer. Può fare meglio, deve fare meglio
Come a Cagliari parte alla grandissima, il suo talento e la sua iniezione di entusiasmo giovanile è aria fresca per una squadra ingrigita. Quando esce dalla contesa lui la Roma perde gran parte del suo potenziale
( Errore/miracolo di Vermeer sull’azione più pericolosa della ripresa, si poteva fare meglio. Non è però da bocciare, movimenta un pò le acque nell’ultimo spicchio di match)
( Entra per dare sostanza ad un centrocampo non all’altezza e non riesce a cambiare ritmo. Leggermente meglio di De Rossi ma non sufficiente)
( Anche lui dovrebbe rappresentare quell’iniezione di “birra” nel motore ingolfato dai pareggi della Roma ma qualche appoggio sbagliato e un pò di nervosismo non aiutano)
All. RUDI Intristito come noi nel constatare che grandi giocatori come De Rossi o Pjanic giochino in questa maniera, ci mette lo zampino scardinando l’asse Torosidis-Verde in un finale di primo tempo che poteva invece rivelarsi decisivo. Stasera è anche sfortuna, anche se nemmeno il francese ci mette del suo
A volte goffo negli interventi, si salva in maniera miracolosa grazie agli errori di Gervinho e grazie ad una deviazione quasi involontaria ed istintiva su Doumbia
La diagonale lunga su Gervinho dovrebbe essere sua ed invece lascia lo spazio all’ivoriano per l’1-0. Forse in quell’occasione o forse prima però si fa male ed esce subito dopo. Alibi o giustificazione?
Efficace in alcune chiusure, tutt’altro che di classe ma molto vigorose. Si fa preferire per presenza in area rispetto al compagno di reparto
Gli riesce l’impresa di ribaltare il primo tempo negativo con una ripresa da ala aggiunta: schiaccia Torosidis in risposta alle folate del greco e si riprende la sufficienza piena
A differenza di Kongolo è decisamente più anonimo e “perforabile”. Gli errori di mira degli attaccanti romansiti lo aiutano a tamponare il voto
Esce solo alla distanza ma ha ottime potenzialità, considerando l’età. Insieme a Immers è uno dei più positivi, cerca quasi sempre di giocare il pallone ed è un merito
EL AHMADI 6: Mantiene un buon livello di corsa e quantità offerta al gioco di squadra tra i due tempi, risultando discreto in entrambe le fasi
IMMERS 6,5: Il suo colpo di testa (più del gol seguente, in fuorigioco) meriterebbe di finire in rete.Tra inserimenti e proprietà di palleggio, una delle note liete per Rutten all”Olimpico’
Timido, nascosto dietro ad un talento piuttosto importante quanto ancora acerbo. E’ un classe 1995, avrà tempo. Il fatto di giocare titolare e di aver fiducia alla lunga sarà importante. Che prendano esempio anche i nostri club
E’ l’addetto ai calci piazzati e per poco non sorprende Skorupski nella ripresa con un destro a giro non trascendentale. Per il resto gran legna in mediana e come mezzala/esterno offensivo dal passo abbastanza ridotto
Molto importante, forse decisivo, il punto segnato fuoricasa. Ma la sensazione è che questo emulo di Boateng (già di per sè non è una grande presentazione) sia più fumo che arrosto. In ogni caso gliene va dato merito: stasera è un fattore per i suoi
( Match in linea con quello di Boulahrouz, con la parziale giustificazione dell’età. Anche lui è molto giovane e ci sta vada un pò più in difficoltà in palsconici importanti)
All. Il merito è quello di impostare una partita coraggiosa, tenendo palla e non chiudendosi dietro. Il premio è invece un pari per alcuni versi fortunoso (e irregolare) ma che non si può dire sia immeritato. La Roma fa troppo poco per potersi lamentare
(Luca Brivio)